Capitolo 4

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- Non lo farà... non mi abbandonerà...-
Rei continuava a ripetere a se stesso che tutto sarebbe andato bene.
Ma il discorso sul matrimonio aveva risvegliato in lui traumi e paure.
Queste paure furono talmente grandi da assalirlo.
La sfiducia che aveva cominciato a provare nei confronti di Asako lo tormentava.

E se per la cerimonia non si presentasse?
E se mi lasciasse per qualcun altro migliore di me?
E se dovesse scegliere tra me e un'allettante proposta di lavoro? Cosa farebbe?
Tornerei di nuovo ad essere il vagabondo che sono stato?

Inoltre, si era reso conto di una verità che lo aveva sconvolto: pensare a Sana e parlare di lei durante le sedute di psicoanalisi gli faceva battere a mille il cuore.

Tutto questo lo confondeva e lo spaventava.

Col tempo, cominciò a provare uno strano sentimento nei confronti della ragazza: gelosia.
Ma non la classica gelosia dell'amico protettivo avuta da sempre... era qualcosa di più contorto.

Era la dolorosa gelosia di un uomo innamorato!

Rei aveva spiegato allo psicoterapeuta i vari motivi per cui riteneva sbagliati quei sentimenti, tra cui il fatto che la ragazza era già fidanzata da anni.

Disperato e in lacrime Rei chiese al medico di aiutarlo a scacciare via quei sentimenti.

Ma la risposta del medico fu: - Non posso aiutarla sotto il profilo sentimentale... Mi ha detto che ritiene sbagliati questi sentimenti. Mi ha spiegato pure i motivi. L'ardua scelta spetta solo a lei. -

Per un anno intero Rei aveva provato a superare la cosa, a farsene una ragione: la ragazza di cui era innamorato era impegnata e lui doveva stare al suo posto .

Ma vivevano insieme, lavoravano insieme...
Com'era possibile dimenticarla?
E com'era possibile non provare profondo dolore nel vederla ogni giorno tra le braccia di un altro?

Forse sarebbe dovuto andar via, lontano...

Ma dove?

Rei non aveva mai parlato a nessuno delle sedute di analisi e dei sentimenti che provava nei confronti di Sana.

Tutto questo stava per farlo esplodere!
E purtroppo, arrivò quel fatidico giorno...

Era un sabato sera.

Sana stava preparandosi per uscire con Akito.
Era davanti allo specchio, seduta sul pouf, che si truccava.
Poco dopo, arrivò Rei che, vedendo la porta aperta, si poggiò allo stipite.

La osservava.
Dallo specchio Sana se ne accorse e notò che era davvero giù di morale.
Lui non si era reso conto del fatto che Sana lo stesse osservando a sua volta. Quindi non aveva per nulla nascosto il suo stato d'animo... cosa che faceva abitualmente da un anno a quella parte.

- Hey... Va tutto bene?-

Rei fu preso alla sprovvista!
Cambiò immediatamente espressione del viso, si sistemò gli occhiali da sole e disse in modo impacciato:- Si, certo! Va tutto bene, come sempre. Se sei pronta, ti accompagno.-

-Si, quasi...-

Sana non fu del tutto convinta dalla risposta di Rei.

Mentre indossava gli orecchini in tutta fretta e stava per uscire dalla camera, Sana gli disse:- Se hai bisogno di parlare lo sai che per te ci sono e ci sarò sempre.-

A quelle parole, Rei sentì il suo cuore andare in frantumi e, come se non riuscisse più ad avere il controllo di sé stesso, afferrò delicatamente il polso di Sana.

- Aspetta...-

Sana, sbigottita, si fermò.

Rei la tirò piano all'interno della camera e socchiuse la porta.
Dopodiché si sedette sul pouf e portando entrambe le mani alla testa disse disperato:- Io... io... sto davvero male...-

Sana, allarmata, cominciò a dire a raffica:- Cosa!? Stai male!? Cosa ti senti!? Come posso aiutarti!?-

- Non puoi aiutarmi. Non può aiutarmi nessuno.-

A quelle parole, Sana sentì una fitta allo stomaco e cominciò a pensare al peggio.
- Dimmi che succede, per favore...-

Totalmente in crisi, Rei cominciò a dire a vanvera:- Non posso! Non avrei dovuto parlartene! Ho sbagliato! Perdonami! Io... io non sono riuscito più a controllarmi...-

- Non ti ho mai visto ridotto in queste condizioni...- disse Sana preoccupata, che stava per abbracciarlo in segno di conforto.
Rei si scansò e si alzò di botto, andando nuovamente verso lo stipite della porta.
- Ti prego, non farlo...-

Sana, totalmente confusa, disse:- Sono io il problema? Ho fatto qualcosa che ti ha fatto star male? Se fosse così, ti chiedo scusa... non era mia intenzion...-

- No! Tu non hai fatto nulla di male! Quì il male sono solo io!-

- Io... io non capisco...- replicò Sana ancora più turbata.

Rei tolse gli occhiali, mostrando quelle dannate lacrime che stavano iniziando a scendere.

- Sana... io... io ti amo... e lo so che non dovrei! Ma è così! E credimi... ho provato... ho provato a fare qualcosa per evitare tutto questo... ma non ci sono riuscito!-

Sana si sentì mancare.

- Tu... tu, cosa? Io non ci posso credere...-

Sana stava per uscire dalla stanza in preda all'angoscia.

- Ti prego, non andare via! Io credo che prima o poi impazzirò nel vederti tra le braccia di un altro! -

Sana lo guardò incredula!

Rei, come svegliatosi da un incubo, si rese conto della follia che aveva commesso:- Ma che diamine ho fatto! Perdonami, Sana! Non voglio rovinare la tua vita, non voglio! Devo andare via! Devo andare via da qui! Sto diventando matto! -

- Aspetta! Non fare sciocchezze! - disse Sana presa dal panico.

Rei stava per uscire dalla stanza, ma lei lo fermò.

- Aspetta. Calmati, per favore. Parliamone, cerchiamo di venirne a capo. Non fare così! Mi si spezza il cuore nel vederti in questo stato!-





Dimentica il passato (❤️Akito x Lettrice❤️)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora