Capitolo 24

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- Fammi vedere... -

- Posso cavarmela benissimo da sola! - la sua voce è aggressiva, ma i suoi occhi dicono tutt'altro.

- Avanti... - dico tendendole la mano, non ho voglia di litigare di nuovo con lei.

Finalmente si arrende e appoggia delicatamente la sua mano sulla mia, io la afferro cercando di non farle troppo male e cercando di capire se effettivamente sia una cosa grave o no.

- Come te lo sei fatta? -

- Tagliando il pane... -

- Seriamente? -

- Sì! -

- Ok, scusa... non è niente di grave, ma è meglio disinfettarlo... -

- Ok... - vorrei dirle che mi dispiace averle urlato contro oggi, ma non ci riesco.

*Johanna's pov*

Vorrei veramente chiedergli scusa per oggi, lui non aveva fatto niente, è stata colpa mia... ma non ci riesco, perciò mi limito a stare zitta e a non litigare di nuovo

- Siediti qua - dice indicando uno degli sgabelli.

- Vado a prendere il disinfettante e torno - detto ciò lo guardo scomparire dopo essere uscito dalla cucina, abbandonandomi coi miei pensieri.

Torna dopo un paio di minuti e inizia a medicare il taglio.

- Grazie... - riesco solo a sussurrargli questo, mantenendo lo sguardo basso; lui invece lo alza immediatamente e abbozza un sorriso.

Con due dita solleva delicatamente il mio mento facendo incrociare i nostri sguardi e mi bacia; Dio se mi mancava tutto questo: la sensazione delle sue labbra contro le mie, le farfalle nello stomaco, il cuore che accelera il battito; mi mancava tutto questo, ne avevo bisogno, quasi più di respirare.

Si stacca e colgo il momento per chiedergli veramente scusa.

- Senti mi dispiace per oggi, ero veramente troppo stanca, avevo male alle gambe e non avevo nessuno motivo per prendermela con te... mi dispiace - dico abbassando di nuovo lo sguardo.

- Dispiace anche a me, dovevo capire che eri stanca e non urlarti in faccia... pace?- alle sue parole alzo di nuovo lo sguardo.

- Pace... - dico sorridendo e stringendo la sua mano.

- Ora mi dici a cosa ti serviva il pane? -

- Per fare pane e nutella... -

- E perché? -

- Perché avevo fame e avevo voglia di cenare con pane e nutella -

- Va bene, allora adesso stai qui seduta e aspetti -

- Aspetto cosa? -

- Che ti prepari pane e nutella - alle sue parole mi spunta un sorriso a 32 denti e lui sorride in risposta.

- Ecco a lei! -

- Come è gentile! - dico afferrando la fetta di nutella e pane.

Ad un tratto afferra il vasetto, ci mette dentro il dito e tocca la punta del mio naso; il risultato: ora il mio naso è sporco di nutella.

- Ops, ti ho sporcata... - dice facendo un sorriso leggermente pervertito.

- Io non pulisco! -

- Non aspettavo altro... - detto ciò si avvicina a me e bacia la parte sporca togliendo la nutella.

- Ti diverti? -

- Tantissimo - dice per poi ripetere la stessa cosa sulla mia guancia e pulirla con degli altri baci.

Nonostante tutto / #Wattys2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora