Bugie e verità

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I giorni continuavano a trascorrere e tra Cesare e Nelson non c'era stato alcun miglioramento. Il primo si era ormai rassegnato al fatto che Nelson aveva preferito mentire a sé stesso piuttosto che ammettere la verità, mentre il secondo, a parte durante le registrazioni in cui doveva per forza comunicare con Cesare, stava proseguendo con l'ignorarlo e passava le serate e i momenti liberi con la sua ragazza Beatrice. In compenso, Nicolas e Cesare si erano avvicinati molto facendo suscitare dei dubbi negli altri ragazzi, e in Nelson anche se non lo voleva ammettere, che si domandavano come mai stessero passando molto tempo insieme, cosa che prima non facevano, o meglio... sembrava come se Nicolas avesse preso il posto di Nelson. Cosa non vera dato che tra i due c'era solo un forte sentimento di amicizia e niente di più; ma Frank, Tonno e Dario non potevano saperlo dato che Cesare aveva fatto giurare a Nicolas di non dire nulla. Cesare, però, si era accorto che, anche se Nelson non gli rivolgeva la parola, quando lui si avvicinava a Nicolas, non gli toglieva gli occhi di dosso finché non si allontanava da quest' ultimo. Ma, ormai, si era deciso a non farsi illusioni, soprattutto dopo che aveva rinunciato a lui.

...

Stava giungendo San Valentino e nello studio degli Space vally, il clima che regnava era molto strano. Frank non amava molto questa festa e, infatti, stava pensando di non fare proprio nulla dato che, comunque, non aveva neanche la ragazza. Dario e Tonno, invece, erano in estasi perché stavano programmando un bel week-end da passare in compagnia delle loro fidanzate. Per Nelson, invece, sembrava un inferno. Non faceva altro che domandare ai suoi amici quale regalo fosse migliore per Beatrice, ma tutti i suggerimenti che gli venivano proposti sembravano non essere ben apprezzati.

"Ma scusa, è la tua ragazza e non sai cosa le possa piacere?" esordì Nicolas con sguardo perplesso.

"Va be che c'entra Nicolas? Era giusto per avere dei suggerimenti" cercò di giustificarsi Nelson.

"Ma tu guarda se devi chiedere agli altri per decidere un regalo. Cavolo, senza contare il periodo in cui vi siete lasciati, state comunque da tanto e sembra quasi che non la conosci per niente" disse ironico Cesare stupendosi da solo per aver rivolto, dopo tanto tempo, la parola al ragazzo al di fuori delle riprese. Naturalmente non ricevette alcuna risposta, solo uno sguardo infastidito da parte del suo "ex" amico. A quell' affermazione a Nicolas scappò una risatina che coinvolse anche Cesare con altrettanto ghigno.

"Cos' avete da ridere voi due?" sbraitò Nelson innervosito nell'assistere a ciò.

"Ma cos'hai tu da urlare piuttosto! Ora non si può più ridere?" gli rispose sarcasticamente Cesare che aveva notato dello smarrimento nello sguardo di Nelson. Non gli faceva piacere litigare di nuovo, ma era più forte di lui. Anche se aveva rinunciato a Nelson non poteva di certo cancellare da un giorno all'altro i suoi sentimenti per il ragazzo che sembrava interessato a tutto fuorché a Beatrice. Si stava comportando con totale superficialità con lei da quando si erano rimessi insieme tanto che pareva come se ci stesse solo per paura di essere giudicato "diverso" proprio come gli aveva detto in passato.

"Dai ragazzi basta litigare. Piuttosto, tu e Nicolas non ci avete ancora detto che farete a san valentino" cercò di sdrammatizzare la situazione Tonno perché aveva paura che sarebbe successo come l'ultima volta in cui Nelson aveva abbandonato lo studio facendo traslare tutti i loro programmi.

"A dir il vero ancora non lo sappiamo. Non avendo nessuno con cui passarlo pensavamo di stare tra di noi e fare una serata normale tra amici. Anzi, Frank, giacché anche tu lo passerai da solo ti va di unirti con noi?" gli rispose Cesare ignorando totalmente lo sguardo fulminante che aveva ricevuto da Nelson alle parole "stare tra di noi".

"Si dai, perché no. Si può fare. Poi ci organizziamo bene" affermò Frank contento di essere stato incluso nel loro duo che sembrava non volesse altre persone.

...

Si era fatta sera quando Cesare lasciò lo studio per tornare a casa. Una volta arrivato, però, notò una figura femminile attenderlo sotto la sua abitazione.

"Beatrice? Cosa ci fai qui?" domandò il ragazzo dubbioso nel trovarsi di fronte la fidanzata di Nelson.

"Ciao Cesare. Scusa il disturbo, ma avrei bisogno di parlarti. Posso salire da te?" gli chiese con un'aria di chi era incerta se stare lì o andarsene il prima possibile. Cesare, anche se un po' scettico, decise di farla entrare. Una volta accomodati sul divano le domandò cosa volesse di così importante da dirgli tanto da farla andare da sola da lui.

"Vorrei che mi dicessi la verità" affermò Beatrice guardando Cesare con sguardo di sfida.

"La verità? Bea scusa ma non capisco a cosa ti riferisci" rispose perplesso.

"Nelson mi ha raccontato che il motivo per cui il salotto dello scambio dei regali non l'avete più fatto è perché gli hai regalato una maschera e lo hai definito falso. Vorrei saperne il motivo".

"Quindi il ragazzino è andato a lamentarsi dalla mammina?" gli disse così sarcasticamente da farlo raccapricciare da solo.

"CESARE! Ho capito che avete litigato, ma adesso basta. Credi che non mi sia accorta che è successo qualcosa tra voi due che Nelson mi ha tenuto nascosto? Lui non sa mentire. Nelson lo conosco troppo bene per non accorgermi che gli rode da morire la tua vicinanza con Nicolas. E poi è molto freddo nei miei confronti, tranne quando si parla di te che sembra tornare sé stesso. Non sono stupida sai? Quindi ora voglio sapere tutto... ti prego Cesare, ne ho bisogno" disse Beatrice quasi piagnucolando. Era passata da urlargli in faccia ad un lamento continuo con domande incessanti per farsi dire la verità. Cesare la guardava stupito. Non si aspettava minimamente che proprio lei venisse a chiedergli spiegazioni, né tantomeno si aspettava tali parole. Ma la ragazza continuava ad insistere e dentro di lui cresceva sempre di più la voglia di liberarsi da quel enorme peso che si portava avanti da troppo tempo ormai. Eppure sapeva fin troppo bene che se le avesse rivelato tutto, l'avrebbe ferita nel profondo, proprio come aveva già ferito Nelson. Così decise di elaborare bene le parole prima di aprire bocca.

"Bea ascoltami attentamente...", le disse interrompendo le sue assidue domande, "io sono innamorato di Nelson e gliel'ho detto. Lui, però, non mi ricambia e per questo mi sono incazzato con lui tanto da farci litigare". Le mentì, o meglio preferì non dirle tutta la verità. Aveva paura di sentirsi di nuovo definire come "diverso" in senso negativo se le avesse detto di essere andato a letto con Nelson.

"Non è per questo che avete litigato. Dimmi come stanno le cose Cesare perché so molto bene che tu per Nelson non gli sei indifferente. Anzi..." lo supplicò.

"Bea... non so da dove iniziare... è così strano per me raccontarti questa cosa" le disse abbassando il viso diventato rosso per l'imbarazzo. Nella sua mente si stavano ripresentando i ricordi di quella fantastica notte che aveva trascorso insieme a Nelson a casa sua, ricordi che aveva cercato disperatamente di rimuovere, ma che ora stavano tornando a galla a causa delle suppliche di Beatrice per spronarlo a dire la verità. Beatrice, intanto, lo guardava con frenesia. Lei conosceva già la risposta, ma per esserne sicura voleva sentirla uscire dalla bocca del ragazzo di fronte a lui che, adesso, aveva iniziato a tremare dall'ansia di un possibile suo gesto negativo. Si era accorta che Cesare stava soffrendo, anche se lui aveva fatto di tutto per non darlo a vedere, come anche si era accorta che Nelson le stava continuando a mentire. Era stanca di tutto ciò, e anche se sapeva che la risposta le avrebbe fatto male, lei la voleva conoscere assolutamente. Era pronta a tutto. Dopo qualche minuto di silenzio finalmente Cesare parlò. Le raccontò di essere andato a letto con Nelson, del fatto che era andato al suo concerto per fargli una sorpresa ma che poi lo aveva ritrovato a baciarsi con lei, della conversazione che li aveva allontanati e della maschera che gli aveva regalato con annesso significato. Le aveva detto tutto, non aveva tralasciato nulla e ora si sentiva finalmente libero, anche se aveva percepito il tormento che stava avvenendo in Beatrice. Si vedeva che era combattuta su cosa dire, tanto che per ben più di cinque minuti rimase in silenzio, a fissare Cesare che aspettava una sua reazione. Beatrice, però, non disse nulla, ma lo abbracciò. Solo allora gli sussurrò un flebile "grazie" per poi dirigersi alla porta e uscire dalla casa senza salutarlo. Cesare non ci rimase male. Aveva capito il perché di questo gesto ed era contento che non lo avesse aggredito con parole ben poco carine. Quello che si domandava era semplicemente cosa gli avesse riservato il futuro, ma era più sereno del solito perché aveva avuto la conferma di non essersi sbagliato e che anche per Nelson quella notte non era stata una semplice avventura, ma qualcosa di molto di più che, col tempo, forse sarebbe nata. 

Un inverno di emozioniWhere stories live. Discover now