IL FUNERALE (James)

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I giorni che seguirono la morte di Mycroft Holmes furono molto strani: fu un dolore molto forte per tutti, ma per Sherlock fu veramente difficile accettare un fatto del genere. Mangiava appena, parlava poco e andava a letto presto, nonostante mio padre sostenesse che dormiva molto poco.

Mycroft si era parato davanti a Mary e il proiettile aveva colpito lui. Vedendolo cadere davanti ai propri occhi, Mary aveva cominciato a urlare cercando di sottrarsi ai poliziotti che tentavano di portarla via. Non voleva accettarlo, non ci voleva credere. Io invece mi ero lasciato trasportare senza dire una parola. Senza dare segni di essere vivo. Fissavo inorridito il corpo di Mycroft, ripensando ai secondi appena passati. Moriarty non c'era più, era fuggito chissà dove nello scompiglio generale. Sherlock era inginocchiato accanto al corpo esanime di suo fratello e mio padre era in piedi accanto a lui. Dopo un po' di tempo Mary aveva smesso di urlare e Sherlock l'aveva presa in braccio. Papà mi aveva preso per mano, poi eravamo tornati a casa in silenzio. Non eravamo nemmeno passati per il pronto soccorso: Mycroft era morto.

Dopo qualche giorno Mary mi disse:

- Stavo pensando, la faccenda della freccia non era per noi, era per Mycroft ... vero James? James? - Io non la ascoltavo. Avevo deciso di passare tutto il giorno con le cuffie ad ascoltare la musica, per non sentire ciò che veniva detto. Anche a me dispiaceva per la morte di Mycroft e ascoltare le parole degli altri mi faceva soffrire di più. Lo ammetto, sono un tipo molto sensibile.

Intanto erano in atto i preparativi per il funerale. Mycroft non avrebbe voluto niente di troppo esagerato e noi lo accontentammo. Fu una cerimonia ristretta, erano presenti giusto i parenti più vicini. Fu breve perché il dolore era tanto e, nonostante volessimo salutare Mycroft come si doveva, nessuno avrebbe sopportato un minuto di più davanti alla sua bara. Mycroft era il maggiore dei due fratelli, aveva quarantasei anni. Il compleanno di Sherlock dei quarantatré anni era appena passato. Quando una persona muore di vecchiaia o di malattia è diverso da quando muore per colpa di un assassino. Perché nell'ultimo caso tutti sanno che poteva non accadere. Se magari Moriarty si fosse svegliato più allegro del solito, se noi fossimo arrivati prima, se quella guardia davanti al colonnato non avesse avuto da ridire sul nostro ingresso al museo e se Moriarty non avesse pensato a ostacolare il nostro arrivo mandandoci con quel tassista, se la pistola avesse finito i proiettili, se alcune parole fossero state dette, se Mycroft si fosse limitato a essere un regista ... non sarebbe morto.

La figlia di Sherlock HolmesWhere stories live. Discover now