{Jean Kirschtein}

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Personaggio: Jean
Anime: Attack on Titan
Fine:  felice
Genere: ⚪
Avvisi: /
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(T/n) stava parlando indisturbatamente con Mikasa e Sasha, le uniche amiche che era riuscita a farsi in poco tempo.
Mikasa parlava del suo amore non ricambiato per Eren e Sasha parlava del suo imminente matrimonio con una patata.
E (T/n) ascoltava e basta.
Non sapeva di che parlare.
O meglio, un argomento c'era.
Ma se ne vergognava.
Era da qualche tempo innamorata di Jean.
Si, quel Jean.
Tutto le sembrava così strano.
Innamorarsi di uno come lui, ancora una volta, era da pazzi.
E si vedeva da un miglio che era cotto di Mikasa.

(T/n) si alzò sospirando.

S: - Dove vai?

(T/n): -Ho sonno, me ne vado in camera

(T/n) abbandonò la mensa, con la testa bassa.
Una volta fuori, si diresse verso il dormitorio, trovando davanti l'unica persona che non voleva vedere.

Lo superò, aprendo la porta.

J: -Mi eviti?

La (c/c) si girò e si poggiò allo stipite.

(T/n): -Buonanotte, Kirschtein

Chiuse la porta.
Anzi no.
Non riuscì a farlo, dato che il ragazzo si mise nel mezzo.

(T/n): -Ti prego, voglio dormire

J: -Io ti ho fatto una domanda. Mi eviti?

Non sapeva cosa rispondere.
Erano stati fidanzati, quando ancora abitavano nel Distretto.
E a Trost erano innamoratissimi, andavano in giro all'interno delle Mura tenendosi per mano.
Si sarebbero sposati a breve...
Se non fosse stato per Jean.
Voleva entrare nel 104esimo corpo cadetti, e (T/n) gli diede tutto il suo appoggio, seguendolo in quell'impresa.
E poi lo aveva beccato a fare il cascamorto con Mikasa.

J: -allora?

(T/n): -Mi hai trascinata in un'impresa suicida per poi abbandonarmi appena hai potuto.
Per favore, la tua presenza non è lieta.
Vattene, Jean

Il ragazzo era ancora più arrabbiato.
Gli stava rinfacciando tutto, ma infondo era lei ad averlo mollato.

J: -Hai fatto tutto da sola! Potevi dirmi di no e non venire! M-mi hai lasciato tu!

(T/n) cominciava a spazientirsi.
Uscì dalla stanza e guardò Jean negli occhi, nonostante il distacco di almeno 20 centimetri

(T/n): -Jean, sappi che non ho dimenticato quando la Domenica venivi a casa mia portandomi un mazzo di fiori e dicendomi che sono la ragazza migliore del mondo.
Non ho dimenticato di quando tu mi hai chiesto di sposarmi.
Non ho dimenticato nulla, Jean.
Ricordo la prima volta che lo abbiamo fatto e quanto dolore ho provato quando ci provavi con la mia migliore amica.
Quindi, te lo ripeto, vattene

E se prima era arrabbiato, ora lo era ancora di più.
Diede un pugno alla baracca di legno.
La ragazza sussultò.
Aveva paura, non era mai stato così...
Aggressivo.

J: -Cristo (T/n)!
Non ho mai dato retta a quella!
L'unica persona che volevo ce l'avevo accanto, perché avrei dovuto provarci con altre?!

(T/n): -ah certo, come no! Non sei mai stato bravo a mentire, ti conosco troppo bene

La sua voce aveva iniziato a tremare, così come le sue mani.

<cazzo...>

J: -io te lo giuro. Non credermi, ma io ti dico che ti ho amata del primo all'ultimo istante, e continuerò a farlo.
E...e se tu non vuoi fartene una ragione...allora lascerò perdere.
Grazie per aver perso tempo...
Buonanotte

Detto questo si girò e andò via, lasciando (T/n) senza parole sull'uscio per un paio di minuti.
Guardava il vuoto pensando alle parole di Jean.

<e se...veramente tiene così tanto a me?>

M: -(T/n), tutto bene?

(T/n): -oh...si. Si, sto bene.

Ritornò dentro e si addormentò in un batter d'occhio.
Il giorno dopo sarebbe stata Domenica, quindi non avrebbero dovuto fare allenamento.
(T/n) venne svegliata alle 7:00 del mattino.

<ma che...>

M: -(T/N) VIENI A VEDERE!

Si alzò controvoglia dal letto e, a occhi chiusi, andò vicino all'amica, davanti alla porta.

(T/n): -cosa?

Mikasa le abbassò la testa con forza.
Un mazzo di rose bianche era stato poggiato per terra.
La ragazza strabuzzò gli occhi.
Si avvicinò anche Christa, svegliata dalle grida di Mikasa

C: -uhuh, hai un ammiratore?

(T/n): -ma che ammiratore!

Si chinò e prese il mazzo di rose.
Profumavano tanto, e venne catapultata di nuovo nei ricordi.
Prese il bigliettino che era tra gli steli e lesse la calligrafia del suo amato:

Incontriamoci alle 16:00 al nostro posto, ti prego, ho bisogno di parlarti

-Jean

Lo lesse ad alta voce, e pensava che ci fosse scritto qualcosa di stupido all'interno.
Era...sbalordita.
Ed incredibilmente felice.
Christa e Mikasa avevano preso a fare le sceme, facendo sì che (T/n) arrossisse.

Alle 16:01 (T/n) iniziò ad incamminarsi.
Girò tre volte a sinistra, percorrendo 300 metri esatti, per poi svoltare a destra e trovare il loro posto segreto con la porta già aperta.
Entrò e venne investita dall'odore di mille rose bianche, rosse e rosa.
Jean teneva molto a quel giardino, ed infatti lo aveva curato per tutto quel tempo.

(T/n): -Jean?

J: -(T/n), sono qui

Si voltò e vide il ragazzo dietro ad un cespuglio, intento a portarlo

(T/n): -Che devi dirmi?

Jean si avvicinò a lei, mettendole una margherita tra i capelli

J: -Volevo dirti che mi manca stare con te, così come mi manca questo posto.
Te ne prego, credimi

(T/n) sorrise.
Mikasa le aveva spiegato le cose come stavano.
Jean stava con Mikasa solo per capire come farla stare bene con lui e come renderla felice.
Gli mise una mano sulla guancia

(T/n): -Manchi anche a me

Detto questo, Jean si avvicinò ancora di più, facendo sfiorare i loro nasi.
Circondò la sua vita con le mani e lei mise le sue sulle spalle di lui.
Si baciarono, dopo tanto tempo che non lo facevano

J: -Vorresti ancora sposarmi?

Le disse Jean una volta finito il bacio.
E (T/n) non poté fare a meno di sorridere e di dare una risposta affermativa, ricevendo altri baci e delle carezze dal compagno.

Richiesta da: R3al_Mikasa_Ackerman

Scusa, ci ho messo tanto, è corta e fa pure schifo😒

{One Shots - Anime x Reader} [in corso]Where stories live. Discover now