Capitolo 9

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Il mio primo mese dal ritorno a scuola era passato con una lentezza asfissiante.

Le regole dei Carrow erano molto più severe di quelle a cui eravamo abituati: eravamo costretti a indossare la divisa completa durante tutta la giornata, ogni spostamento doveva essere effettuato per casa e bisognava mantenere un rigoroso ordine in qualsiasi momento; ogni spostamento era inoltre limitato e tutte le uscite per Hogsmeade erano state completamente cancellate. Vivevamo come soldati piuttosto che come studenti; mi sembrava quasi di essere tornata all'austerità di Durmstrang.

"Pronta per la prossima lezione?" domandò Martha uscendo dal bagno.

Erano le 4 del pomeriggio ed era stata indetta una "lezione straordinaria" di Difesa Contro le Arti Oscure per gli studenti di Serpeverde di sesto e settimo anno, alla quale non avevo la minima voglia di partecipare, non che avessi poi tanta scelta.

Fissai la mia immagine riflessa nello specchio. "Per nulla" risposi assorta.

Aprii il getto d'acqua fredda e me ne buttai una grossa quantità sul volto nel tentativo di darmi una svegliata, ma non servì a molto.

"Oh dai, almeno rivedrai il tuo Malfoy" mi provocò con un sorrisetto beffardo, dandomi una piccola spinta.

"Un motivo in più per non volerci andare"

La situazione tra me e Draco era piuttosto particolare, come sempre. Non avevamo fatto altro che evitarci a vicenda per tutto il tempo e, per una volta, non potei essere più grata di questo. Non avevo idea di come mi sarei dovuta comportare nei suoi confronti. La distanza tra noi era troppa per poterci definire amici, e la brusca chiusura della nostra relazione non aiutava di certo, ma sicuramente eravamo più di due semplici conoscenti.

Quel pomeriggio avremmo avuto lezione insieme e al solo pensiero sentii il panico circolarmi dalla testa ai piedi.

"Cavolo" sentii imprecare Martha alle mie spalle "Dobbiamo sbrigarci o arriveremo tardi"

Presi il libro di Difesa Contro le Arti Oscure e la bacchetta dal davanzale e ci precipitammo in fretta e furia verso il primo piano.

Prima di entrare nell'aula, già gremita di gente, presi un profondo respiro nel tentativo di scacciare via l'ansia; poi, con lo sguardo fisso sul pavimento, varcai la soglia.

Appena entrata notai che la stanza era stata liberata da banchi e sedie, il che non mi rassicurava di certo, e gli studenti erano sparsi in modo disordinato.

La situazione cambiò non appena Amycus Carrow entrò nell'aula con il suo solito aspetto lugubre e inquietante: tutti si sistemarono alla fine della stanza in gruppi più o meno ordinati e il chiacchiericcio che fino a qualche secondo fa aveva l'aveva riempita si fermò di colpo.

Il suono delle sue scarpe riecheggiò per tutta l'aula; si fermò al centro della stanza e per qualche minuto non disse una parola, ma  semplicemente si guardò intorno.

"Eccoli signore. Come mi aveva chiesto" disse Gazza, il custode, entrando di corsa nell'aula e facendo scattare la curiosità di tutti "Li faccio entrare?"

Carrow non disse nulla, si limitò solo a fare un cenno col capo.
Subito Gazza uscì di nuovo e qualche secondo dopo sentii un rumore metallico provenire dal corridoio.

Tutti allungammo il collo incuriositi e quando li vedemmo si levò un coro di sconcerto: una decina di ragazzi col volto emaciato, incatenati mani e piedi, entrarono in fila indiana nell'aula.

"Silenzio!" gridò Carrow "Ecco a voi i peggiori studenti di Hogwarts! Loro sono tutti gli studenti che, per un motivo o per un altro, si sono meritati una bella punizione"

Light || Draco Malfoy Where stories live. Discover now