un tuo ritorno

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Nelson's pov

Passiamo buona parte della mattinata a letto, sdraiati, senza fare nulla. Rimango accanto a Irene per un po', a guardarle i lunghi capelli chiari sulla sua testa, la pelle delicata delle sue mani, i suoi occhi... i suoi occhi.... Verso le 12, mi stiracchio un po' e mi dirigo in cucina, per preparare la colazione... o il pranzo? Magari Irene non ha voglia di pranzare appena sveglia.
Mentre penso questo, mi torna in mente quel giorno al Mc Donald, quando io e Irene ci siamo inghozzati come belve e un'idea mi balena in testa. Prendo il cellulare e in meno di venti minuti, un fattorino bussa alla mia porta con due cartoni di pizza fra le mani. Ho appena il tempo di poggiarle sul tavolo, che un'assonnata Irene si strega gli occhi sulla soglia della porta. Da uno sguardo alle due pizze sul tavolo e poi a me.

"Ci siamo appena svegliati." dice. "Pizza a colazione?"

Inarco un sopracciglio. "Quindi non ne vuoi?"

Mi guarda con aria di sfida. Prende una fetta di pizza e la addenta con forza. Masticando le parole dice: "Buon appetito!"

Iniziamo entrambi a mangiare. Dopo pranzo iniziamo a prepararci per il grande evento di stasera. Ci incontriamo in sala prove con tutti gli altri, poi saliamo tutti su un van a nove posti e raggiungiamo il locale.

All'interno, tavoli e divanetti sono sparsi per la sala. In fondo, c'è un piccolo palco con sopra gli strumenti musicali. Le luci sono soffuse e l'atmosfera accogliente. A darci il benvenuto è un uomo sulla trentina col sorriso stampato sulla faccia.

"Ragazzi!" esclama venendo verso di noi. "Mi chiamo Federico Lamberti il proprietario, ma chiamatemi solo Federico." stringe la mano a ognuno di noi " Vi accompagno nel vostro camerino e tra un'oretta iniziamo." Lo seguiamo entusiasti. Il camerino è una stanza sul retro arredata con divani e specchi.

"Potete stare qui, per qualsiasi cosa chiamatemi." Salutiamo il signor Lamberti (che insiste perché lo chiamiamo Federico) e ci sistemiamo in camerino. Parlo un po' con Stiva, per calmare la tensione.

"Allora? Come la vedi stasera?" mi chiede Stiva.

"Non vedo l'ora di salire sul palco." Guardo Irene, poco più in lá, mentre parla con Frank. "Andrá bene."

La porta del camerino si spalanca.

"Nelson è qui?" chiede il signor Lamberti.

"Eccomi."

"Ti vogliono in sala."

Mi volto verso gli altri. "Torno subito."

Seguo il signor Lamberti fuori dal camerino. Una volta arrivati in sala, ancora praticamente deserta, mi indica uno dei pochi tavoli occupati. Seguo con lo sguardo la traiettoria tracciata dalla sua mano, ma appena riesco a mettere a fuoco la figura vestita di rosso che mi guarda poco lontano, un brivido gelido mi percorre la schiena...

Come stelle ad agosto || rovere || NELSON POVWhere stories live. Discover now