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Dopo quasi un'ora uscimmo dalla doccia, presi l'accappatoio e iniziai ad asciugarmi mentre Andrea prese un asciugamano dirigendosi verso la camera per vestirsi, approfittai di essere sola per farmi la ceretta, odiavo essere scomposta, soprattutto sapendo che mi dovevo mostrare a lui. Nel mentre che mi vestivo, Andre aprì la porta del bagno 'piccola ti posso asciugare io i capelli?' chiese dolcemente mentre mi guardava dall'entrata del bagno, lo fissai per notare la sua bellezza, aveva solo un paio di pantaloncini neri, addominali visibili e capelli leggermente bagnati, si avvicinò a me sventolando la sua mano davanti al mio viso 'ho capito che sono bello, ma addirittura ti lascio senza parole?' scherzò dandomi un bacio volante 'comunque sì, puoi asciugarmi i capelli' risposi 'però ti prego non me li tirare' risi mentre gli porgevo la spazzola.

Dopo un po' di tempo finì il suo lavoro ed entrambi eravamo soddisfatti del risultato ottenuto 'quindi ricapitolando: oltre a saper cucinare, saper cantare sei anche un parrucchiere?' domandai ironicamente, lui mi guardò e ricambiando la risata disse 'beh si hai scoperto un altro mio talento, ma te ne sei dimenticato uno importante' 'ah si? e quale?' risposi con aria di sfida 'dillo che sono bravo anche a letto' si pavoneggiò posando le mani calde sui miei fianchi facendomi sentire protetta 'si dai, non sei male' risposi sorridendo 'vuoi un'altra dimostrazione?' chiese stringendomi ancora di più a lui 'no grazie, in questo momento ho bisogno di mangiare' risposi svincolandomi dalla sua presa per andare in cucina. Appena aprii il frigorifero vidi che era praticamente vuoto, quando Andrea mi raggiunse propose di ordinare qualcosa 'cosa vuoi pizza o sushi?' chiese guardando il telefono 'mh facciamo sushi?' lo guardai e lui annuì 'va bene, chiamo e ordino qualcosa'.

Nel frattempo eravamo sul divano in salotto a guardare netflix, io ero seduta mentre lui era sdraiato e appoggiava la sua testa sulla mie gambe, iniziai ad accarezzargli i capelli finché non iniziò a parlare 'ho sentito Zack prima, mi ha detto che ha portato i soldi a quello e che non dobbiamo più preoccuparci, soprattutto tu' ascoltai attentamente ogni singola parola e continuò 'ti giuro che se lo rivedo non so cosa potrei fargli' 'Andre non devi fare nulla' risposi 'lasciamo le cose così come stanno e mettiamoci una pietra sopra', non finii in tempi di dire la frase che subito rispose 'cazzo ti ha quasi toccata, nessuno deve farlo oltre a me' cambiò la posizione facendo stare me sotto di lui 'non finché stai con me, adesso sei mia e ho il dovere ti proteggerti ad ogni costo' e mi iniziò a baciare dolcemente.
'Andre vado un attimo in camera a cambiarmi, sto morendo di caldo' dissi mentre mi avviavo verso la stanza. Indossai un top grigio della Calvin Klein con dei pantaloncini corti grigi del medesimo colore e andai di nuovo da lui. 'Wow' disse mentre mi guardava andare verso la sua direzione, sorrisi. 'perché wow? non è niente di che' risposi ridendo e appena suonò il campanello andare ad aprire per prendere ciò che avevamo ordinato.
Aprii la porta e mi trovai davanti il fattorino che avrà avuto più o meno sulla ventina di anni che mi fissava dalla testa ai piedi con una espressione compiaciuta, finché non arrivò Andrea. 'Grazie, tieni il resto' disse il mio ragazzo porgendogli i soldi 'grazie a voi' rispose il fattorino, che se ne andò subito dopo avermi fatto l'occhiolino. Chiusi la porta e scoppiai in una risata di gusto, Andrea mi guardò male e mi disse 'non c'è nulla da ridere, neanche se stai a casa posso essere tranquillo, la prossima volta apro io', continuai a ridere dopo quella sua affermazione e iniziammo a mangiare di gusto.
Passammo il tempo a guardare Netflix e a farci le coccole, finché ad entrambi arrivò un messaggio da parte di Giulia: 'Ragazzi sembra un'infinità di tempo che non vi vedo stasera si va a fare festa e non si discute, abbiamo già un tavolo prenotato, ci conto.' Andrea lesse il messaggio imitando la voce della cugina e io risi 'bene stasera allora si esce' si girò verso di me e lo guardai attentamente; aveva degli occhi verdi che brillavano come smeraldi, sembrava cambiato davvero e sentivo di potermi fidare veramente questa volta. 'Piccola avevo pensato ad una cosa, ma forse è troppo presto per chiedertelo, in questi giorni ho comprato una casa, ho già pensato ad arredarla e tutto e beh volevo chiederti se volevi venire a stare con me' disse quasi tutto ad un fiato mentre si portava una mano dietro la testa visto il disagio, sorrisi a quella scena, lui che faceva tanto il duro riusciva ad imbarazzarsi con poco 'Andre mi sembra un'idea fantastica, però avrei bisogno di pensarci, insomma io tra poco inizio l'ultimo anno del liceo e tu sei impegnato con la tua musica, siamo ancora giovani e non siamo neanche fidanzati' abbassai la testa dopo l'ultima frase per poi guardarlo nuovamente e finire il discorso 'detto ciò però non ti dico subito di no, ma preferisco aspettare un po'' lo vidi incupirsi e cercai di rimediare, mi avvicinai sempre di più a lui e gli dissi 'non fraintendermi, non è che non voglia stare con te, anzi, però mi sembra tutto troppo veloce capisci?' lo accarezzai sulla guancia per poi lasciarci un bacio 'va bene capisco' mi disse sorridendo. 'Ora credo di dover andare a casa a cambiarmi, quando finisco ti faccio sapere' 'd'accordo' mi disse, mi alzai da lui, presi la giacca e uscii da casa dirigendomi verso la mia.

Erano quasi le 23 ed ero ancora in alto mare, ero di fronte all'armadio a fissare i vestiti, non sapevo davvero cosa mettere e mi stavo innervosendo, così decisi di cercare su internet qualche idea per un outfit per lo meno decente, finché non arrivai alla soluzione (foto a fine capitolo). Mi aggiustai per l'ennesima volta il trucco e chiamai Andrea avvisandolo del fatto che fossi pronta.
Dopo svariati minuti suonarono il campanello e subito scesi, ma prima di uscire lasciai un biglietto a mamma per avvisarla che sarei stata fuori tutta la notte. Aprii la porta e mi ritrovai quello splendido ragazzo appoggiato sul muro mentre fumava. 'Buonasera' mi disse fissandomi da capo a piedi 'buonasera a te' risposi baciandolo, mi mise una mano sul fianco e mi aprì la portiera della sua auto facendomi salire 'wow ma che gentiluomo' sorrisi mentre entravo 'per te ogni cosa' disse prima di chiudere la portiera.
Il viaggio in macchina era abbastanza silenzioso e ciò stava iniziando a preoccuparmi, di solito parlavamo tanto e questa situazione non mi stava piacendo, così decisi di rompere il silenzio 'quanto manca per arrivare?' mi girai verso di lui concentrato a guidare 'poco' ripose senza troppi giri di parole 'bene' risposi a mia volta. Lui portò lo sguardo su di me appoggiando la mano sulla mia coscia, cosa abituale, ma che fece per la prima volta quella sera durante tutto il tragitto. 'Dai non fare così' mi disse sorridendo 'così come?' lo guardai confusa 'vuoi provare a fare la dura con me? davvero?' continuò a ridere, e io non capivo se mi stesse prendendo in giro o cos'altro. 'Ma se sei tu quello che non ha proferito parola per tutta la sera' risposi cambiando la posizione sul sedile, ora ero completamente girata verso di lui. 'Dai piccola non te la prendere, stavo pensando ad una cosa' rispose 'per te' continuò dopo qualche secondo di silenzio 'Andrea ti giuro che non ti capirò mai' sorrisi portandomi una mano sulla testa e ricomponendomi sul sedile. 'Siamo arrivati comunque' mi avvisò, parcheggiò perfettamente e scendemmo dalla macchina.
Ciò che vidi di fronte all'entrata della discoteca, però, non mi piacque per niente, scossi la mano di Andrea che la teneva salda alla mia, mi guardò confuso finché non gli indicai quel punto.

Outfit di Alyson

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Tu stai via con me stasera// SHIVA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora