Martina

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Mettere piede qui mi ha smosso tantissime emozioni, ogni angolo di questo posto ha fatto parte di me e ha contribuito a quello che sono oggi.
I corridoi che ho percorso per mesi. Mura che hanno assistito alla mia felicità, i miei pianti, i miei sorrisi, i momenti di rabbia e tante miriadi di emozioni. È tutto racchiuso qui dentro.
I ricordi mi stanno praticamente investendo, inebriando l'anima e sento il cuore pieno di emozioni.
Ho ricordi con tanta gente qui ma soprattutto con una persona. Sempre insieme qui, sempre insieme in qualsiasi momento.
La sala relax è uno dei posti dove ho più ricordi. Uno in particolare mi fa sentire quasi male.
Sospiro e apro la porta del bagno delle ragazze, mi appoggio al muro e sento quasi le sue labbra sulle mie.

-Sono stanca di essere sempre la seconda scelta, sono stanca di essere la tua seconda scelta Gaia. Io non so più cosa devo fare.- urlo e tutti ci guardano ma poco mi importa degli altri. Lei mi guarda e quasi mi trafigge con lo sguardo, non ci casco Gaia, non stavolta.

-Ma che cacchio dici, Martina? Tu non sei la mia seconda scelta. Non lo sei mai stata! - risponde alzando la voce, lei non è una persona che ama alzare però con me lo fa quasi sempre.

-Hai messo Francesca prima di me, Francesca! Cazzo, Gaia.- urlo ancora e scuoto la testa. Scappo in bagno, corro per non vederla e corro per non farmi fregare il cervello dalle sue parole dolci.
Entro e mi appoggio al muro, sbuffo e scoppio a piangere. Perché sono così stupida?
La sento bussare, so benissimo che è lei.
Gaia, devi andartene a quel paese.

-Vattene, Gaia.- dico esasperata.

-No, non me ne vado.- dice e neanche due secondi dopo la vedo entrare e chiudere la porta sbattendola con forza.

-Ga...-
Le sue labbra si stampano sulle mie e mi blocco, sento il mio cervello esplodere, il mio cuore perde dei battiti e il mio corpo andare in fiamme. Non mi muovo, sono completamente pietrificata. Si stacca rossa in volto e mi guarda con quegli occhi azzurri capaci di far innamorare qualsiasi individuo sulla faccia della terra.

-Non sei la mia seconda scelta! Non sei la mia cazzo di seconda scelta.- dice e subito dopo esce dalla porta lasciandomi spiazzata.

Mi passo una mano sulle labbra, è stato il nostro primo "bacio"; quello vero è arrivato giorni dopo e non ci siamo fermate solo al bacio. Sospiro ed esco dal bagno certa che questo posto mi farà impazzire, c'è troppo di lei qui dentro.
C'è troppo di noi.
Torno nella sala e mi guardo intorno. La porta si apre e io mi blocco.
No, dai.
Sapevo che ci sarebbe stata anche lei ma non pensavo che anche lei avesse voglia di girare per gli studi come me.
I miei occhi si rincontrano con i suoi dopo tanto tempo.
Mi sento come un affamato che rivede il cibo dopo giorni di digiuno.
Mi guarda e non dice una parola, mi guarda con i suoi soliti occhi. Cambia espressione e i suoi occhi si scuriscono, si volta e sta per uscire mentre io faccio un balzo in avanti e le prendo il braccio.
Mi volta e mi guarda male.

-Gaia...- dico.

-Che vuoi?- mi chiede nervosa.
Eh... Che voglio? Effettivamente perché l'ho fermata.
Che le dico?

-Potresti... Potresti almeno salutare.- dico cercando qualcosa da dire.
Che bel pensiero, no? Fare da mamma ad una persona che praticamente ti odia.

-Salutare? Come vuoi essere salutata, Martina? Con un bacio sulla guancia o con la manina?- chiedem

-Anche 'ciao'.-

-Ciao.- dice ironica, -contenta adesso?-

-È un buon inizio. Dobbiamo vivere civilmente in questi mesi di programma.- dico.

-Non siamo mica nelle casette che dobbiamo vederci per forza! Tu per tua strada e io per la mia, ci vedremo a stento in puntata e non abbiamo bisogno di parlare.-

-Gaia...-

-Sarà così, Martina. Ho accettato per fare un favore a Maria purtroppo tu ci sei e non posso fare altro.-
Mi guarda un'ultima volta ed esce dalla sala.
Io resto immobile.
Purtroppo tu ci sei.
Questa ha fatto male, Gaia.

Quello che odio sa di te. Where stories live. Discover now