DUE PESI DUE MISURE

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MICHIRU

Erano passati alcuni giorni dal fatidico momento in cui Michiru scoprì dell’incontro e del bacio che Haruka e Minako si erano scambiate.
Da quando era successo non aveva avuto un attimo di pace, ma era decisa a non rivelare nulla alla ragazza, in quanto voleva testare se la sua lealtà era tale da dirle la verità.
 

Ancora nulla…fa come se non fosse successo niente! 

Non ce la faccio a star zitta così. 

Mi ribolle il sangue nelle vene, percepisco ogni suo gesto come qualcosa di losco e fuori dal normale. 

Perchè mi fai questo Haruka? Perchè?
 


Michiru girava freneticamente lil cucchiaino nella tazza del te, intenta a guardare Haruka tirar fuori dal forno i biscotti che la violinista aveva preparato, ma che ormai erano carbonizzati come il suo umore.
 
-”Lascia non importa. Tanto erano venuti uno schifo lo stesso!”-
 

Io cerco di essere calma ma non ci riesco!

Nettuno aiutami tu!
 


La scena di Haruka che metteva la scarpetta a Minako, e del contatto con le sue labbra le passava a loop nel cervello senza darle tregua.
La mano che teneva lungo la gonna andò a stringere così forte il tessuto, che quando lo lasciò fu irreparabilmente sgualcito.
 
Quella sera sarebbero dovute andare ad un convegno indetto dalla scuola e Michiru avrebbe dovuto presenziare al discorso di apertura.
Il convegno era incentrato su alcuni studenti modello che avevano finito gli studi anticipatamente, e che avrebbero illustrato i loro primi passi verso quelle che erano due delle multinazionali più importanti del Giappone.
Michiru cercò di distrarsi gettando l’occhio verso il suo taccuino degli appunti, dove già aveva steso una bozza di ciò che avrebbe dovuto dire.
 
-”Come siete stati accolti dalla Japan Industries? Avete trovato difficoltà nell’inserimento in questa enorme nuova avventura? Quali consigli potete dare a noi tutti, studenti ancora occupati a far crescere intelletto e idee per un futuro migliore?…..tsk…intelletto….”-
 
Ripeteva le domande a bassa voce e un po’ a pappagallo, sorseggiando il suo te controvoglia.
 
 
 
HARUKA
Da quando aveva avuto quella discussione con Sailor Nettuno, Haruka non aveva fatto altro che pensarci, o meglio, non aveva fatto altro che ponderare sulla situazione Michiru.
Era davvero pronta a lasciarla andare per salvare la Terra? Ogni volta che si era posta quella domanda in quei tre giorni, la risposta era stata sempre la stessa. 
Ed ogni volta che l’aveva vista, Haruka le aveva sorriso, scambiato qualche bacio, donato qualcosa di lei, quasi come se dovesse morire il giorno dopo. 
In realtà, era così che si sentiva: voleva darle tutto per poi non rimpiangere nulla, nel caso fosse successo qualcosa ad Haruka o a Michiru stessa. 
Ed era proprio per quello che l’aveva invitata a casa sua quel pomeriggio, cercando di stare quanto più con lei. 
Solo che Michiru era alquanto strana... 
 
Le aveva cucinato dei biscotti, mentre lei era andata in officina a sistemare la moto, ma Haruka era tornata perché sentiva puzza di bruciato, infatti aveva trovato i suoi biscotti completamente carbonizzati. 
Ci era rimasta male, non era da Michiru poi risponderle che non erano buoni.
Non capiva perché si comportava così... 
 

Forse è agitata per il discorso di apertura? 
 


Sospirò, andandole dietro, mentre lei era seduta al suo tavolino e preparava le domande. 
La strinse piegandosi su di lei, abbracciandola e sprofondando con la testa nel suo collo, avvertendo subito il suo odore. Quanto lo amava? 
La casa ormai odorava di quello, ed Haruka non riusciva più a farne a meno.
 
-“Ehi, piccola, tranquilla…”- le sussurrò nell’orecchio, dandole un bacio poi sulla guancia. -“Lo sai che sei la migliore... Non devi mai avere dubbi su di te.”- aggiunse infine con un sorriso. 
Ultimamente era persa di lei...
 
 
 
MICHIRU
Haruka continuava a far come se nulla fosse, ed anzi sembrava molto più affettuosa del solito.
 
-“C’è qualcosa che ti devi far perdonare? Sei fin troppo gentile!”-
 
La sua frase era una vera frecciata, ma ovviamente cercó di sorriderle di rimando.
Guardò poi i biscotti carbonizzati, sbuffando.
 

Haruka e Michiru, un viaggio di nome vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora