LA PRIMA MISSIONE INSIEME

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Haruka

Haruka si mise sotto al suo braccio, esattamente come una coppia.

Ormai tutti sapevano della loro relazione.

Se quello che era successo in palestra aveva creato un certo sospetto, adesso, con quel bacio nel bel mezzo della festa, aveva consolidato quelle voci.

Si, Michiru era sua, era sempre stata tale, e così doveva essere.

Nessuno o nessuna dovevano avere pensieri o sguardi ammiccanti su di lei.

Se la vedranno direttamente con la sottoscritta!

Quando tornarono in sala, ad aspettarle si trovarono di faccia Taiki, il fratello più grande di Seiya.

-"Oh ecco dove eri!"-

Il vederlo e quella frase, e cioè che stava aspettando chiaramente Michiru, la infastidirono parecchio.

-"Era con me..."-

Haruka era già in posizione di difesa.

A differenza di Michiru, non si fidava di certo di quell'essere, anche se sembrava avere buoni propositi.

Sapeva di avere al suo fianco Michiru, e quello le dava forza.

Guardava Taiki dall'alto al basso tenendogli testa, ma quella gara era solo ed unicamente nella mente di Haruka.

-"Posso parlarti?"-

Quella richiesta la sorprese non poco, anche perché arrivò in maniera molto gentile e garbata.

In pratica, ciò che Haruka non si aspettava per niente.

Rimase per qualche secondo in silenzio, fissandolo sempre con sfida.

Poi gli sorrise e ridacchiò divertita per quella situazione particolarmente strana.

La risposta era abbastanza ovvia.

-"So cosa vuoi dirmi, e non mi interessa. Non mi fido di voi e continuerò per la mia strada come ho sempre fatto."- gli rispose, tornando seria. Poi si girò verso Michiru e le fece un occhiolino.

-"Ora, se non vi dispiace, devo tornare a casa."-

Non era vero, ma era un modo per allontanarsi da quei due. Sapeva infatti che avrebbero insistito entrambi.

-"Ci pensi tu a lei?"- chiese poi a Taiki, allontanandosi infine da loro.

Non avrebbe voluto abbandonarla nelle sue mani, ma sapeva che Michiru aveva troppo potere su di lei, lo aveva capito anche quella sera.

Una volta a casa, non perse tempo a prendere dalla tasca le mutandine della ragazza.

Le vennero in mente flash della loro sveltina, e sorrise mentre odorava le sue mutandine...

Poteva sentire benissimo il suo odore, ma anche quello di bucato.

Aveva voglia di provocarla e prese il telefono mandandole un sms.

"È stato bello..." ed allegò la foto delle sue mutandine sul suo letto...

Michiru

Haruka fu molto fugace, come al solito.

Cosa potevo aspettarmi?

Era logico che reagisse così!

Michiru la seguì in ogni sua mossa, fino a quando lei non abbandonò la sala.

Da come camminava sembrava soddisfatta...come darle torto dopo il bell'incontro di poco prima.

Haruka e Michiru, un viaggio di nome vitaWhere stories live. Discover now