《Prendi quella cazzo di bottiglia e scolatela, siamo a Madrid, divertiti》 Charl beve la sua birra mentre io fisso il cellulare, non mi sto divertendo affatto. Sono a Madrid da un po' e non faccio altro che pensare e ripensare, senza togliermi lui dalla testa, 《la bevi o no?》ignoro Charl, lei è la coinquilina di mio fratello, guardo la mia birra e l'afferro bevendone un sorso, siamo in un fottuto pub e io non faccio altro che crogiolarmi nelle mie insulse paranoie, mio fratello si catapulta a velocità accanto a me, 《Emy non ti diverti?》gli sorrido falsamente, 《oh sì che mi diverto, non lo vedi? Ci provo col barista》lui mi guarda perplesso, 《è una ragazza, da quando hai cambiato gusti?》sospiro, lui storce le labbra, 《va bene, dimmi cosa non va》 prendo di nuovo la mia birra facendo un lungo sorso, 《ce che lo penso Ramon, ce che mi faccio mille paranoie perché non so cosa stia facendo》 mi metto dritta sullo sgabello, 《sembro così disperata?》lui grotta la fronte, 《si, abbastanza, senti perché non andiamo in discoteca a divertirci? Giuro che non ti mollo》 alzo un sopracciglio, si mi scaricherà non appena troverà qualche ragazza, 《va bene, andiamo》pago la mia birra e lancio uno sguardo a Charl, perché non si alza? Lei ricambia il mio sguardo, 《manzo a ore 10》sospiro chiudendo gli occhi, non m'importa vedere chi sia, la prendo per il braccio e la faccio alzare, 《va bene, va bene》 sbuffa alzando gli occhi al cielo, mi giro nella direzione che mi aveva precedentemente indicato e noto un ragazzo alto che ci fissa, sarebbe anche carino se non fosse per la maglia fucsia, Charl ha veramente dei gusti pessimi, esco fuori dal pub e respiro a pieni polmoni, l'aria lì dentro era veramente viziata, 《taxi o camminiamo a piedi?》 Charl fissa in cagnesco mio fratello, 《cocco ho i tacchi, se vuoi camminare a piedi, portami addosso, oppure, chiama un taxi》lui alza le braccia in resa, voglio solo tornarmene a casa. 《Ecco a lei》mio fratello porge i soldi al taxista e scendiamo davanti al così detto "Joya" , chiudo lo sportello e prendo dalla mia pochette le mie amate Marlboro, fumo persino le sue stesse sigarette, sono un idiota, ne estraggo una dal pacchetto e la porto alle labbra, la tengo con esse chiudendo il pacchetto e cercando l'accendino, 《entriamo tutti insieme?》io nego, accendo la sigaretta e tiro, butto velocemente il fumo,《no voi entrate, tanto ci incontreremo in giro》 mio fratello storce il labbro contrariato da ciò che ho detto, ma Charl l'ha già preso per il polso trascinandolo verso l'entrata, posso fumare tranquilla e starmene con i miei pensieri finalmente, cammino verso la panchina situata più in là, le mie cosce a contatto con il ferro rabbrividiscono, prendo per la millesima volta in questa serata il telefono, lo controllo, ho vari messaggi, ma non suoi, lo riposo, guardo la sigaretta che tengo fra le mani, per lui sono stata come essa, usata, gustata, nauseata, amata, desiderata e alla fine buttata e calpestata, se solo avessi saputo a cosa stessi andando incontro, avrei cercato di sbattere meno violentemente, ma è così, nulla era prevedibile con Demon Mitchell, mi ha portata in alto e poi mi ha lasciata schiantare a terra, lasciandomi lì, sanguinante,mentre ogni giorno, io, cercavo di leccarmi le ferite e provavo a ignorare i miei sentimenti, faccio un lungo tiro e butto la cenere a terra, 《sei sola?》una voce mi distrae, lo guardo, impallidisco, no, non può essere, mi irrigidisco, 《Ryan, tu...tu che ci fai qui?》lui si siede accanto a me e si accende una sigaretta aspirando e gettando fuori il fumo, 《sono con Demon, siamo arrivati stamattina è lì dentro》 indica con la testa il locale, un groppo in gola, lui non può sapere che io sono qua, mi alzo improvvisamente gettando la sigaretta a terra in modo brusco, Ryan mi guarda senza proferire parola, 《non dirgli niente》 sa a chi mi riferisca, lui scuote la testa, 《è come se fosse mio fratello, e non dirgli che tu sei a Madrid》 tira di nuovo, 《è come tradirlo Emery》i miei occhi si riempiono di lacrime, devo essere forte, lui lo nota, 《facciamo così》 si alza dalla panchina e si sistema la camicia azzurra, si toglie la sigaretta dalla bocca tenendola fra le dita, 《ti do 10 minuti per andartene da qua prima che io gli e lo dica, solitamente non avvantaggio nessuno, ma tu...sei la madrina di mio figlia》 mi sorride, io resto immobile, 《3, il tempo scorre Emery》 mi sblocco, sono fottuta, 《5》 gli volto le spalle e comincio a correre lontano da lì 《7!!》lo sento urlare, devo trovare un vicolo, un altro locale, qualsiasi posto purché non mi trova, sono veramente nei casini.

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Prohibited
ChickLit[SEQUEL DI PASSION] Emery Holt, è tornata, ed è pronta per ricominciare tutto da capo. Carica ed emozionata per partire a Madrid, prepara le sue valigie e il suo biglietto, ma qualcuno, interrompe i suoi piani, quel qualcuno, porta il nome di colui...