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Guardo le persone che sono davanti scuola, osservo tutti gli umani che sono presenti, poi una presenza attira la mia attenzione. Ares è seduto sul muretto, la sigaretta tra le labbra, le braccia scoperte lasciano scoperti anche i tatuaggi, osserva il telefono che ha tra le mani, lo sguardo concentrato. La sua aurea è ancora percettibile, anche se poco. Alza sguardo e annusa l'aria, poi si gira verso di me. Mi avvicino fermandomi davanti a lui. Osserva la mia felpa nera, sotto ad essa ho dovuto mettere il braccio con il tutore, osserva proprio quello, poi il mio viso e la mia guancia appena graffiata. 
"ho sentito la tua puzza da demone" ride appena "puzzate proprio" 
"idiota" mi allontano, ma afferra la mia mano e mi gira verso di lui. 
"fa piano, dannazione" lo ammonisco "idiota"  
"ti fa male?" sussurra appena "se dovessi trovarmelo davanti lo uccido" 
"sì certo" alzo gli occhi al cielo "ma smettila" 
La campanella suona, così mi allontano ed entro nella struttura. 
"dopo vieni con me, già sono d'accordo con Dante, ho da risolvere dei problemi" mi dice Wendy al mio fianco, sussulto sul posto spaventata dalla sua improvvisa comparsa. 
"mi hai spaventata" porto una mano sul cuore che batte veloce" 
"oh avanti" ride "la Lilith che non ha paura di nulla" ride ancora. 
Se solo sapessi amica mia. 
"già" sussurro appena, poi entro nella mia aula lasciandola proseguire per il corridoio. 
Mi siedo quasi lanciandomi sulla sedia e lasciando uscire un sospiro dalle mie labbra. 
"che succede?" una ragazza si siede al mio fianco, appena giro la testa noto Morgana. 
"oh ciao" sorrido alla ragazza che ricambia appena. Non credo abbiano ragione Dante e Rilan, altrimenti non si sarebbe colorata la fiamma, però allo stesso tempo non sento la scossa che dovrei sentire quando lei si avvicina a me, oppure non sento tutto quello  che le accade, quando è felice. Il legame tra demoni è così forte che se uno dei due dovesse morire l'altro potrebbe cadere in depressione. Il legame tra demoni è molto più forte di qualsiasi altro legame.
"cosa hai fatto al braccio?" mi domanda. 
Quindi neanche lei sente il legame. La osservo svuotare il suo zaino e sistemare le cose sul banco, poi si gira aspettando una risposta. 
"sono caduta" sussurro. 
Il professore entra nell'aula iniziando la lezione e non facendomi ribattere o domandare a Morgana perché non sa cosa mi sia successo. 

...

Seguo Wendy tra i negozi in centro, entriamo in diversi di questi. 
"sei pronta?" esclama. 
"per cosa, scusa?" la guardo prendere un vestito blu notte. 
"per il mio compleanno!" quasi urla. 
oh cavolo, il suo compleanno! 
"certo! E tu invece?" afferro un vestito rosa. 
"mai stata più pronta di così" sorride. 
Il suo compleanno sarà tra due settimane, compirà diciotto anni. A settembre ci divideremo, lei andrà al college, io non so ancora cosa farò, dove andrò, se vorrò continuare la mia vita da umano o scendere negli inferi e prestare giuramento eterno ad Ade. 
"a cosa pensi?" mi domanda Wendy afferrando un altro vestito questa volta verde. 
"il verde fa schifo, non fa per te" le tolgo il vestito dalle mani e lo metto via. "questo sì" le passo il vestito rosa che avevo prima tra le mani. 
"perché no, ottimi gusti" ammicca lei.
Continuiamo a vagare alla ricerca del vestito perfetto per lei, fino ad imbatterci in un ragazzo alto, dai capelli castani e la stazza troppo grande, so già di chi si tratta. 
Accanto a lui c'è una ragazza, le gambe magre e lunghe, un vestito a fiori, i capelli biondi lunghi fin a metà schiena, sono lisci e spettacolari. 
"Chi sarà quella?" mi domanda Wendy. 
Ma io fiuto il suo odore di Dea, la pelle olivastra ed il fatto che sono perfetti insieme. 
"andiamo Afrodite, non possiamo stare qui tutto il pomeriggio" sbuffa quella voce roca. "Afrodite?" ripete sussurrando Wendy. 
"lascia stare" la tiro via. 
Stupido Dio. 
"la senti questa puzza?" parla lei ad Ares, lui annuisce appena. "demoni" sussurra lei. 
"demoni?" quasi urla Wendy "quella si droga" "
io cosa, scusa?" Afrodite si gira verso di noi. 
Gli occhi azzurri passano in rassegna su tutto il mio corpo, poi osserva i miei capelli, i miei occhi e alla fine si avvicina, ma Ares la blocca per un braccio. 
"lei non va toccata" le ringhia contro. 
"una demone" annusa l'aria quasi schifata, la osservo di nuovo ed ora capisco perché Paride la definì la più bella. 
Wendy mi osserva in cerca di spiegazioni, a veniamo interrotti da un commesso. "posso esservi utile?" osserva Afrodite, poi noi due. 
"no, grazie" sorrido. 
"a me sì, umano" Afrodite lo prende sotto braccio e lo trascina via. 
"cosa sta succedendo?" domanda Wendy con confusione. 
"ti spiego dopo" le sorrido appena. 
"come stai?" mi domanda Ares, ma lo ignoro e trascino via Wendy sperando che lui non ci segua. 

Nell'Olimpo nessuno sopporta Ares e la sua arroganza, chiunque tenta di allontanarlo e non è visto bene da nessuno, a parte una Dea: Afrodite. Afrodite è la Dea della bellezza, figlia di Zeus ed Era nacque dalle acque. Ares ed Afrodite hanno una storia d'amore alle spalle, lei fu l'unica ad accettare il Dio in tutta la sua arroganza. 
"ti sia chiaro" mi ferma da un polso "l'ho fatto per tenere la nostra immagine coperta, lei potrebbe ucciderti con il suolo sguardo, hai toccato la sua proprietà e poi sono il Dio della guerra, mi piace vedere il sangue" ammicca. 
"mi fai schifo" Lo squadro dal basso verso l'alto. 
"mettiti in fila, è abbastanza chilometrica" ammicca di nuovo, poi mi lascia andare. 
"Cosa voleva?" Mi chiede Wendy mentre la seguo in un altro negozio.
"Niente, ha detto che dobbiamo lasciar stare lui e Afrodite" Alzo le spalle. 
"Allora" Inizia lei "cosa intendeva quella bionda con il fatto che sei una demone?" 
"É un nuovo modo di dire" Quasi urlo "praticamente é come se tu dicessi" Ci penso "sei una demone perché mi hai rubato il ragazzo" annuisco, come per confermare la mia bugia e darle più sicurezza. Spero ci creda. 
"Quindi tu le hai rubato il ragazzo?" Guarda un abito rosso. 
"Questo é perfetto, perché non lo provi?" La spingo verso il camerino, cambiando il discorso.
"Aspetta" Si impunta lei "cosa é successo tra te e quel belloccio? Se non mi racconti qualcosa spezzi il nostro giuramento" 
"Nulla, Wendy, lei crede sia successo qualcosa, ma é solo gelosa" 
"Anch'io lo sarei di uno cosí" Entra nel camerino con sguardo sognante. 
"Oh andiamo, esistono anche ragazzi piú belli di lui, non é nulla di che" Alzo gli occhi al cielo. 
"Sí certo, se lo ripeti a te stessa all'infinito forse ci crederai" Ride lei da dietro la porta. 
"Oh, 'fanculo" Sussurro. 
"Come sto?" Esce dal camerino. 
"Da Dio" Sussurra qualcuno dietro di noi, Dante appoggia un braccio sulle mie spalle e sorride "stai benissimo" 
"Compralo, é quello giusto" Le mostro i pollici all'insù.  
Wendy ha le guance rosse come il fuoco, senza farmi vedere sposto il braccio dietro la schiena di Dante e schiocco le dita. 
Il ragazzo al mio fianco sussulta e va a finire addosso a Wendy, cadono entrambi al suolo, lui sopra di lei, con le guance rosse e questa volta non so se per imbarazzo o rabbia nei miei confronti. 

Quando avevamo sei anni facemmo un giuramento: 

Io, Lilith Bane, migliore amica di Wendy McDane, giuro solennemente di raccontare tutto alla mia migliore amica, anche se questo la farà stare male, non posso dire bugie, o affermare il contrario. Dovrai essere felice dei traguardi del tuo migliore amico e aiutarlo, sempre.
Io Lilith Bane vorrò sempre bene a Wendy McDane, qualsiasi cosa accada, perché la nostra amicizia è più forte di uno stupido litigio. 

Tutte e due giurammo. 




ARES - quando un Dio cade dall'OlimpoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora