don't have anything to say?

2.2K 90 0
                                    

✽✽✽

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

✽✽✽

Era fin troppo presto. Tutto ciò a cui Andi riusciva a pensare era ritornare a dormire, ma non
poteva a causa della scuola e dall’incessante Tony Stark. L’aveva tenuta sveglia tutta la notte mandandole dei messaggi riguardo alle avventure di Peter del giorno prima, avventure che non aveva tenuto sott’occhio a causa del suo irrefrenabile desiderio di costruire la Death Star con uno dei suoi amici, che adesso avrebbero dovuto ricostruire.

Tony era rimasto deluso da Andy, comunque. Era deluso perché non era presente quando Peter aveva deciso di far saltare in aria una banca e Delmar’s Sub. Le notizie l’aveva rattristata, non perché le importasse cosa Tony pensava di lei alle tre del mattino, ma perché ci teneva un sacco a Delmar’s. I suoi panini erano tutto, e se avesse potutto, avrebbe utilizzato tutti i suoi soldi per comprare un numero illimitato di panini. Non era nemmeno più un’opzione, visto che Delmar non c’era più. Poteva solo incolpare i ladri che Peter aveva cercato di fermare. Era l’unica ragione per la quale aveva desiderato essere presente.

Andi si stiracchiò e si strofinò gli occhi, ignorando nuovamente la vibrazione nella sua tasca. Ned e Peter stavano parlando tra di loro. Beh, Ned stava chiedendo domande a cui Peter rispondeva riluttante. Ad Andi non poteva importare meno la conversazione, comunque. L’unica cosa che le importava era concludere la giornata scolastica, tenere d’occhio Peter e ritornare a dormire.

“Il ragno è morto, Ned.”

Andi percepì l’umore di Ned cambiare, e ridacchiò a bassa voce. Si fermò quando si rese conto del disastro di fronte a lei. Ufficiali di polizia, pensò Andi, correvano verso l’area di fronte a Delmar, mentre i civili guardavano curiosi. Il palazzo era stato distrutto, lasciando detriti sulla strada. Andi pensò che era peggio di quanto avesse immaginato. I soldi erano sparsi in giro per la strada, e avevano un aspetto altrettanto terribile, e adesso capiva come mai Tony le
stava rompendo i coglioni.

Quando si parla del diavolo spuntano le corna, e il telefono di Andi squillò dentro la sua tasca.
Borbottò e lo tirò fuori, premendo l’apparecchio sul suo orecchio senza nemmeno preoccuparsi di chi la stesse chiamando. Non che ne avesse bisogno, comunque. La stessa
persona aveva cercato di parlarle dalle tre del mattino, e dubitava che smettesse di chiamarla presto.

“Pronto?” disse Andi rispondendo al telefono e allontanandosi dai suoi amici. Non poteva rischiare che Peter riconoscesse la voce di Tony.

“Era solo questione di tempo prima che mi rispondessi,” la rimproverò Tony. “È dalle tre del mattino che ti chiamo.”

Andi alzò gli occhi al cielo e si appoggiò al muro di un palazzo a caso, i suoi occhi su Peter e Ned. “Credimi, lo so. Sei il motivo della mia stanchezza.”

“E qui dovrei indovinare che il motivo della tua stanchezza sia per il combattimento dove hai aiutato Peter per evitare che facesse saltare in aria un intero isolato, ma ovviamente non è successo, dico bene?” rispose Tony.

Recluse → Peter Parker [Italian traslation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora