Mondo infernale

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Mi sveglio urlando: la pelle si riempie di bolle e piaghe sanguinolente, i muscoli si staccano dalle ossa, la puzza dolciastra della carne umana che brucia e le urla di dolore mi annebbiano il cervello.

Come una novella Alice sto scendendo verso l'interno della terra.
Sono un membro della spedizione che esplorerà il presunto portale che collega il nostro piano con l'inferno.

Dalle ricerche che abbiamo effettuato si trova all'interno della fortezza di Houska, vicino Praga.

Dopo aver aperto la botola al di sotto del fonte battesimale in pietra, le nostre torce hanno illuminato una voragine e delle scale scolpite nella roccia che si addentrano in basso, verso il centro della terra.

Man mano che scendiamo inizia a mancare luce, la pareti si restringono, l'aria inizia a puzzare e scaldarsi, il respiro mancare.

Dopo due ore di cammino scorgiamo una luce alla fine del tunnel, ma oltre alla luce, man mano che ci avviciniamo, aumenta anche il calore.

Eccolo, il cancello, il varco che tutti cercano, diventeremo famosi!

Il portale ha la forma di un grande rettangolo in pietra e al centro sembra non ci sia nulla, sappiamo solo che irradia calore.

Buttiamo al suo interno un sasso, ma questi non lo attraversa e non cade dall'altro lato, no, scompare alla nostra vista, come se si fosse volatilizzato.

Decidiamo di rischiare e Gordon, il capo spedizione tocca l'aria all'interno del portale, ma qualcosa afferra la sua mano. Urla mentre viene trascinato all'interno, cerco di bloccarlo afferrandolo per la giacca, ma anche io vengo strattonata con lui al di là del varco. Perdo la presa e cado a terra mentre vedo Gordon urlante che viene trascinato via da un'enorme creatura mostruosa, sembra essere un incrocio tra un'animale, forse un lupo, e un umanoide.

Cerco di seguirli senza farmi notare, il luogo è infernale, il cielo è rosso e l'aria rarefatta e fluttuante; l'odore di zolfo permea l'aria; il terreno che calpesto arido, roccioso e caldo, sembra di camminare intorno la bocca di un vulcano in attività.

Giungiamo a quello che sembra un villaggio. Un altopiano con grotte scavate all'interno, e da lì escono altri esseri mostruosi.

Gordon viene portato davanti uno di loro, è un essere gigantesco, assiso su un trono fatto di ossa, non solo umane. Questi apre la bocca e con la lingua risucchia gli occhi del mio superiore che urla e si dibatte dal dolore.

Anche io urlo per il terrore, i mostri mi notano e mi inseguono mentre fuggo terrorizzata.

Non so come, sono quasi arrivata al portale quando inciampo e cado in una specie di fornace a cielo aperto.

Le ustioni mi fanno urlare e piangere per il dolore, cosa strana però i vestiti e la pelle restano intatti, ma il bruciore è intenso.
Riesco comunque con uno sforzo a lanciarmi attraverso il cancello prima che mi prendano.

Ed ora eccomi, sono qui, ma non sono qui, ogni volta che chiudo gli occhi i mostri riescono a ghermirmi e la mia agonia si ripete all'infinito.

Il fascino oscuro della notteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora