Jazz

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T/N POV
Ryuzaki:"Dov'era quando??"
T/N:"DOV'ERA QUANDO HANNO UCCISO MIO FRATELLO?!?"
Mi alzai e andai via, senza guardarli. Camminai velocemente ma andai a sbattere contro qualcosa.
Watari:"T/N stai bene?"
Lo scansai e andai via, lontano. Le mie gambe si muovevano da sole, ero per strada, correvo, correvo, non mi importava nulla. Avrei voluto tirare dei pugni, avrei voluto gridare, ma le voce era strozzata e le lacrime erano troppe.
La gente mi guardava infastidita ma non mi importava, non ora.
Sapevo esattamente dove stavo andando, forse la mia mente era sconvolta ma io sapevo che dovevo andare lì, le mie gambe mi stavano conducendo nell'unico porto sicuro.
Arrivata davanti alla casa, aprii la porta e mi ci fiondai dentro.
Era tutto uguale e tutto diverso, l'allegria che c'era un tempo in quella casa era sparita. I dischi in vinile di vecchia musica jazz, il divano in vecchio stile marrone scuro, la cucina di legno, persino le parete di arancione e i quadri africani. Tutto uguale da tanti, troppi anni, eppure lui non era più qui.
Non avevo mai avuto il coraggio di cambiare qualcosa o di togliere le sue cose. Andai in camera sua e presi una sua felpa, profumava ancora di lui, mi spogliai per poi infilarmi la sua maglia che era troppo grande per me.
Dopo aver preso un vinile e averlo messo nel gira dischi era partita la canzone preferita di mio fratello. Take Five.
Lasciai ondeggiare le spalle a ritmo della canzone, e per un'attimo la mia mente fu vuota, persa nelle note del gruppo The Dave Brubeck Quartet.
Mi alzi e iniziai a ballare in modo lento, mi lasciavo scivolare addosso le note e sentivo la pelle accarezzata da esse. Andai verso il frigo perché iniziavo a sentire un leggero languorino ma era vuoto. La casa era diventata mia dalla morte di mio fratello che sul testamento aveva lasciato tutti i suoi averi a me. La canzone era ormai finita e venne sostituita da so what di Miles Davis. Mi lasciai trasportare fino al balcone che si trovava in cucina e lo aprii, subito mi si fiondò davanti un gatto tutto nero che sembrava abbandonato, mi misi in ginocchio e allungai una mano verso di lui che si lasciò accarezzare senza troppi problemi. Cavolo era Louis, il gatto di mio fratello, mi diedi uno schiaffo mentale perché lo avevo lasciato dieci mesi abbandonato a se stesso. Lo presi in braccio portandolo in casa per poi posarlo sul divano, era dimagrito moltissimo tanto da permettermi di sentir gli le costole. Ritornai sul balcone e guardai i tetti che erano davanti a me. Dalla casa, si sentivano i ritornelli della vie en rose di Louis Armstrong. Alzai lo sguardo per poter vedere il cielo che dava quasi un senso di solitudine, espirai a pieni polmoni l'aria dell'estate. Una volta rientrata in casa, presi a parlare da sola.
T/N:"Bene T/N, datti una svegliata. Qui c'è un gatto cadaverico, devi andare a fare la spesa. Ecco bisogna prendere:
Cibo per gatti
Cibo per umani
Una pianta o due
E poi ho deciso questa lagna è durata troppo mi trasferisco qui, vero Louis?? SII MI PIACE, poi chiamo i miei genitori e gli dico che come genitori fanno pena. E poi..... ANDIAMO"
Uscii di casa chiudendola a chiave, mi portavo sempre dietro le chiavi dell'appartamento di mio fratello per averlo vicino a me. Andai nella direzione delle dodici rampe di scale che avrei sceso correndo come una forsennata. La felpa di mio fratello era morbida e i miei pantaloncini del pigiama sembravano inesistenti perché coperti dal tessuto della maglia. Si, una perfetta pazza che correva per le vie di Tokyo per arrivare a casa sua, prendere dei soldi e fare rifornimento. Arrivata a casa mi fiondai dentro e dopo aver preso una generosa somma di denaro uscii. Feci appena in tempo a chiudere la porta che mi ritrovai faccia a faccia con quelli del quartier generale.

Heyy:3
Avevamo un fratello R.i.p
No, va bhe, domani penso che pubblicherò un nuovo capitolo o magari oggi ma non so, detto questo tanti manga e yaoi a tutti 🍎❤️

Kira x ReaderWhere stories live. Discover now