17)-Pᴀᴜʀᴀ-

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I litigi di coppia sono qualcosa di fondamentale in una relazione, ma se si va oltre no...

Out Stray Kids.

⚠️ATTENZIONE⚠️

Nella maggior parte del capitolo Jeongin non è in sé.

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«Stavi guardando il "bellissimo" fisico di Changbin!» ti urlò contro.

«Amore lo vuoi capire o no che io vedo solo te?! Ci stiamo per sposare Jeongin! Per sposare!» ribbattesti.

Lui si avvicinò a te «Si hai ragione, ma quante volte ti ho detto di non guardarli?!».

«Jeongin se dici così sembra una relazione tossica la nostra, e lo sappiamo entrambi che non lo è! Ho fatto solo un complimento! Che c'è ora sono vietati anche quelli?!».

«No, ma di certo potevi evitare di sbavargli dietro per tutto l'allenamento!» si allontanò un pò da te.

Ti dirigesti verso la cucina per mettere i piatti apposto «Sbavargli dietro eh?» poi ti girasti verso di lui «E che dovrei dire io che ad ogni concerto stai in mezzo a più di tremila femmine?!».

Lui rise «Loro non contano niente per me, ci sei solo tu».

«Ah perché quindi per me non è lo stesso eh?! Tu credi che io non ti ami?!» posasti i piatti e ti girasti verso di lui «Mi stai esplicitamente dicendo questo Yang Jeongin?! Stai dicendo che non ti amo più?!» gli uralsti contro avvicinandoti.

«No, ti sto solo dicendo di evitare di fare la gatta morta con gli altri!» urlò.

La gatta morta.

Le lacrime minacciavano i tuoi occhi «Gatta morta?» sussurrasti «Quindi ogni volta che tu sorridi alle truccatrici che stanno lì a... A toccarti il viso, per non parlare delle Stilyst che ti toccano ovunque... Non dovresti essere un morto di figa?» chiedesti alzando pian piano il tono di voce.

Iniziò a camminare verso di te con un espressione incredibile, era davvero incazzati ed infastidito. Indietreggiasti per la paura e sbattesti contro il muro, lui si avvicinò così tanto a te da stare ad un soffio dal tuo naso.

Sbuffò infastidito «È il mio cazzo di lavoro [Y/N]... Non puoi essere gelosa delle truccatrici» disse con tono duro.

Tu lo guardasti negli occhi «Allora tu non puoi essere geloso dei membri del tuo stesso gruppo con cui lavori da anni» rispondesti a tono.

«No cazzo!» ti urlò in faccia sbattendo la mano sul muro, ad un centimetro dal tuo volto «Tu non... Non puoi» sussurrò a denti stretti guardandoti negli occhi.

Sobbalzasti, poi ti avvicinasti alle sue labbra e le annusasti, era un comportamento troppo strano «Ma... hai bevuto?» chiedesti piano dopo aver sentito l'odore di vino.

Lui rise e buttò la testa all'indietro  «Ah...» rialzò la testa e ti guardò dritta negli occhi inclinando la testa «... Ma perché non ti fai i cazzi tuoi?» chiese marcando ogni singola parola.

Sbattesti vare volte le palpebre per lo stupore «A-amore perché n-non andiamo a-a letto?» chiedesti nervosa.

Assottigliò gli occhi «Perché? Hai paura?» rise, poi diventò serio «Hai fottutamente paura di me [Y/N]?!» quando non rispondesti e vide una lacrima solcarti il viso fece un passo indietro «Ha-hai paura di me [Y/N]?» sussurrò.

Tu ti asciugasti le lacrime «Se mi urli contro e ti comporti come un pazzo come posso non averne?!» urlasti. Appena fece un passo avanti, corresti in camera e ti chiudesti a chiave. Non lo volevi vedere fino al giorno dopo.

𝐎𝐧𝐞𝐒𝐡𝐨𝐭 ¦-¦-¦ 𝑌𝑎𝑛𝑔 𝐽𝑒𝑜𝑛𝑔𝑖𝑛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora