Capitolo 4

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"Buongiorno tesoro!" Esclamò Lucius, entrando nella stanza delle gemelle.
"Buongiorno papà." Disse Catherine, ancora mezza addormentata. Non ci aveva nemmeno pensato, 'papà' le era uscito di bocca spontaneamente.
Lucius le sorrise.
"Come stai?" Le chiese.
"Bene." La ragazza si alzò e si voltò verso la sorella.
"Quando si riprenderà?" Chiese.
"Presto. Oggi viene il guaritore a vederla."

La visita andò bene. William le diede qualche medicina magica e la ragazza si sentì meglio. Si svegliò e non aveva più quel mal di testa. Quando si guardò intorno gridò di nuovo.
"Eli. Va tutto bene." Disse Catherine.
"Cathy, ce ne dobbiamo andare." I suoi occhi erano colmi di terrore. "Cathy..."
Arrivò Narcissa. Il guaritore se ne andò.
"Elisabeth, va tutto bene. Sei al sicuro. Mi dispiace che tu abbia subito tutto ciò, ti prometto che da ora in poi ti proteggerò, bambina mia. Non dovrai temere più nulla." Narcissa provò ad avvicinarsi. Elisabeth urlò e si alzò dal letto e scese dall'altra parte, passando sopra a Catherine.
"Cathy, andiamo." Disse.
"Eli, va tutto bene. Sono i nostri genitori. Tranquilla Eli."
"No! Stai mentendo." Disse Elisabeth.
"Elisabeth, ascoltaci..."
"Statemi lontani!" Esclamò, mettendo le mani avanti.
"Fermati Eli!" Cathy si era alzata e stava davanti alla sorella, la quale abbassò le mani. Prese il suo viso tra le mani e la guardò dritta negli occhi. "Eli, se non ti fidi di loro, fidati almeno di me. Credi che lascerò a qualcuno farti del male!?"
"No." Disse Elisabeth.
"Eli... Non sapevano davvero chi eravamo, è stata una maledizione. Pensavano ci stessi prendendo gioco dei loro sentimenti. Gli era stato fatto credere che eravamo morte nell'incendio appiccato da un pazzo." Le disse.
"Voglio tornare al mio meraviglioso paese, ti prego, andiamo a Positano. Inoltre le lezione a Boscobolla avranno ripreso. Non ti manca la scuola?"
"Ci torneremo Eli, ma ora pensiamo a trascorrere del tempo con i nostri genitori." Le disse.
"Io non ci voglio stare. Voglio tornare a Boscobolla. Ora. Cathy, sono dei criminali. Pensa se non fossimo state loro figlie, ti pare normale vivere sotto lo stesso tetto di coloro che imprigionano e torturano due quattordicenni!? Cathy, se resto qui, impazzisco. Ti prego, andiamo via. Torniamo a casa." I Malfoy furono feriti a morte dalle parole della ragazza.
"Elisabeth..."
"Mi devi stare lontano." Gli disse.
"Voglio tornare in Italia. Cathy, perché non mi capisci!? Se resto qui, morirò ogni giorno. Non ce la posso fare, Catherine, ti prego, andiamo via." la ragazza aveva le lacrime agli occhi.

Le riportano subito a Boscobolla.
"Fantastica questa scuola di magia! Sono molto efficienti." Disse Narcissa.
"Sisi, bella. Ma mai quanto Hogwarts, dove andrete l'anno prossimo." Disse Lucius. I Malfoy avevano deciso di riportarle a scuola sia perché Elisabeth non li voleva vedere sia per tenerle al sicuro e non far sapere loro chi frequentava il Manor.
Catherine abbracciò entrambi. "Mi mancherete!" Disse.
Elisabeth la guardò male. "A me no. Ve lo dico chiaramente, vi odio."
"Elii!"
"Che c'è? E se l'anno prossimo vuoi andare a Hogwarts, vacci pure da sola. Io non abbandonerò l'unico posto in cui mi sono veramente sentita a casa per andare là."
"Elisabeth, potrai frequentare la scuola che preferisci." Le disse Lucius.
"Ti vogliamo bene, Elisabeth."
"Signora Malfoy, le mie cicatrici raccontano un'altra storia. Nessuno mi ha mai voluto veramente bene al di fuori di Boscobolla e di Catherine. Non dimenticherò il male che avete fatto a Cathy ed a me." Rispose malinconia. "Ho ancora gli incubi, sento Cathy gridare e muoio dentro. Ogni volta."
Fu una situazione triste per tutti.
"Elisabeth, mi dispiace davvero tanto. Se ci dessi la possibilità di aiutarti..."
"Non ho bisogno di voi, siete la causa del mio male." La ragazza entrò nel castello.
"Vi perdonerà, ha bisogno di tempo." Disse Cathy. Li salutò nuovamente e seguì la sorella.

Le Gemelle MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora