killer；𝐤𝐨𝐨𝐤𝐭𝐚𝐞

01. ossessione

Taehyung era sempre stato un ragazzo facile da ammaliare e, di conseguenza, conquistare;
ma da qualche mese a questa parte si era preso una cotta, e non leggera, per un suo compagno di corso.
Il giovane in questione era uno dei più intriganti e celebri individui dell'istituto: Jeon Jungkook che, a detta di molti suoi conoscenti, non aveva altro che pregi; era il sogno di tutte le studentesse ed un esempio di universitario modello.

Per questo e, in aggiunta, gusti personali, il moro lo trovava il ragazzo perfetto per lui; peccato però che Jungkook non lo notasse neanche per sbaglio.
Esatto, Taehyung era solito a guardarlo da lontano, lodarlo senza farsi sentire, ammirarlo di nascosto; a volte aveva il timore di essere un fantasma, poi preferì definirsi una sorta di stalker.

Man mano che i giorni passavano il maggiore si sentiva sempre più attratto dal corvino, tanto da diventare una vera e propria ossessione che lo tormentava ogni secondo della sua esistenza.
Arrivò addirittura a prendere dei suoi capelli che erano rimasti sul banco, la merenda che non aveva finito di mangiare, la penna magiucchita e scarica che aveva successivamente buttato; Taehyung sapeva non fosse sano comportarsi a questo modo, ma non avrebbe potuto fare altrimenti, semplicemente non ci riusciva.

«Vuoi che ti aiuti a portare i dizionari in aula? sembrano pesanti per una persona sola» quella, già di per sé, orribile giornata di pioggia divenne un vero incubo quando alle orecchie del castano arrivo quella voce assordante e stridula; personalmente non conosceva la ragazza, ma il solo fatto che si stesse avvicinando al suo Jungkook con la stupida scusa di dei vocabolari lo mandò fuori di testa.
Sbuffò infastidito e cercò di non farci caso, dirigendosi al suo primo corso con passo frettoloso; voleva fuggire da quella scena alquanto snervante.
«Certo che puoi aiutarmi, ecco a te! Te ne dò solo quattro così non ti affatichi trop-» e la melodica voce del corvino si disperse tra le chiacchiere dei ragazzi nel corridoio man mano che Taehyung si allontanava dai due.

«Odioso, estremamente odioso» gracchiò, con tono basso così che nessuno lo sentisse, per poi buttare la cartella nell'angolo del buco in cui si trovava;
esatto, il moro reputava noiosi la maggior parte dei corsi a cui si era iscritto obbligatoriamente, quindi passava molto tempo in bagno, anche se esso era una stanzetta di un metro quadrato con un piccolo water.
Si sedè su di esso, poggiando i gomiti sulle ginocchia ed il viso tra le mani, ripensando poi a come quella bagascia stesse apertamente flirtando con il corvino; per lui era inaccettabile.

Un'altro sbuffo rimbombò in quella sorta di cubicolo quando al ragazzo al suo interno cadde la sigaretta nel water «che vita di merda» sbiascicò frustrato, accovacciandosi di fianco al suo zaino.
«Jungkook prima o poi mi noterai» si disse, mordicchiando le unghie nervosamente «oppure mi farò notare io» finì la frase con la voce che gli morì nella gola secca.
Tossì un paio di volte e si affacciò sul wc sputandoci dentro del catarro;
«questo è l'amore schifoso che c'è dentro di me» bisbigliò, prima di appoggiare il viso segnato dallo stress sulla sua cartella malandata.

La campanella che suonava all'intervallo lo svegliò bruscamente e Taehyung si portò una mano al cuore, spaventato a morte.
«Mi sono di nuovo addormentato in bagno?» chiese a se stesso, immergendo dopodiché le falangi fra i suoi capelli disordinati così da dargli una sistemata.
Una volta finito, si alzò debolmente e prese il suo zaino mezzo vuoto da una spallina; avvicinò la mano affusolata e ossuta alla serratura della porta mezza sgangherata sentendo poi bussare su di essa.
Si terrorizzò di nuovo e si diede uno schiaffo mentale per essere così fifone; però non voleva incontrare gente, avrebbe aspettato che chiunque fosse fuori dal bagno se ne fosse andato.
«Occupato» affermò quindi, avendo un colpo al cuore nonappena la voce dall'altra parte gli rispose.

«Beh, è urgente: aspetterò che tu finisca» disse il corvino, mentre il moro si portò una mano a coprire la bocca per non cacciare un urlo.
Jungkook gli aveva parlato per la prima volta? era un sogno? certo, non sapeva neanche che dietro la porta ci fosse Taehyung, ma quest'ultimo era estasiato alla sola idea che il corvino gli avesse rivolto la parola, anche se per un motivo futile.
«D-d'accordo» sbiascicò, una volta sbloccato da quello stato di trance.
Aspettò qualche secondo per poi aprire la barriera che lo divideva dalla sua ossessione su due gambe;
«Grazie» disse questo, facendosi largo e chiudendo la porta in faccia al moro che ancora non credeva ai suoi occhi.
Non era offeso o incredulo dal comportamento menefreghista del ragazzo nei suoi confronti, ma semplicemente incantato dalla figura aurea che gli aveva appena sbattuto la porta in faccia.

Quando il corvino finì di fare quello che doveva uscì dalla stanzetta ritrovando ancora Taehyung, che però era intento a lavarsi le mani, la quale ovviamente era una scusa per ammirare di nuovo Jungkook.
Quest'ultimo, accertatosi che l'altro non si fosse accorto della sua presenza, si mise a guardarlo;
che ragazzo femminile pensò, concentrandosi sui suoi fianchi definiti ed i glutei sodi.
Dopo qualche secondo però, cercò di scacciare quei pensieri non proprio etero e se ne andò velocemente dal bagno muffoso.

«Uf» sbuffò il moro, convinto che Jungkook avrebbe lavato le mani insieme a lui «che zozzone, neanche si lava» disse realizzando poco dopo che con quelle mani, dopo aver preso la sua intimità, si metteva a toccare qualunque cosa.
I suoi occhi nocciola si spalancarono e tirò fuori dalla sua cartella la penna del corvino come se fosse un gioiello prezioso;
«quindi vuol dire che si sarà toccato il cazzo una miriade di volte per poi prendere questa penna in mano» affermò a se stesso, stringendola poi fra le sue dita.
«Sono pazzo» si disse poi, scuotendo la testa ed aggrottando le sopracciglia.

***

yes, primo capitolo!
premetto che da questa prima parte la storia sembra noiosa ma semplicemente non ha ancora una svolta decisiva, vi rincuoro dicendo che presto succederà qualcosa che romperà l'equilibrio;; (chi ha letto killing stalking non spoileri niente! perché, anche se grossolanamente, la trama è quella)
꒰꒪꒫꒪'꒱

hope i'll like that ‧₊˚