Married | Yoonkook

Chapter Ten

Yoongi

Incrocio le braccia quando Jungkook cammina vicino a me. Il sole splende su di noi mentre camminiamo verso la mia solita sartoria. Stiamo andando lì per comprargli qualche vestito nuovo perché continua a mettere completi non abbastanza eleganti per dei meeting.

Un sorriso si fa spazio sulla faccia di Jungkook non appena entriamo nel grande negozio "Wow" dice stupito.

Si guarda intorno.

"Buongiorno" un uomo sorridente si incammina verso noi. Scannerizza Jungkook con gli occhi e si morde un labbro. "Posso aiutarvi?" Chiede sempre a Jeon.

Aggrotto le sopracciglia e tossisco.

"Sì" mi appoggio contro la parete "il mio fidanzato avrebbe bisogno di un completo adatto a lui".

La faccia dell'uomo di spegne e lascia un "oh" prima di andare dietro una scrivania per prendere i suoi strumenti da sartoria. "Si metta in piedi là" dice.

Jungkook sorride e va' dove l'uomo gli ha indicato, completamente ignaro dal fatto che il dipendente lo stesse analizzando anche da dietro.

Che ragazzo sciocco.

L'uomo lascia scivolare a proposito una mano sulla vita di Jungkook, facendo spalancare gli occhi a quest'ultimo.

"Hai un corpo veramente minuto" l'uomo sorride. Jungkook non alza lo sguardo verso di me.

"Uh- grazie" sorride debolmente.

Stringo i pugni quando una persona della mia azienda si incammina verso di me. "Dovrebbe fargli il culo", Namjoon incrocia le braccia mentre mi sussurra nell'orecchio. Io lo sposto leggermente da me.

"Pensavo fossi un ragazzo gentile?" Domando.

Namjoon fa spallucce, "Quell'uomo sta ovviamente flirtando con il suo ragazzo, Mr. Min" dice.

Mi mordo il labbro mentre riguardo l'uomo e Jeon. Stava ancora tenendo la vita di Jungkook, facendo giocare ovviamente nervosamente Jeon con la sua maglia.

"Togli le mani da lui" prendo il polso dell'uomo. Lui e Jeon mi guardano con confusione. "Voglio che sia Alex a misurare il mio ragazzo. Almeno so che non lo toccherà fottutamente così" gli ringhio contro.

L'uomo annuisce e posa gli strumenti sulla scrivania prima di andare nel retro del negozio per cercare Alex, il mio sarto personale.

"Hey Jungkookie" gli sorride Namjoon.

La faccia di Jungkook si illumina un po' non appena lo vede.

"Hey Joon, Hoseok alla fine ti ha dato quello che volevi?" Ammicca Jeon. Io agrotto le sopracciglia e inclino la testa mentre Namjoon rimane lì con uno sguardo severo.

"Prima di tutto quand'è che voi due siete diventati amici?" Chiedo "E secondo, togli quello sguardo dalla tua faccia. Sembri strambo".

Il ghigno di Jungkook diventa un broncio.

"Joonie e io ci siamo incontrati nel tuo ufficio" spiega Jeon "E volevo sapere se l'appuntamento di Hoseok e Joon fosse andato ben-"

"Kook!" Lo ferma Namjoon.

"Cosa?!" Chiede Jungkook infastidito "È carina come cosa".

Ruoto gli occhi ad entrambi. Alex finalmente arriva e si scusa per le azioni dell'altro uomo su Jungkook.

Finalmente. Ora possiamo dargli un vero completo.

——

"Y- Mr. Min!" Taehyung arriva correndo nel mio ufficio senza bussare. Jimin semplicemente fa spallucce e lo lascia entrare. "Guardi!"

Aggrotto le sopracciglia mentre lo guardo.

"Cosa?" Chiedo mentre mi porge dei fogli.

"A-abbiamo ottenuto molta più gente che vuole collaborare con uh- come si chiama?"

"Intendi il nome del gruppo per cui letteralmente lavori?" Gli chiedo scettico, "Come hai fatto a dimenticare il nome di un gruppo K-Pop, Taehyung?" Chiedo.

"Questo non c'entra!" Esclama Taehyung "Sa cosa vuol dire questo?" Chiede.

Gli sorrido mentre mi appoggio sul schienale della sedia "Ovvio che lo so" gli dico. Lui si esalta ancora di più, Jimin che cerca di calmarlo.

"Non so cosa sia successo," dice Taehyung "abbiamo ottenuto un'immagine miglio della nostr- voglio dire sua azienda" sorride.

So esattamente cosa è successo.

Sorrido a Taehyung.

"Non ho idea di come sia successo" gli mento. Jimin ruota gli occhi "Ma è una buona cosa"

——

Jungkook mormora mentre camminiamo verso casa. Sto finalmente iniziando ad accettare che io e Jungkook ormai viviamo insieme. È casa nostra.

Non importa quante volte io gli abbia detto di non fare qualcosa, lui la fa comunque. Aiuta a pulire, cucinare e balla in giro stupidamente.

Ho iniziato a ruotare gli occhi e lasciargli fare quello che vuole.

Inclino la testa non appena vedo un videocamera seguirci. Un sorriso si fa spazio sulla mia faccia e scivolo la mano sul polso di Jeon.

Lo faccio girare e lo metto con la schiena sul muro di un palazzo. "Yoongi cosa stai- ah-" inizio a depositargli tanti bacetti sul collo "C-cosa diavolo stai facendo?" Mi chiede piano.

Sorrido contro la sua pelle e gli prendo il collo avvicinandolo ancora di più a me. "Paparazzi" sussurro nel suo orecchio. Lui rabbrividisce e si guarda intorno, rendendosi completamente notabile.

Gli prendo la mascella e incateno il suo sguardo con il mio.

"Smettila di farti notare" dico severo.

La sua mano si aggrappa a una mia spalla quando ritorno a mordergli il collo. "È- È per i paparazzi, non per un porno" dice mentre respira profondamente. La sua pelle è morbida quando ci premo la lingua sopra, e posso respirare il suo profumo molto più forte rispetto a come faccio normalmente.

"Rilassati, Jeon" gli dico "Lo farai sembrare come se ti stessi obbligando" gli dico per poi ricominciare a baciargli il collo.

"Non mi stai obbligando?" Chiede mentre inclina la testa indietro, esponendo di più il suo collo.

Sorrido contro la sua pelle "Non penso".

Posso sentirlo respirare e inspirare profondamente e non posso non farmi prendere dal momento. Quando guardo oltre la sua spalla, il paparazzo stava guardando fisso nella sua videocamera, aggiustando di continuo lo zoom.

"Yoongi-"

Prendo il polso di Jungkook e lo trascino per un vicolo, liberandoci dai paparazzi.

Jungkook sospira di sollievo non appena ci allontaniamo un po' dalla donna. "Non sapevo stessimo registrando un sex-tape, Yoongi" mormora Jungkook infastidito.

Faccio spallucce "Voglio dire, se tu vuoi-"

"Taci" toglie lo sguardo da me e inizia a camminar di nuovo verso casa nostra.

Perché gli interessa tanto? Non è manco gay. Io sono pansessuale. Dovrei essere io quello colpito dai baci.

Non lui.

~