~prologo~

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Avevo sempre sentito molte storie sul fato, mia madre mi raccontava spesso di quell'entità sconosciuta e superiore all'uomo.
Avevo sempre creduto che fossero solo fantasie create dall'umanità, come l'esistenza degli angeli o altre cose così...
Ero sempre stato molto scettico al riguardo.

Il giorno del mio 15° compleanno, durante una visita medica, scoprii che io ero uno dei dieci Unmei del mio anno di nascita e da lì fui costretto a credere a tutto quello che prima consideravo storielle banali.

Il fato, ogni anno, sceglie 10 bambini ai quali dare la possibilità di realizzare il loro più grande desiderio facendo rivivere loro il giorno in cui viene espresso per un massimo di quattro volte, quattro volte durante le quali i giovani devono prendere le decisioni giuste per riuscire a farlo avverare...
O almeno questo era quello che mi avevano sempre raccontato...
E i dieci bambini che ricevevano questo dono venivano chiamati Unmei.

Un giorno incontrai anche un vero angelo, Hinata Shoyo, un mio compagno di squadra alto poco più di un metro e 64, con una chioma spettinata dello stesso colore dei mandarini, gli occhi color ambra e un visino assolutamente adorabile.

Lui mi considerava un rivale mentre io non riuscivo a non vederlo come la cosa più bella e preziosa su tutto il pianeta.

Era passato più di un anno da quando avevo scoperto il mio raro dono ma non avevo ancora espresso il mio desiderio.
Era un qualcosa di troppo importante per me e l'idea di farlo mi spaventava alquanto.
Mi ritenevo immaturo e volevo usarlo per qualcosa di davvero importante.

Per quanto riguardava l'angelo...
Passarono alcuni mesi da quando conobbi Hinata e prima che me ne potessi accorgere mi innamorai di lui.

Non so ancora come o quando successe, l'unica cosa che so è che un giorno mi ritrovai ad ammirarlo pensando per la prima volta: "cavolo, quanto è bello"
Da lì la mia testa si autoconvinse di quella affermazione e molti pensieri molto poco casti iniziarono a frullarmi per la mente riguardo a quel piccolo centrale.

Fu la mia prima cotta, non sapevo come gestire la cosa e mi sentivo troppo imbarazzato all'idea di dichiararmi, ma la voglia di averlo tutto per me non era così facile da sopprimere.

Lo amavo, è vero, ma il mio inutile imbarazzo mi impediva di dire quelle due stupide paroline magiche: ti amo.

Ogni tanto provavo a fare finte dichiarazioni davanti allo specchio e, oltre a sentirmi ridicolo, il mio volto si tingeva sempre di un color porpora acceso e la cosa non aiutava per niente.

Nella mia adolescenza mi stavo portando dietro due grandi segreti: il mio raro dono e la mia stramba cotta per Hinata, e mi ero ripromesso che sarebbero rimasti tali per sempre.

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Spazio autrice

Ciau ragazzi.

Spero che il prologo vi sia piaciuto e lo so che è molto corto però non preoccupatevi, i prossimi capitoli saranno molto più lunghi.

Questa kagehina ha una trama alquanto particolare e sinceramente non mi ricordo come mi sia venuta in mente.

Coooomunque!

Sarà moooolto più corta rispetto a your HEARTbeat.
Che sta venendo una ff con più di 60 capitoli ma vabbè...ci vuole poco per farla più corta

Questa storia conterrà stupro! (Ma non molto spinto)

Io l'ho detto e vi ho avvertiti!
Quindi se vi da fastidio leggere cose del genere siete pregati di andarvene...anche se penso che la maggior parte di voi non aspettasse altro.
Brutti sporcaccioni vi ho beccati!

Ho detto tutto quello che dovevo comunicarvi quindi vi saluto e ci vediamo nel prossimo capitolo ♡

-',𝒍𝒐𝒗𝒆𝒍𝒚 𝒇𝒂𝒕𝒆 - 𝑘𝑎𝑔𝑒ℎ𝑖𝑛𝑎,'-Where stories live. Discover now