Capitolo quattrodici

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Forte e chiaro
Capitolo quattordici

Non volevo del male, io cercavo solo bene
Il rumore del mare quando fumavamo insieme.
E prima di volare devi imparare a cadere.

(13) chiamate perse da Luca.

"Continui ad ignorarmi? Rispondimi. Devo sapere dove sei"

"Charlie, davvero. Rispondi"

(1) chiamata persa da Luca.

"Scusa"

(3) chiamate perse da Luca.

"Sono innamorato di te".

Si sveglia di colpo, come se qualcuno avesse fatto rumore. Si gira nel letto e poi di nuovo, dall'altra parte, ma non riesce più a riprendere sonno. Sospira e con la testa appoggiata sul cuscino, guarda il soffitto senza vederlo veramente. La sua mente vaga nella sequenza di episodi successi qualche ora precedente, brividi e sensazioni diverse la attraversano. Il suo cellulare si illumina di nuovo. Lei chiude gli occhi, li riapre e sospira. Si allunga a cercare l'apparecchio per spegnerlo tuttavia, colpita e sorpresa, si immobilizza nel leggere il contenuto delle diverse notifiche. Tutte di Luca. Tranne una. Patrick D'amore vorrebbe inviarti un messaggio.
"Sei arrivata sana e salva?"

Il parco è pieno di persone intente a fare jogging quando Christian ci mette piede, la mattina successiva. Trova Luca pochi istanti dopo, di fianco al cancello d'ingresso, appoggiato ad un muretto, la testa bassa come lo sguardo, le mani impegnate a smanettare il cellulare. Non appena lo sente arrivare, lui balza giù da quell'accumulo di cemento e lo saluta. E in quel preciso momento Christian capisce ci sia qualcosa che non va, a confermarlo sono gli occhi infossati di Luca, di chi non ha dormito nemmeno un secondo, con cerchi violacei a contornarli e a definirli. "Stai bene?" è la prima cosa che gli domanda Christian, senza nemmeno pensarci.
"Non ho dormito"
Christian annuisce perché questo è ovvio. Luca si mette a camminare. Con le mani comincia a torturarsi il viso sbarbato, passandosi la mano destra sul mento, senza un vero e proprio senso. Christian si allarma.
"Ascolta" comincia Luca, nervoso. Con lo sguardo cerca intorno a sé qualcosa come le parole giuste ma prima ancora che Luca possa iniziare la frase, è Christian ad interromperlo.
"Te lo puoi scordare" risponde, secco.
Luca si ferma sul posto e lo incenerisce con lo sguardo. "Fai sul serio?" sbotta, "Ti pago!"
"No, Luca"
"Ti pago il doppio" ribadisce, con il volto scuro e gli occhi imploranti.
"Non ti darò della roba. Non voglio essere io la causa della tua dipendenza"
"Sei un ipocrita, cazzo"
Christian si rimette a camminare, Luca lo imita. Nessuno dice una parola fino a quando la suoneria di Luca interrompe il loro silenzio. Luca si avvicina l'iPhone all'orecchio: "Mirko, dimmi. Si, sto tornando a casa. Scusa, pensavo di avertelo detto ieri notte. Si, fra, sto arrivando". Quando riattacca, è Christian il primo a parlare. Si infila le mani nella tasca della tuta qualche taglia più grande e sospira. "Sai qual'è la differenza tra me e te, Lu?" mormora, come se stesse riflettendo a voce alta. "Tu hai qualcosa da perdere e io no"
Anche se Christian non lo specifica, Luca sa a cosa lui si stia riferendo. Si tratta di Mirko.
Infine, "Non ti lascerò rovinare tutto" conclude.




Spazio autrice
..... sono in ritardo! Lo so.
Ho abbandonato completamente questa storia per un certo periodo di tempo e non perché non volessi più continuarla ma perché davvero davvero davvero niente mi sembrava giusto. Scrivevo e ogni cosa che provavo a buttare fuori non mi piaceva.. come in questo caso, questo piccolo capitolo che non dovrebbe nemmeno chiamarsi capitolo. Ma è un inizio. E ho visto che siamo arrivate a 4mila e davvero mi è sembrato stupido lasciarvi così. Quindi vi chiedo scusa e vi chiedo pazienza.. spero che pubblicando anche queste brevi righe la fantasia torni dentro di me😍
Grazie a tutte!!!! Vi amo

Forte e chiaro Where stories live. Discover now