4° CAPITOLO (LARA )

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                        "La vita è questa: cadere,
                         farsi male e rialzarsi e
                         andare avanti, sempre "


La giornata proseguiva in maniera impeccabile, con la scusa di prendere un po 'di sole mi allontanai per un po' da tutti.
Il sole caldo riusciva a colorare i pigmenti ormai scoloriti della mia pelle, ormai non più quella di un tempo, perché una volta prendere il sole non era un problema, adesso dovevo sempre stare attenta a non scottarmi.

Con un valanga di pensieri forse anche stupidi mi avvicinai ai ragazzi, visto il continuo borbottare del mio stomaco.
Ross attento al mio cambio d'umore, una volta unita al gruppo disse

"Quale onore, finalmente hai deciso di
  onorarci della tua compagnia" "Quanto sei polemico, da quando in
quà prendere il sole è un problema?"
"Nessun problema a parte il tuo
essere così noiosa"
"Non fai che lamentarti, smettila e
andiamo a mangiare che muoio di
fame"

Con un fischio richiamò l'attenzione di tutti per poi informarli dell'eminente pranzo, entusiasti indossarono qualcosa e affamati seguimmo il capo gruppo.

Il posto era bellissimo, un piccolo lido sul mare, che tutti apprezzarono e ammirarono per la sue bellezza e semplicità allo stesso tempo.
Ognuno prese posto e poco dopo iniziarono ad ordinare, molti ci andarono giù pensati, altri un po' meno, io optai per una via di mezzo una bella frittura di pesce.
Finito di mangiare, i ragazzi erano in fila per pagare, io preferii affacciarmi da quel terrazzino e guardare il sole specchiarsi sul mare, quando la mano di Alessio sulla mia spalla mi fece saltare quasi in aria

"Scusa non volevo spaventarti"
"Non fa nulla ero attenta ad ammirare 
questo spettacolo "

Sapevo di aver mentito, ma purtroppo avevo sempre quella paura che qualcuno potesse avvicinarsi o ancor peggio di ritrovarmi Daniele e quel porco fra i piedi.
Dopo essermi fatta coccolare un po'
mi accorsi di Ross e Chris che continuavano a parlare, quei due stavano confabulando qualcosa ne ero sicura

Poco dopo il proprietario come suo solito alzò il volume della musica aprendo così le danze

"La, potresti spiegarmi?"
"Cosa c'è da spiegare è un ballo di
gruppo"
"Ma dai, non mi dire, a questo ci ero
arrivato pure io"

Indecisa su come comportarmi restai appoggiata a lui, anche perchè non avevo gran voglia di buttarmi nella mischia, ma quei due ebbero la brillante idea di trascinarmi in pista. Con le braccia incrociate al petto ci osservava,

"Christian, che diavolo vuoi fare? "
"Sentirti pronunciare il mio nome per
intero devo ammettere fa un certo
effetto, comunque voglio solo che
torni a vivere, è un maniaco del
controllo, controlla ogni cosa di se
basta! "
"E quindi? la vita come le scelte sono
sue, comunque spiegami quale
sarebbe il mio ruolo in tutto questo? " "Ma dai, è geloso marcio, per te
farebbe di tutto"

No che avessi tutta questa voglia di ballare ma ormai che c 'ero.
Finita la canzone tornai da lui e lo abbracciai forte e Chris ci raggiunse e nei suoi occhi c'era aria di sfida

"Alessio, smettila è così difficile per te
provare a lasciarti andare? Siamo in
vacanza dannazione!"
"Christian, potresti gentilmente farti
gli affari tuoi e goderti la tua di
vacanza e non pensare alla mia? Ah,
fallo lontano da Lara."

Dovevo mettere fine a quell'assurda discussione

"Chris, basta non mi sembra il
momento ne il luogo, ognuno e libero
di fare le proprie scelte"

Every breath you take ( Sequel Di "Le Sfaccettature dell'amore" ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora