Capitolo 2

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Mi sveglio lentamente dopo che la mia sveglia alle 7.00 ha iniziato a rinbombare nella mia testa . Intorno a me ci sono ancora tutti i scatoloni della mia vecchia casa , c'è una foto li sopra ,la foto che feci con i miei vecchi compagni di scuola ,lo so dovrei buttarla ,o magari bruciarla, ma so che poi me ne pentirei, sono comunque pezzi di ricordi a cui tengo.
Mi vesto molto velocemente, prendo la mia borsa e scendo giù le scale a fare colazione.
Ma c'è un biglietto sul tavolo dei miei genitori.
Sembra che hanno dovuto anticipare il lavoro oggi.
Pazienza ,mi prendo le mie omelette che io adoro da impazzire,sono come
le faceva mia nonna.

Esco di casa pronta ad affrontare questa giornata in modo positivo,o almeno è quello che proverò a fare. Mentre cammino in una frazione di un secondo mi sento catapultare addosso a un Tizio con un cappuccio e dei rey-ban neri.
<< Ehi stai attento ,guarda dove vai , sei cieco o cosa dato che ti sei messo gli occhiali da sole anche in una giornata di pioggia?!>>dico scocciata.
<< Si scusami veramente,vado un po' di fretta giuro che ti ripagherò il cellulare,ora devo proprio andare.>>
<<E come pensi di fare dato che non
mi conosci?>>
Noto che questo tipo si guarda intorno , fino a che mi prendere per i fianchi e mi bacia.
Mi tiene così stretta che non riesco a liberarmi , nel momento in cui una folla inferocita di persone ci passa accanto lui si scosta a me ,gli tiro un schiaffo.
<< Ehi ma come ti permetti, pervertito.>> me ne vado.
Lui si scusa e cambia direzione.

Ok, perfetto, bell inizio di giornata, Benvenuta a New York Carly.
Arrivo alla Dalton ,penso che dopo quello che mi è successo poco fa non mi spaventa più nulla.
Prendo il mio programma ,alle 8.30 devo stare a lezione di Arte.
Mi guardo un po' intorno ,qui è molto diverso da come ero abituata, ragazze che se la tirano, ragazzi super muscolosi,tutta apparenza.
La campanella suona e in un lampo tutti corrono come se non ci fosse un domani ,ma hanno tutti così voglia di entrare in classe?
Giro per i corridoi nell intento di trovare la mia di classe,ma è un cavolo di labirinto qui,non ce la farò mai ad arrivare in tempo.
Così noto una ragazza davanti ad un armadietto mi avvicino.
<<Ciao scusami se ti disturbo,dove si trova la classe di Arte?>>
<<Ciao,devi salire al primo piano ,prima stanza a destra. Sei nuova di qui,non ti ho mai visto., comunque piacere sono Litz.>>
<< Si mi sono appena trasferita ,piacere mio Carly. Ehi scusa se te lo chiedo magari non sono affari miei,ma come mai tutti quei poster nel tuo armadietto?>>
<< Ah sì lui è Joe ,il mio ragazzo ,ma non lo conosci? È un cantante famoso qui.>>
<< Mmm, proprio no ,in Australia mai sentito,scusa ma ora devo andare ,sennò faccio tardi . Ci vediamo alla fine delle lezioni se ti va ,magari ci conosciamo un po.>>

Cavolo è tardissimo. Arrivo nella mia classe ,busso e io professore mi fa entrare ,ma non ha la aria contenta.
Così mi fa entrare e mi presenta alla classe. Ma dove siamo all asilo forse? Noto tra tutti questi studenti un tipo che se ne sta al banco da solo in fondo alla classe , mi sembra molto triste , come se qualcosa lo turba. Prendo e deciso di sedermi proprio accanto a lui nonostante ci siano altri posti liberi.
In un nano secondo tutti si girano verso di noi , ok in questo momento sto provando abbastanza vergogna ,ma che hanno tutti da guardare.
Io mio compagno di gira.
<<Tranquilla il problema sono io , piacere Nathan.>> Dice sorridendo
<<Piacere mio,Carly.

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