Capitolo 12

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Tutto trascorreva per il meglio, lontani da occhi indiscreti passavamo le nostre giornate (o meglio serate)utilizzando l'Armadio Svanitore come scusa per passare il tempo soli nella Stanza delle Necessità. Eravamo riusciti a mantenere il segreto, qualcuno vedeva che passavamo molto tempo insieme, ma finché solo i nostri amici sapevano la realtà dei fatti, gli altri potevano solo immaginare cosa stesse succedendo.
Ma ogni dubbio venne fugato nel giro di due giorni, dopo settimane di quiete.

Era una comunissima giornata di metà Ottobre e una leggera pioggia picchiava sulle finestre della Sala Grande durante la nostra colazione. Guardavo (come ormai ogni mattina) Hermione dal mio tavolo, finché Blaise non mi diede una gomitata riportandomi alla realtà e dicendo:-Se la guardi così tanto si sciupa.-
Non potei fare a meno di ridere e replicai:-Sei il solito scemo.-
B:-Sei cotto di lei eh.-
D:-Non ho mai smesso di esserlo.- dissi sospirando.
B:-E quando vorresti dirglielo?-
D:-Pensavo di andare con lei alla festa di Lumacorno...vediamo, magari riesco a parlarle.-
Astoria:-Aaaw quanto sei carino sei completamente cotto di lei, che dolce. Non è dolce, per una volta?-
Daphne annuì e a Tiger e Goyle scappò una risata, ma li fulminai con lo sguardo, non sapevo nemmeno perché si fossero presi la briga di ascoltare la discussione.
Pansy:-Stai zitta Astoria, con tutto questo miele mi rovini la colazione.- disse senza staccare gli occhi dalle sue uova strapazzate.
Draco:-Potresti per favore smetterla di fare così?-
P:-Cosa ti aspetti? Che faccia i salti di gioia? Ma per favore!-
Si alzò senza nemmeno aver finito di mangiare.
P:-Vaffanculo Malfoy.-

Le lezioni passarono con i suoi occhi neri fissi su di me e non lo potevo sopportare. Ma finalmente tutti questi pensieri vennero cancellati dalla mia testa quando arrivò la lezione di Pozioni con Grifondoro. Appena entrati, vidi la Mezzosangue sedersi con una ragazza della sua Casata e io mi sedetti nel tavolo accanto con Tiger e Goyle.
Inutile dire che ci scambiammo occhiate per tutta la lezione.
Alla fine di essa, sentii il professor Lumacorno dire:-Cari ragazzi, domani darò una piccola festicciola.- emise una piccola risata e continuò -E avrei piacere che tutti voi dell'ultimo anno partecipaste, cercate di venire accompagnati.-

Stavo per invitare naturalmente Hermione e mi diressi con passo svelto verso di lei, fino a quando...

HERMIONE'S POV

Vidi Draco venire nella mia direzione, ma un'altra persona si intromise fra me e lui: Ron.
R:-Che dici, andiamo alla festa insieme? Mi faccio perdonare per l'altro giorno.-
Notai una Lavanda Brown su tutte le furie.
R:-Da amici.-
Per mia grande sfortuna passò di lì il professore, il quale sentì tutta la discussione.
Lumacorno:-Ottima idea Wea...ehm, scusa mi ricorderesti...?-
R:-Weasley signore.-
L:-Ah certo, certo, Weasley. Mi piacete tantissimo, aspetto di vedervi insieme domani sera, ci conto! Ora su, su, cosa c'è da guardare? Avete finito le lezioni no?-
Congedai il professore con un sorriso forzato e uscii dalla stanza trascinando Ronald con me.
H:-Lo hai fatto apposta, non è così? Hai fatto in modo che non potessi rifiutare!-
R:-E anche se fosse? Scusa ma ho un abito da comprare per domani.- e sorridendo come un idiota si allontanò.

"Dio anche io devo comprare il vestito, non ne ho portati, che stupida." pensavo tra me e me, mentre mi incamminavo verso il dormitorio per prendere i soldi necessari; quando qualcuno mi diede una spallata facendomi sobbalzare: Malfoy.
D:-Solito orario, Stanza delle Necessità.- disse col tono più freddo e assente che avesse potuto assumere. Non aggiunse altro e senza girarsi, lo vidi uscire dai sotterranei, era arrabbiato.
Dio mio.

Andai nel dormitorio e senza aspettare Ginny per chiederle se volesse venire, uscii per i fatti miei dal Castello, stare sola non mi avrebbe fatto male.
Pensavo a Ron e a quanto fosse stato meschino, ma se pensava che con quel gesto avrebbe potuto riconquistarmi, si sbagliava di grosso. Sapevo che dentro di me in realtà cominciavo a provare un serio interesse per Draco, ma non l'interesse "fisico" che avevo sviluppato fino a quel momento, un interesse vero e proprio, che toccava i miei sentimenti come pensavo di non poter più fare dopo la delusione di Ron.
Ma ahimè ero convinta che quel maledetto furetto non ricambiasse questo interesse più profondo ma che il suo unico interesse fosse per il mio corpo e niente più.

Tra mille pensieri ero già arrivata davanti ad un negozio e notai subito l'abito in vetrina: verde menta, con uno scollo a V, ben fasciato in vita da una cintura nera e la gonna leggermente ampia e non rigida. Mi colpì subito, così lo provai e vidi anche che il prezzo era accettabile, inutile dire che senza provare altro lo comprai.
Uscii soddisfatta del mio acquisto.

********

Erano le 22 in punto e io aspettavo in quel corridoio i soliti occhi grigio azzurri che mi trasmettevano immensa gioia, ma invece quel giorno sembravano più un mare in tempesta che un cielo sereno.
Una porta, sempre la solita, comparse davanti a noi, ma non era la solita stanza ad accoglierci: solitamente era immensa e piena di oggetti inutili e l'Armadio Svanitore (a tal proposito avevamo fatto enormi progressi, ma ancora non poteva trasportare una persona); la stanza che mi si presentò in quel momento somigliava più ad un salotto di una casa: divano, poltrona, un tavolo e qualche sedia, il tutto in una stanza molto piccola rispetto al solito.

D:-Siediti.-
Scelsi di accomodarmi sul divano perché sembrava la cosa più comoda lì dentro. Speravo che lui si sedesse vicino a me, invece rimase in piedi in un angolo.
D:-Cosa ti è venuto in mente oggi?-
H:-Ma non è stata colpa mia!-
D:-Hai presente che io volevo invitare te?!-
H:-Lo so, lo avevo capito. Ma Ron ha fatto in modo che non avessi potuto rifiutare.-
D:-Già è la seconda volta che ci prova con te... non ha capito un bel niente.-
H:-Mi dispiace.-
D:-No che non ti dispiace, potevi dire di no e potevi lasciare che IO ti invitassi! Non quello sporco Weasley che cerca di mettere le mani dove può pur di intralciarmi. Granger forse non ti è chiaro che se lascerai che lui ci provi con te io...-
H:-Tu cosa? Non potevo rifiutarmi, te l'ho già detto! E poi finché ti ostini a mantenere segreto quello che c'è tra di no... tra me e te... come diavolo pensi che gli altri possano capirci qualcosa? Come pensi che la gente possa "non toccare ciò che è tuo" se non dai dimostrazione che quella cosa sia tua per davvero?-
Calò il silenzio totale e fu lui a romperlo, cambiando la sua espressione corrucciata in un ghigno come suo solito.
D:-Fai come vuoi allora, vai con Weasleyuccio alla festa, ma ne pagherai le conseguenze, considerala una piccola "punizione" per aver fatto di testa tua. E adesso, sparisci.- disse quest'ultima parola in tono schietto e meschino.
Mi sentii profondamente offesa e uscii da lì infuriata ma anche spaventata da cosa Draco Malfoy stesse tramando.

My Worst EnemyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora