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Andrea

Sono le 6.00,suona la sveglia e apro subito gli occhi. Mi accorgo che accanto a me c'è il telefono acceso sulla videochiamata di ieri sera con Jalisse. Evidentemente avrà appoggiato sul suo comodino,si vede lei che dorme. È cosi carina. Le do un bacio sulla forte,ovviamente vado ad immaginazione. È come se ritornassi piccola e spensierata,immaginando le cose belle.
Spego la chiamata e mi dirigo in cucina.Accendo una sigaretta e preparo il caffè. Chissà se mi aiuterà ad affrontare la giornata.
"Buongiorno amore.
Come stai?
Hai dormito bene?"
Le mando questo messaggio e vado subito a fare la doccia.
La casa è così silenziosa non avrei mai pensato ti trovarmi in questo silezio bruttissimo. È brutto non vedere Jalisse che entra nella doccia mentre ci sono io,pronta a provocarmi.
Esco dalla doccia,metto pantaloni neri e la maglietta con il logo del bar,mando un messaggio a Jalisse,anche se ancora dorme, dicendole che sto andando a lavoro,prendo le chiavi della macchina e vado.

"Buongiorno". Auguro ai nuovi dipendenti entrando nel bar. Loro ricambiano.
" Il capo? Deve ancora arrivare?"
"Si." Risponde sorridendomi una ragazza.
"Io sono Andrea,non so se vi ha parlato di me il capo, gestito tutta la parte del bar,sarete sotto la mia guida. Prima con me c'erano altri colleghi ma,purtroppo,se ne sono andati,automaticamente sono diventata capo sala,diciamo cosi".
"Io sono Cristian" Risponde un ragazzo ed io sorrido,sembra un tipo in gamba.
"Io Celeste". Risponde la ragazza di prima.
"Allora ragazzi,porto le mie cose nello spoiatoio e ritono".
Mi tocca fare il lavoro che ho sempre odiato: l'insegnante. Il capo mi aveva parlato di questi tipi,ma pensavo se ne occupasse lui,e invece,eccomi qua.
" Ragazzi,siete dell'alberghiero se non sbaglio,giusto?"
" Si". Risponde Cristian.
" Anno?"
"Terzo". Rispondono entrambi.
"Immagino non abbiate avuto esperienze lavorative".
"No,nessuna". Rispondono allegri. Spero di stargli simpatica. Non è una giornata delle migliori,potrei sembrare il contrario.
"Oggi è martedì. In parole povere,non viene mai nessuno a quest'ora di lunedì. Ne approfitto,quindi,per insegnarvi qualcosa".
Speriando che qualcuno abbia pulito la macchina del caffè,è da un bel po' che ha il locale chiuso.
Spiego loro come fare un buon caffè espresso. Sembrano divertiti e non sono antipatici. Almeno una fortuna.
" Visto che ci siete,provate soli,preparate un caffè a testa e bevetelo. Ora me lo preparo per me,cosi vi rinfresco la memoria,poi provate voi. Va bene?"
"Certo capo". Rispondono e ridiamo insieme.
"Vado a  pulire i tavoli". Avviso lavando la tazzina del caffè. "Appena finite lavate la vostra e aspettatemi".
I tavolo fortunatamente non sono molto sporchi. Oggi mi sarei aspettata una brutta giornata,invece sto riuscendo un po' a distrarmi.
"Ragazzi,ascoltate,mi state simpatici". Rido. "Io oggi vi ho insegnato il caffè espresso,sono già le 7.45,non riesco ad inseganrvi altro,se volete,domani,venite una mezz'oretta prima vi insegno altro."
" Va bene Andrea,grazie". Dice Cristian e Celeste sorride. Ricambio tuto con un sorriso anche io.
" Vi spiego il funzionamento. Non è difficile.
Per prina cosa bisogna tenere sempre i tavoli puliti,quindi,attenzione. Finché non prendete manualità alla macchina,la userò io quando ci sarà più gente. Voi prendete gli ordini:dividetevi i compiti,uno prende gli ordini l'altra lava le tazze per poi metterle in lavastoviglie e vi alternate. Mi raccomando,non dimenticare l'acqua. Ve lo dico perché la dimenticavo sempre." Ridono e anche io insieme a loro. " Questi sono i punti principali,il resto lo capirete man mano.
Ora,mentre io preparo la vetrina con i cornetti e qualche brioche,voi.." Prendo il sanificante e lo scottex dal mobiletto dietro al bancone "pulite la verrina e il bancone. Tenete e buon lavoro,se avete bisogno sono qui."

La giornata passa in fretta.Sono le 14 e non vedo l'ora di chiamare Jalisse per raccontarle la mia esperienza da insegnante. Prendo le cose dal mobiletto,saluto il.capo ed entro in macchina.
Prendo il telefono ed,ovviamente,trovo dei messaggi da Jalisse:mi ha detto che sta bene,che avrebbe dormito meglio con me. Mi ha augurato buon lavoro,poi, mi ha scritto,poco fa,che mi racconterà tutta la sua giornata in videochiamata,ha avuto un bel da fare.
" Va bene amore,io adesso vado a pranzare,mi faccio una doccia e ti chiamo". Le dico in una nota audio.
Metto in moto e mi dirigo verso casa.
Pranzo velocemente  un panino al prosciutto crudo e una birretta. Mi preparo il caffè,accendo una sigaretta e vado fuori al giardino. È proprio brutto pranzare senza lei.Senza lei che mi racconta la giornata o quello che vuole fare al pomeriggio,senza lei che mi tiene la mano e mi accarezza la guancia,senza il suo sguardo addosso. Preferisco distrarmi da questi pensieri. Butto il mozzicone di sigaretta e vado a fare una doccia.

Fuck love. Oltre l'impossibile.Where stories live. Discover now