Capitolo 22: L'intervista

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Sun Hee's POV

<<Allora, pronta per il tuo primo evento da manager?>> mi domandò Taehyung mentre ricontrollavo la scaletta di domande che i giornalisti avrebbero fatto quella mattina ai ragazzi. Ridacchiai a quel nomignolo che spesso mi davano i ragazzi.

<<Tae te l'ho già detto, non sono una manager!>> esclamai divertita mentre riponevo la scaletta nella mia agenda. <<Comunque sono contenta, anche un po' nervosa a dire la verità...>> aggiunsi grattandomi nervosamente la nuca. Quella mattina mi ero alzata talmente presto che il sole non era nemmeno sorto, avevo fatto una doccia calda e avevo cercato di calmare la mia ansia con una tisana rilassante ed un po' di musica. Mi ero leggermente truccata, avevo legato i capelli in una coda di cavallo e avevo poi cercato qualcosa nel mio armadio che fosse adatto all'occasione. Dopo lunghe ricerche avevo infine optato per un maglioncino a collo alto nero, giacca e pantaloni bianchi ed un paio di stivaletti neri con poco tacco. Soddisfatta del look sobrio e professionale, avevo aspettato che il signor Oh venisse a prendermi con l'auto dato che Jungkook non voleva che prendessi il bus, e finalmente arrivai alla BigHit.

<<Non devi esserlo, basta che tu traduca le domande dei reporter internazionali e le risposte dei ragazzi in inglese.>> intervenne Seijin in tono calmo seduto sullo schienale del divano a controllare che tutto si svolgesse come previsto. Ci trovavamo in una stanza vicino alla sala conferenze, dove i reporter di solito facevano le domande ai ragazzi in vista di qualche evento particolare o dell'uscita di un nuovo album, come in quel caso. Gli stylists erano indaffarati a sistemare gli outfit dei ragazzi che sarebbero poi dovuti andare al trucco.

<<Puoi farcela Sunnie!>> esclamò Hoseok mentre si sistemava la giacca allo specchio. Sorrisi alzando il pollice nella sua direzione, grata degli incoraggiamenti ricevuti. Nonostante avessi studiato per anni per fare l'interprete, quella era la prima volta che praticavo la professione sul posto di lavoro ed essere nervosi era più che normale.

<<Chi stiamo aspettando?>> domandò Namjoon guardandosi intorno forse per contare i membri del gruppo.

<<Sicuramente Jimin.>> disse sarcasticamente Yoongi affiancando Namjoon mentre sorseggiava il suo americano freddo.

<<Ehi! Sono qui dietro di te hyung.>> esclamò arrabbiato Jimin corrugando le sopracciglia ed incrociando le braccia al petto. Ridacchiai nel vedere come battibeccavano tra loro, erano parecchio buffi.

<<Oh scusami nanetto.>> disse infatti Yoongi dando una piccola gomitata al biondo. Mi sentì parecchio in colpa nei confronti di Jimin, ma mi ritrovai a ridere sotto i baffi a quella battuta.

<<Ah, manca...>> stava per dire Seokjin, ma proprio in quel momento fece capolino dalla porta Jungkook.

<<Scusate il ritardo, non riuscivo ad allacciare la cravatta.>> si scusò aggiustandosi le pieghe della giacca. La gola mi si secco e quasi l'aria mi andò di traverso: Jeon Jungkook indossava un vestito elegante nero gessato, la camicia bianca e la cravatta dello stesso colore del vestito, i pantaloni aderenti mettevano in risalto le sue cosce muscolose, la giacca dal taglio sagomato invece delineava il suo punto vita stretto e l'ampiezza delle spalle, alle orecchie portava i suoi soliti e numerosi piercing e i capelli erano stati acconciati in modo tale da lasciare semi libera la fronte. Un look semplice, eppure lo trovai talmente bello da mozzarmi il respiro.

<<Waaaah Jungkookieeeee sei bellissimo!>> commentò entusiasta Hoseok mettendo le mani sulle spalle di Jungkook e squadrandolo dalla testa ai piedi. Vidi il corvino ridacchiare imbarazzato ed abbassare il capo, non aveva mai amato stare al centro dell'attenzione, si imbarazzava facilmente se qualcuno si complimentava con lui.

//Euphoria// J.JkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora