Capitolo 12 "Cuore in frantumi"

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Claudio

"Ci sono stata a letto." Sono le parole che rimbalzano nella mia mente da quando che è uscita. Ho esagerato, le ho detto di uscire. Ma io in quel momento non sopportavo la sua presenza. Mi ha letteralmente frantumato il cuore. Eppure le stavo confessando i miei sentimenti. Mi sono sentito impotente. Ora è nel laboratorio che lavora, io dovrei visionare, ma non ci riesco. Non posso starle vicino, le direi cose che non penso perché dettate dalla rabbia. Alice quanto ti amo e non te ne rendi conto. E nel frattempo sfogo la mia ira facendo rimbalzare la mia pallina da tennis vicino al muro.

Alice

Sono ore che mi chiedo cos'ho che non va. Claudio stava per confessarmi ciò che provava ed io ho rovinato il momento. Ma come avrebbe reagito se lo avesse saputo mentre ero fra le sue lenzuola? Io ho una voglia irrefrenabile di stare con lui, ma noi siamo così, sappiamo farci solo male.

Mi ha anche lasciata sola a sbrigare il lavoro che avrei dovuto sbrigare con lui. Ho il cuore in frantumi e purtroppo colui che può sistemarlo ora mi odia. E non ha tutti i torti, sono stata una stupida, non sarei mai dovuta andare a letto con Arthur.  Ci devo parlare. Devo dirgli che non lo amo, che amo Claudio. Devo avere il coraggio di farlo.

Alle 18 vado da Calligaris che mi aggiorna sulle novità. Il proprietario del terreno purtroppo non sa di chi sia quel capannone, sa solo che è abbandonato e i proprietari non sono del posto. Per quanto riguarda il personale del B&B hanno dichiarato che Ivan è uscito alle 23 e qualche minuto dopo è scesa Elena e ha chiesto di chiamare un taxi. Calligaris infatti è riuscito a risalire al tassista che l'ha accompagnata e questo ha dichiarato di averla accompagnata ad un appartamento zona Parioli, che sembrerebbe essere quello di Ivan.

"Il Mancini ci ha mentito. Elena è tornata da lui. Dobbiamo capire il perché, ho convocato il ragazzo lunedì ad ora di pranzo. La mattina ci sarà il colloquio con Giorgia. Se riesci, ovviamente puoi assistere ad entrambi i colloqui. A questo punto, ho il presentimento che Ivan possa essersi servito di qualcuno per ucciderla perché da come ci avete informato, le tracce di DNA presenti sul corpo della vittima non corrispondono. Se fosse stato Ivan l'assassino, il DNA del liquido seminale e della saliva combaciavano."

"Si, ha ragione, ma io non credo che Ivan abbia organizzato l'omicidio di Elena, poi al momento non abbiamo un movente. Ho i miei dubbi... Forse era finito in qualche giro particolare, Elena voleva aiutarlo e ne ha pagato le conseguenze."

"E' una pista che sto valutando. Ho controllato anche i conti. Nessun movente economico. Nulla di nulla. Questo caso ha l'aria di essere davvero difficile."

"Già... Ora vado, buona serata."

"Buona serata Alice."

Esco e vado a casa. Non ho voglia di uscire con le ragazze, così le chiamo e m'invento una scusa palesemente ridicola per restare a casa. Faccio una doccia e annego nelle mie lacrime. Ho rovinato tutto. Io Claudio lo amo davvero.

Sto cercando il mio pigiama quando sento bussare alla porta. Non aspettavo nessuno. Spero non sia Arthur, non reggerei, non stasera.

"Ali apri, siamo noi." Sono Silvia e Lara.

"Ragazze ma cosa ci fate qui?"

"No tu che stai combinando. Ci spieghi per piacere?"è Silvia.

Scoppio a piangere. Sto consumando tutte le mie lacrime. Qualcuno penserebbe che è inutile e che è banale, ma io sto soffrendo. Amo Claudio e quello che è successo con Arthur è stato uno sbaglio, un momento di debolezza. Cerco di raccontare tutto. Lara è sconvolta perché lei non sapeva nulla. Spero che domani non ci siano i manifesti in Istituto.

L'allieva - Ho amato tuttoWhere stories live. Discover now