XXXVIII

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Yoongi scese solo poche fermate dopo.
Si guardò intorno nervosamente camminando a passo svelto lontano da quell'autobus.
Hoseok gli aveva lanciato sguardi per tutta la durata del tragitto facendolo così sentire in soggezione.
Portò le mani nelle tasche mentre un sospiro usciva dalle sue labbra.

Dopo 10 minuti di camminata arrivò finalmente al ristorante.
Ordinò il piatto che gli aveva detto Jimin e come promesso trovo una lettera.

<<wow, hyung, questa è l'ultima lettera che riceverai.
Ti ricordi quel posto dove avevi promesso di portarmi.
Sfortunatamente non siamo riusciti a coronare prima questo nostro bel sogno.
Cercami lì, sotto l'albero più grande di tutti.
Sono sicuro che mi troverai, nel frattempo buon pranzo ♡>>.

Una debole risata scappò al suo controllo.
In pochi minuti finì il piatto, con fretta.
Voleva Jimin, voleva abbracciarlo, sentire quel piccolo corpicino nascondersi nel suo, sentire l'odore di fragole che emanava il minore.
Sapeva perfettamente dove dirigersi.
Agli alberi di ciliegio che si trovavano in un grande parco alla fine di Busan.
Era un posto unico, stupendo.
Yoongi aveva promesso al minore di portarlo in quel luogo e fare un pic nic, magari raccontandosi quello che non erano mai riusciti a dirsi.
"Arrivo minnie, non scappare da me..." sussurrò tra sé e sé il menta lasciando i soldi sul tavolo e andando via, ancora con la lettera in mano.

Il tragitto fu lungo e stancante.
Si addormentò sul taxi, anche se per pochi minuti, per poi svegliarsi quando sentì la voce del tassista comunicargli che erano arrivati a destinazione.
Lo pagò, forse fin troppo liquidandolo con un "tenga il resto" e corse fuori giungendo nel parco di alberi di ciliegio e scorgendo in lontananza una chioma oramai bionda.
"Jimin..." disse a pochi metri di distanza.
"ciao Yoongi"

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