Parte 11

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Jimin andò in giro per Seoul e urlava e piangeva , si fece anche tardi e poi si scontrò con un ragazzo, gli urlò contro . Finendo in una rissa 

fin quando ragazzo non li divise

jimin urlo «lasciami andare , non gliela faccio passare liscia »

ma poi quel ragazzo disse «ORA BASTA JIMINIE» restò fermo e vide davanti ai suoi occhi jin .

Jin chiese scusa al posto di jimin, lo fece entrare nella sua macchina

Jin«dov'è casa tua che ti porto li?»

jimin «non voglio andare a casa, se ero fuori un motivo ci sarà »

jin disse «cosa succede jiminie ?» accarezzandogli il viso

Jimin «non voglio tornare  , non voglio farmi vedere così Hyung » per poi scoppiare in lacrime

jin «allora vieni a casa mia ok? Non vergognati a piangere ,non dirò nulla a nessuno »

Arrivati a casa , jin fece sedere jimin poi disinfettò le sue ferite.

aveva un occhio violaceo e del sangue che usciva dal labbro.

Jin «la prossima volta quando passi un momento difficile vieni a parlare con me,non far ridurre più così il tuo bel faccino ok?»

jimin annuì

Jin «adesso puoi parlare, qui non c'è nessuno, che è successo? Come hai fatto a ridurti così?»

jimin esitò a parlare« mi sento soffocare» per poi continuare «ricevo sempre offese , ho paura di fare tutto perché mi sento sempre osservato, ora anche un gruppo per offendermi, io sono venuto qui perché non volevo più soffrire, e invece non è cambiato nulla , tutto è ricominciato, cosa devo fare Hyung?»

urlò e ricominciò a piangere jin lo abbraccio

Jin«piccolino è arrivato il momento di parlarne con la tua famiglia o con la tua scuola »

jimin scosse la testa «non posso non voglio far sapere ciò che sto passando alla mia famiglia non devono soffrire a causa mia , e se lo dico a scuola lo direbbero comunque ai miei »

dopo un po' di silenzio

Jimin «sai che tutto quello che sto sopportando lo sto facendo al posto di mio fratello? Uscivamo con un gruppetto e c'erano dei tizi che lo stuzzicavano però in modo leggero,un giorno però li sentì parlare e sentì dire tutto ciò che volevano fargli, ma io mi intromisi, e da quel giorno non sono stato lasciato più in pace, andavamo anche nella stessa scuola, sopportavo le loro torture sia fuori che a scuola. a volte venivo picchiato, e dovevo nascondere tutto a casa, tutte le offese che ho ricevuto, e quante volte mi toccavano...»

Placò il silenzio e jin strinse il più possibile jimin

Jin «hai dovuto sopportare tutto da solo»lo vedeva come un bambino indifeso, ma non sapeva come fare e passarono i minuti .

Jin ad un tratto fece una battuta squallida accompagnata da una risata , e jimin scoppiò a ridere rumorosamente scacciando via le lacrime, come si fa a non ridere su quella risata?

Dopo che si calmò,jin si alzò e fece del mangiare, ma il più piccolo  non voleva mangiare, allora lui lo prese con la forza e lo mise nel tavolo, cominciò a mangiare.

finito di mangiare jimin andò a buttare ciò che aveva mangiato e quando uscì

Jin «non hai nessuno da chiamare?» jimin scosse la testa per dire no

Ma poco dopo riaccese il telefono , c'erano chiamate infinite , tra suo fratello ,sua madre e più un'altro numero che aveva lasciato anche dei messaggi

Sconosciuto:
Dove sei finito? Sono yoongi

Perché non rispondi

Sai che stai facendo preoccupare tutti ?

Ca**o rispondi?

Ti sei fo**uto il cervello?

Subito dopo arrivò un'altro messaggio

Yoongi :
ti sei collegato finalmente dove cavolo sei?

Jimin
Non preoccuparti hyung sono a
casa di Jin hyung e per questa sera voglio restare da lui

Yoongi:
Non preoccuparmi?? Lo sai come
Mi sono sentito quando ho ricevuto
La chiamata di tuo fratello in lacrime?
Perché non riusciva a trovarti?!!
E i tuoi genitori? Ti sei bevuto il cervello
Veramente?!!

Jimin
Scusa hyung, non volevo farvi spaventare, avevo solo bisogno di stare solo. Adesso scriverò a casa e poi andrò a dormire, sono tanto stanco

Yoongi:
Ok , ma sappi che lo hai fatto oggi ma
non devi farlo più

Jimin andò tra le chiamate e chiamò taehyung

/Yoonmin / il bullo e la sua cotta /vkook/Where stories live. Discover now