CAPITOLO 7

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[APPUNTAMENTO AL MANICOMIO]

Dalla vergogna decise di alzare i tacchi e di farsi un giro, lasciandoci soli. <<Entra tesorino, non ti mangio mica!>> mi disse mentre mi guardava con un sorriso a 32 denti. Entrai e mi sedetti sul letto, posai la giacca e lo guardai dritto negli occhi e capii che ero pazza di lui. <<Allora...>> cominciò lui <<sei venuta per il telefono o per rivedermi, Sinceramente mi sei mancata molto... ma per caso sei fidanzata?>> <<No>> risposi. <<Sennò l'avrei fatto secco! hahahahaha! Comunque è strano che una bella ragazza come te non sia fidanzata>> mi disse <<Diciamo che sto aspettando quello giusto>> risposi <<E quale sarebbe il ragazzo ideale per te?>> mi chiese facendomi l'occhiolino. <<Bè, deve essere alto, che non sembri una femminuccia, bello e gentile con me, ma non troppo romantico. Capisci cosa intendo?>> gli chiesi, <<Non per fare il modesto...- disse -ma credo che tu stia parlando di me>> disse mettendomi la mano attorno ai fianchi. <<Invece a te quale ragazza ti piacerebbe avere?>> gli chiesi allontanando la sua mano dai miei fianchi, <<la mia ragazza ideale...- disse avvicinandosi sempre più a me -sarebbe una ragazza che tenga a me, che non mi lascerebbe per nessun altro e che soprattutto, mi dia retta e che non abbia problemi nel coccolarmi>>. <<Ma davvero...>> gli dissi in modo sarcastico, ma lui mi prese e mi mise sopra le sue gambe <<tu mi coccoleresti?>> mi disse avvicinando il suo volto sempre più a me, finché i nostri nasi non si toccarono. <<Allora? Mi sento così solo a quando sono qui... mi vorresti coccolare un po'>> <<perché no..>> risposi con aria da adulta e poi ci baciammo.

E' stato bellissimo, fin quando non mi alzò la maglietta. <<Cosa fai!?>> chiesa perplessa <<anche io voglio coccolarti>> disse mentre continuava a baciarmi. <<Senti... sono disposta a darti un bacio e a coccolarti, ma non andiamo troppo oltre, ti conosco da poco e inoltre siamo in un manicomio!>> dissi infuriata. Allora lui si alzò, mi guardò e poi si accovacciò a terra e incominciò a piangere <<Non volevo che ti arrabbiassi, tanto lo so che non troverò mai nessuno che mi apprezza per quello che sono... scusa se ho frainteso, e solo che pensavo che mi amassi, perché io ti amo davvero tanto...>>.

Ci fu un po' di silenzio fin quando non mi disse <<Allora scappiamo da qui e andiamocene via, solo noi due. Fammi evadere.>>

Jerome Valeska -vita da criminale-Donde viven las historias. Descúbrelo ahora