CAPITOLO 14

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[BYE BYE]

Presi il telefono e vidi che un numero sconosciuto mi aveva inviato un messaggio vocale. Lo ascoltai... era un messaggio di Jerome! Attaccai gli auricolari al telefono e lo ascoltai <<Ciao piccola, scusa se ti ho fatto preoccupare, ma ero impegnato a cercare una persona. Ci incontriamo davanti al benzinaio e poi andiamo alla cena di beneficenza della Waine Enterprasis. Mettiti i vestiti che ti ho lasciato sull'auto che hai rubato per scappare dalla G.C.P.D.. Ti amo, Jerome.>> Come faceva lui a sapere che avevo rubato una macchina? Comunque la cosa importante era che il mio rosso era vivo e che ci saremmo rivisti tra pochissimo.

Dopo circa un'ora mi diressi verso il benzinaio che si trovava davanti a una fila di vecchi palazzi, entrai e vidi Jerome che mi veniva incontro. Incominciai a correre verso di lui e appena lo raggiunsi gli diedi non so neanche io quanti baci, mentre lui mi tirava su e mi faceva roteare. Era la prima volta che lo vedevo piangere, era strano..., ma lo amavo troppo!

Concluso il nostro momento romantic, Jerome mi prese per mano e mi fece entrare in un appartamento di un vecchio palazzo. Entrammo e ci nascondemmo, finché non sentimmo la porta d'entrata aprirsi... era il padre di Jerome, il signor Cicero! <<Ciao papi, come stai?>> chiese lui al vecchio. <<Lo sai che mi sono fidanzato? Vieni un po' qui tesorino>> mi disse sorridendo. <<Salve signore, io sono Zelma la fidanzata di suo figlio>> dissi allungando la mano. <<Come fai a stare con il demonio?! Ha ucciso sua madre, poliziotti e molta altra gente... scappa finché sei in tempo!>> gridò mentre mi prendeva la mano e mi tirava verso di lui. <<Non osare toccarla!>> disse Jerome ficcandogli un coltello nell'occhio. <<E anche questa è fatta>> mi sussurrò lui all'orecchio. Stavamo per baciarci quando all'improvviso qualcuno bussò alla porta. 

Jerome Valeska -vita da criminale-Where stories live. Discover now