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Il conforto di quell'abbraccio, il suo calore, fu in quel momento che mi resi conto che Katsuki era la mia forza.
Mi staccai dall'abbraccio scostando la mano che aveva appoggiato sul mio viso con le mie, avevo le nocche rotte e insanguinate. Cazzo Bakugo. Vide il mio sguardo preoccupato e ritrasse la mano infilandola in tasca.
Baku:- T-ti faccio una tazza di tè.- capií in fretta che non avevo voglia di parlare di quello che era successo. Mi avvisi per le scale e mi fiondati subito sotto la doccia, dovevo levarmi il tocco di quell'uomo dal corpo, strofinai con forza la spugna insaponata su tutto il corpo, ripetei quest'azione piú e piú volte. Mi stavano venendo in mente un sacco di cose, io volgo davvero fare l'eroe, ma non... non posso, non riesco a difendere nessuno, non sono anbstanza forte, preparata e, se mi vengono ho delle idee pessime.  Un'altra preoccupazione erano le parole di quel Villain. Di sicuro c'entrava il discorso di mia madre sulla "vita" e tutto il resto, ma se ero confusa io su questo argomento, come potevano loro saperne di piú?
Finii di lavarmi, uscii dalla doccia e misi un semplice pigiama, era un completo canottiera e pantaloncini di raso blu. Mi guardai allo specchio, non mi ero minimamente preoccupata di struccarmi sotto la doccia quindi mi sciacquai un po' il viso con l'acqua fredda lasciando tracce di mascara sulle mie folte ciglia. Sentii bussare alla porta del bagno.
Io:- Avanti.- dissi spazzolando con poca cura i capelli bagnati. Katsuki mi porse una tazza di tè fumante che appoggiai sul bordo del lavandino. Mi sforzai di fargli un sorriso. Uscí da lì esitando un po' alla porta del mio bagno. Mi asciugai i capelli senza tanta cura e li lasciai sciolti. Mi sedetti in terra con la schiena appoggiata al bordo del letto a bere il tè che mi aveva portato Katsuki. Sprofondai nei miei pensieri. L'eroe. L'eroe. Ne avevo davvero la stoffa? Sentii di nuovo bussare alla porta e dei passi avvicinarsi a me.
Baku:- Hey...- si sedette nella mia stessa posizione ma con la schiena appoggiata al muro in modo da potermi guardare negli occhi. Era estremamente cauto in tutto quello che faceva, anche il tono di voce era diverso dal solito. Aveva un ginocchio piegato e una gamba stesa e stava torturando la piega creata dai pantaloni con una mano.
Io:- Bakugo...posso chiederti una cosa? - annuí.
Io:- Se io prendessi in considerazione l'idea di non andare piú allo Yuei?- dissi guardando in basso e giocherellando con le dita, lii sollevò lo sguardo.
Baku:- Che cazzo stai dicendo?
Io:- Katsuki, non sono un eroe.- mi sbattei in faccia la cruda realtá. Sentii gli occhi bruciare, oggi credo di aver pianto tanto da finire le lacrime.
Baku:- Invece si. Sei piú eroe di tutti quei fottuti presuntuosi con i costumi la fuori, sei piú eroe di tutti gli studenti dello Yuei e sei piú eroe di me T/n.- sollevò leggermente la postura ed alzò un po' il tono di voce.
Io:- Gli eroi non hanno paura...
Baku:- E invece si cazzo.
Io:- Tu non hai di niente invece.- stavo definitamente piangendo. A quelle parole si sedette nuovamente come all'inizio e deglutí.
Baku:- Si. Anche io ho paura, sempre, costantemente. Ho paura di me stesso, delle mie emozioni.- mi spostai accanto a lui-Ho paura- abbassò lo sguardo- di...innamorarmi cosí perdutamente di una persona da prendermi due pallottole, da prendere a pugni chiunque le sia troppo vicina, da non riuscire piú a ragionare lucidamente e da farle pure una tazza di tè. Ogni volta che ti guardo T/n, io non ragiono piú, mi perdo e scusa, lo so che non é il cazzo di momento giusto ma non riesco a tenermi tutto dentro, non ancora, non con te. Ti amo.- sentivo le farfalle nello stomaco ed ero anche un po' sconvolta, stavo provando un sacco di cose. Misi una mano sul suo viso facendolo girare delicatamente verso di me, nonostante tutto, quando incrociai il suo sguardo, le brutte cose che stavo provando fino a 10 secondi prima svanirono lasciando spazio al forte sentimento che provavo per lui. Eravamo ormai a pochi centimetri di distanza e potevo sentire il suo respiro andare a tempo con il mio, fece passare lo sguardo prima sui miei occhi poi sulle mie labbra, ritornò agli occhi e finalmente si decise ad interrompere la distanza poggiando le sue labbra sulle mie in un bacio ricco di inensitá e passione, non esitate nemmeno un instante a chiedere io l'accesso con la lingua, mise una mano tra i miei capelli mentre io feci per salire a cavalcioni su di lui quando si staccò da me.
Baku:- No, T/n non posso, non adesso. Non stai bene- disse con voce roca spostando il mio corpo dal suo ed alzandosi. Si stava dirigendo verso la porta della stanza quando mi alzai e lo sfermai per un braccio.
Io:- Katsuki io...
Baku:- Ne riparleremo ok? Adesso non stai bene.- staccò la mia presa ed indietreggiò di qualche passo verso la porta.
Io:- E invece io sto bene, sto bene quando sto con te perché mi fai sentire come se tutto sparisse ed é di questo che ho bisogno, ed é di te che ho bisogno.
Continuava a tenere gli occhi puntati nei miei con un sentimento che non riuscivo bene a decifrare. Rimasi lontana da lui e feci un sospiro, non capivo cosa stava pensando. Fece per uscire dalla porta.
Io:- Katsuki tu non capisci, io ti amo.- si girò verso di me, io mi avvicinai velocemente a lui, fece lo stesso venendomi incontro, non ci pensammo due volte e presi e baciarlo con foga, mise le mani sui miei fianchi e mi sollevò, mi aggrappai al suo corpo con le gambe , era un bacio diverso da quello di prima, piú inteso, con molta piú trasporto. Subito dopo avermi preso in bracciò iniziò a camminare verso la parete dove mi fece appoggiare i piedi a terra continuando però a baciarmi, mise una mano ai lati della mia testa mentre con l'altra avvicinò il mio corpo al suo, dio mi sembrava di stare in paradiso. Misi le mani sulla sua nuca facendole sprofondare nei capelli morbidi, continuava a tenermi la mano sulla vita facendo aderire i nostri corpi, era una sensazione spettacolare. Lo spinsi un po' avanti per darmi un dello spazio e tolsi le mani dal suo capo per poggiarle sul suo petto ben definito ed iniziare a slacciargli la camicia, sta staccò dal bacio per un instante per guardarmi negli occhi e mi fermò le mani.
Baku:- Ti amo.- quelle parole che tanto avevo sognato fecero svolazzare ancora di più le farfalle nel mio stomaco. Feci un piccolo sorriso e ripresi a baciarlo con foga e a sbottonargli la camicia mentre lui mise le mani sui miei fianchi sfiorando la pelle sotto la canottiera blu che indossavo, sentii dei brividi di piacere su tutto il corpo quando salí un po' andando verso il costato, finii di aprire la camicia e si staccò dalle mie labbra rimanendo a pochi millimetri dal mio viso e senza dire nulla iniziò a lasciare piccoli baci sulla linea della mia mascella, il mio respiro aumentò quando poggiò una mano sotto il mio ginocchio sollveandola. Feci scorrere le mani sui suoi addominali atttaccandomi poi alla schiena. Lui continuò a schioccare baci leggeri sul mio collo soffermandosi parecchio fino a quando arrivò alla clavicola, tirò su il capo e avvicinò la bocca al mio orecchio prendendone in bocca un lato, quel gesto mi fece letteralmente impazzire, lasciai un gemito. Ero fottutamente sicura di quello che stavo facendo. Dio ero innamorata persa. Lo spinsi verso il letto continuando a baciarlo, si sedette e molto velocemente mi misi a cavalcioni su di lui sfilandogli la camicia. Mise le mani sulla mia schiena facendole passare sulla parte bassa e poi risalendo delicatamente.
Io mi staccai da lui e levai la canottiera rimanendo con il reggiseno, lui non perse tempo e fece passare lo sguardo su tutto il mio busto per poi iniziare a baciare la clavicola destra mentre, con un po' di forza, mi adagiò sul letto finendo sopra di me con tutti il suo corpo. Mi guardò negli occhi, percepii una certa sicurezza misto alla passione.
Baku:- Sei sicura? - disse sovrastandomi.
Io:- Non sai da quanto tempo sto aspettando. * - sembrava quasi sollevato alle mie parole. Riprese a baciarmi il collo mentre con una mano iniziò a toccare il bordo del mio reggiseno per poi slacciarlo, misi una mano tra i suoi capelli e con l'altra scesi verso i pantaloni sfiorando il bordo della cintura, tolse del tutto il mio reggiseno e me lo sfilai. Sfiorò con una mano uno dei miei seni mentre con l'altra sollevò la mia mano che era forse troppo vicino al suo sesso, la sollevò e la fece intrecciare con la sua posizionando le mani accanto al mio viso. Iniziò baciando leggermente la pelle accanto ad un capezzolo, gemetti, poi continuò con la lingua a stimolare la parte sensibile, alzò un po' lo sguardo per vedere la mia espressione, ero leggermente rossa in viso per l'eccitazione. Sentii che fece un piccolo sorriso. Con le mani andai a slacciargli la cintura facendogli capire di levarsi i pantaloni, così fece, sentii sul bacino la sua erezione, continuò poi a baciare il mio sterno  aggiungendo qualche morsetto fino ad arrivare all'ombelico dove prese con entrambe le mani il bordo dei miei pantaloncini e li fece scivolare via. Con una mano aprí le mie gambe, iniziò a baciare l'interno coscia per poi arrivare al bordo delle mutandine e risalire, mi stava facendo impazzire, ed cosí vicino...
Sfiorò con un dito la mia intimitá da sopra l'unico indumento che indossavo, a quel gesto sentii un brivido percorrermi tutta la colonna vertebrale, quando per l'ennesima volta bacò il mio interno coscia lasciò dei piccoli baci anche sul tessuto che copriva la mia intimitá, di nuovo i brividi, mi tolse le mutandine con un gesto veloce e le butto interra accanto agli altri vestiti, miei e suoi. Si abbassò nuovamente, gemetti quando con fece passare la lingua lungo tutta la mia intimitá, infilai una mano tra i suoi capelli mentre con l'altra strinsi il lenzuolo tra le dita. Baciò la parte piú sensibile e sentii una scossa di piacere pervadermi, era di una lentezza estenuante ma eccitante allo stesso tempo. Muovette piú velocemnte la lingua sulla mia apertura, inarcai la schiena dal piacere. Iniziò a fare movimenti circolari con la lingua stimolando la parte piú sensibile mentre infilò un dito dentro di me con molta delicatezza, feci un movimento con il bacino tirandogli leggermente i capelli, ormai ero un cumulo di gemiti.  Iniziò a muovere il dito con molta cautela mentre continuava a leccare e succhiare il mio clitoride, spinse il dito piú a fondo e poi lo estrasse sostituendolo con la lingua, stavo impazzendo, non avevo mai provato nulla di simile. Con il pollice iniziò a stimolare la parte piú sensibile e, quando sentí che stavo per esplodere, aumentò l'intensitá e venni con le gambe tremanti e il respiro affannato. Allungai una mano verso il comodino ed estrassi uno dei preservativi che mi aveva dato Mina poco prima e glielo passai. Fece un piccolo ghigno e lo prese, velocemente  si sfilò i boxer che indossava rivelando la sua grande erezione** , si abbassò su di me ancora ansante lasciandomi un bacio sulle labbra e sussurrando a pochi centimetri dalle mie labbra.
Baku:-"fermami in qualunque momento"***-aprí la bustina contenente il preservativo e lo mise. Entrò in me solo con la punta ed iniziai a sentire un po' di dolore ma non era nulla di che, spinse un altro po' lasciandosi sfuggire un piccolo gemito mentre io strinsi gli occhi dal dolore.
Baku:- T/n io non
Io:- É ok, tranquillo.- entrò ancora e il dolore lasciò spazio ad piacere imparagonabile a quello di prima. Lo fece scivolare tutto dentro di me e poi iniziò a muoversi, prima lentamente, poi aumentando il ritmo. Mi aggrappai con le mani alla sua schiena lasciandoci anche qualche graffio, la stanza era riempita da i miei gemiti e dai suoi sussulti, sentivo che sarei venuta nuovamente, aumentò di nuovo il ritmo, mise una mano tra i miei capelli stando attento a non tirarli, poi si sollevò con le braccia continuando ad entrare ed uscire da me, aumentò, diede  alcuni colpi piú lentamente ed aumentò di nuovo, mi aggrappai al suo collo facendolo scendere verso di me per baciarmi, non ce la facevo piú ad aspettare, continuai a gemere sempre piú forte fino a quando non aumentò ancora di piú il ritmo, venni, e lui con me, in preda al piacere sentii il suo corpo irrigidirsi per poi guardarmi e lasciarmi un bacio che aveva un'intensitá piú forte di quelli di prima, si stese accanto a me ansante senza mai togliere gli occhi dai miei.
Baku:- Ti amo.- disse quasi sottovoce.
Io:- Anche io.- appoggiai la mia fronte alla sua e prese ad accarezzarmi delicatamente un braccio per poi stringermi e lasciarmi un bacio tra i capelli. Ci addormentammo.






* No T/n solo 37 capitoli tranquilla.

**Povera pussy.

***Che carino lo amo.

E ora che ti ho, ti tengo e non ti lascio~[Katsuki BakugoxReader]Where stories live. Discover now