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Il suono della campanella del negozio mi avverte che qualcuno è appena entrato, così appoggio il mio innaffiato ed esco dal giardino sul retro per accogliere il cliente.
«Buongiorno e benv- Jungkook?» sbatto più volte le palpebre. Non mi aspettavo di vederlo qui. È da un po' di giorni che non lo vedo.
«Hey! Buongiorno!» mi dice come se niente fosse. Osservo il suo viso e noto che ha un cerotto sulla guancia destra e uno al sopracciglio sinistro.
«Che hai combinato?» dico un po' preoccupato e indicando il suo viso.
«Oh questi? Eheh gli allenamenti di box.» dice a disagio.

«Capisco.» dico tranquillo andando dietro al bancone.
«Ti serve qualcosa?» dico con un sorriso.
«Veramente no.» dice di nuovo a disagio. «Ecco sono venuto per salutarti, e da un po' che non ti vedo e siccome avevo un po' di tempo libero prima dell'allenamento sono passato di qui, se non ti dispiace.» arrossisce.
Faccio un sorriso, facendo no con la testa.
«Mi fa piacere.» sorride anche lui.
«Allora.. che stavi facendo?» accenno un sorriso e gli faccio segno di seguirmi. Appoggia la sua borsa sul bancale e mi segue confuso.
Quando entra nel giardino rimane sbalordito.
«Wow! Tae è magnifico! Ci sono tantissimi fiori!» rido leggermente.
«Che fiore è questo?» indica il fiore.
«Si chiama Solandra Maxima, i fiori sono imbutiformi con petali di colore giallo-ocra e venature interne di colore viola. Sbocciano in primavera ed estate.»
«Mmm capisco, sono bellissimi. Tu sai proprio tutto eh?» dice guardando altri fiori.
«Diciamo che ho studiato.» rido.
«Interrogazione a sorpresa!»
«Oh no!» dico spaventato per finta.
«Questo come si chiama?» indica un fiore dai petali gialli.
«Primula.»
«Mmm questi?» sta volta petali frastagliati di colore lilla. 
«Saponaria.»
«Mmm sei davvero bravo, adesso ne cercherò una davvero difficile.» sorrido per la sua buffonaggine.
«Questo!?» indica da tutt'altra parte per confondermi. Rido.
«Penso lo sappia anche tu.» confuso guarda ciò che sta indicando.
«Leucanthemum vulgare o più comunemente, margherita.» si gratta la testa imbarazzato.
«Okey okey, primo della classe, la prossima volta non sarà così facile.» rido di nuovo.
«Va bene.» guarda il suo orologio.
«Cavolo! Sono in ritardo!»
Lo accompagno in negozio e velocemente prende la sua borsa.

«Vado! Ci vediamo dopo!» annuisco sorridendo.
«Oh, aspetta!» afferra una matita dal portapenne e nell'angolo in alto a destra del mio libro, scrive il suo numero di telefono.
«Mandami un messaggio con qualsiasi cosa, così salvo il tuo numero.» confuso e stordito dalle troppe cose che stanno succedendo, annuisco e sorridendo esce dal negozio.

🌼🌼🌼

«A domani, Taedice la signora Cho uscendo dal negozio, mentre giro la targhetta con la scritta chiuso sulla porta.
«A domani!» gli dico felice per poi chiudere la porta a chiave.
Metto in ordine le ultime cose per poi salire in casa. Mi faccio un bagno caldo, rilassandomi.
Penso al numero di telefono di Jungkook, devo ancora mandargli un messaggio. Ho aspettato prima di farlo per non sembrare troppo appiccicoso. Cosa dovrei scrivergli?
Porto le gambe al petto facendo muovere tutta l'acqua nella vasca.
"Hey, Kook sono Taehyung!" Troppo invadente.
"Taehyung." Troppo freddo.
"Indovina chi sono?" Troppo da telefilm. Scuoto la testa esasperato.
Basterà scrivere  semplicemente
"Sono Taehyung." Esco dalla vasca e l'acqua scorre lungo tutto il mio corpo. Afferro l'asciugamano e mi asciugo.

Finito di asciugarmi e vestirmi vado in camera. Apro la finestra e la solita arietta mi sfiora il viso. Prendo il mio libro di botanica dalla libreria e mi siedo nella mia poltrona sospesa piena di cuscini. Prima di iniziare a leggere mando l'sms a Jungkook.
Chissà cosa starà facendo?

«Che leggi?» quasi non cado dalla poltrona per lo spavento.
Guardo fuori dalla finestra e Jungkook è appoggiato al cornicione che mi guarda.
«Sai dovresti smetterla di fare così. Prima o poi ci rimarrò secco.» ride spontaneamente e non posso fare a meno di pensare che sia bellissimo.
«No, non credo che lo farò.
Ti va del sushi?» tira su una mano con delle buste.
«Oh ehm si, perché no.» sorrido alzandomi dalla poltrona appoggiandoci il mio libro sopra.
«Vado ad aprir-» non finisco la frase che con agilità scavalca il cornicione.
«Oppure fai così.» rido.
«È molto più veloce e comodo.» dice con nonchalance. Scuoto la testa.
«Dai entra.» dico ed è quello che fa.
«Ah, non guardare il disordine.»
Mi guarda confuso e divertito allo stesso tempo
«Il tuo concetto di disordine è strano, non hai visto casa mia.» ride e la cosa fa ridere anche me.
«Appoggia pure qui, sul tavolino.»
Dico indicandogli il tavolino di legno vicino alla libreria. Lui si siede per terra iniziando a tirare fuori dalle buste il cibo.
Vado in cucina per prendere dei bicchieri e da bere.
Torno in camera appoggiandoli sul tavolo.
«Ho solo dell'acqua e questo succo di mela.» mi passa delle bacchette.
«Va benissimo.» afferro le bacchette e mi siedo di fronte a lui.
«Allora ho preso del sashimi di tonno e branzino, degli onigiri di salmone e gambero cotto, dei nigiri di salmone, spiedini di gambero, noodles, ah e anche del kimchi
«Ma qui possono mangiarci 5 persone.» rido divertito.
«Bhe io valgo per 4.» dice con già un pezzo di sashimi in bocca. Sorrido genuinamente.
«Va bene, allora buon appetito e grazie per la cena.» prendo del sashimi portandolo alla bocca.
«Figurati.»
Mentre mangiamo parliamo del più del meno e di com'è andata la giornata.
Osservo il cerotto sul suo viso.
«Non è un po' pericoloso come sport, la box?» dico senza neanche pensarci e subito mi pento non sapendo se questa mia affermazione possa dargli fastidio. Lui mi guarda.
«Si, probabilmente hai ragione ma è uno sport che mi piace.» mi sorride.
«Scusa, io non volevo insinuare-»
«Taehyung, va tutto bene non preoccuparti.» annuisco.
«Come va con lo studio?» dice prima di bere del succo.
«Oh bene, mi mancano poche pagine, sto aspettando un e-mail con la data dell'esame.» appoggia il bicchiere sul tavolino.
«Capisco, bhe non ce bisogno di preoccuparsi, ce la farai sicuramente, non conosco qualcuno più appassionato di te.» ride lievemente.
«Grazie.» mi fa no con la mano.
«Tu invece che lavoro fai?» si irrigidisce e non capisco cosa ho detto di male.
«Ah io ecco, faccio le consegne, si.» dice poco convincente. Non dico nulla, avrà i suoi motivi per non dirmi la verità, anche se odio chi mi mente.
«Okey.» mi limito a dire, mi sembra un po' a disagio.
«Bhe, si è fatto tardi, è meglio che vada.» mette tutta la spazzatura nelle buste.
«Non ti preoccupare, ci penso io.»
«No, ti aiuto, non sono così maleducato.» così mi aiuta a ripulire.
«Prendo io la spazzatura, la butto domani.» annuisco.
«Allora vado, a domani.» annuisco.
«A domani.» mi sorride e come è arrivato così se ne va.
Cosa nascondi Jungkook?

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Ňïňfęā 💮Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt