Non riesco a non pensare a quel ragazzo, mi ha scombussolato lo stomaco e, peggio ancora, la testa.
"Che cos'hai?" Mi domanda Andrea mentre con la cannuccia fa rumore dopo che ha finito l'ultimo sorso di Angelo azzurro.
"Non lo so, mi sento strana"
"E' tutta sera che ti senti strana, da quando siamo entrati"
"Lo so ma adesso mi sento più strana di prima"
"Hai bevuto e ti sei drogata, è strano che tu sia ancora così triste e, soprattutto, lucida"
"Lo so" rispondo in modo secco, di solito sono logorroica, questa sera no.
"Guarda che Federico è venuto giù dalla spalliera, non rischia più di morire, puoi stare tranquilla" lo dice ridendo ma in realtà si vede lontano un chilometro che è preoccupato per me
"Lo so ma... oh fanculo te lo dico" -volevo rimanere calma invece ho sbroccato- "mentre cercavo di tirare giù Federico di lì mi si è avvicinato un ragazzo, era bello, molto bello e mi ha fatto un complimento però come se fosse imbarazzato, io l'ho sentito ma lui l'ha sussurrato non voleva che lo sentissi" poi mi fermo
"E tu che hai fatto?" Mi chiede Andrea, mentre con molta nonchalance prende un altro bicchiere di Angelo azzurro in mano, è tornato tranquillo perché ha capito che non avevo niente di grave e perché si aspetta la solita risposta del tipo "Niente, l'ho guardato e me lo sono portata in bagno" e invece quella sera non avevo fatto così, per niente.
"Io... io sono arrossita poi mi è venuto un fastidio assurdo allo stomaco che non provavo da quattro anni a questa parte e anche adesso ho questo fastidio" ho lo sguardo basso, Andrea si aspettava di tutto ma di certo non questa risposta e infatti appena ha sentito queste parole ha sputato il cocktail a raggiera.
"A- Aurora, non ti starai innamorando, vero?" Me lo chiede, come se fosse preoccupato che mi possa succedere qualcosa
"N- No non credo, non posso più innamorarmi, non so più come si fa..." ho ancora lo sguardo basso
Stavo mentendo a me stessa sapendo di mentire.
"Aurora, per favore fai attenzione, non voglio vederti soffrire ancora"
"Fidati, neanche io ho voglia di soffrire ancora" gli rispondo mentre dal tavolino davanti a noi prendo un bicchiere di prosecco e me lo porto alla bocca, ho bisogno di alcool per uccidere le farfalle che mi girano nella pancia e anche quelle che mi girano in testa.
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Ciao ragazzi, questo è l'undicesimo capitolo.
Spero vi piaccia questo capitolo un po' più dialogico del solito.
Altea
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Non pensavo di ridurmi così
Romance"Conoscete la storia di Cenerentola? Dove lei è sempre perfetta e gentile anche se è sconvolta dalla vita e alla fine si mette insieme al principe azzurro? Ecco la mia vita era iniziata così poi è diventata un casino fatta di gente di merda, di catt...