Come puo' una persona pensare due cose discordanti e crederci ad entrambi... e' strano, se non incredibilmente sciocco. In questa parte non vorrei astrarre un concetto di per se gia' astratto, non mettermi a parlare della societa' e dell'insieme delle persone, bensi' parlero' di me.
Leggendo i miei contenuti capita spesso di fare i conti con la mia visione definita e schematica della societa', una visione che vede gli eventi delle persone come se fossero in equilibrio. A rigor di logica, pensando che io creda fermamente in cio' che dico, dovrei iniziare a perdere capacita' di vita, o perdere l'interessa per quella che e' la mia.
Sono felice di poter dire che sono riuscito a scindere quello che e' la mia visione con quello che vivo, perche' la mia posizione, vista da vicino, non mi permette di conoscere; anche conoscendo come le persone tendono, inconsciamente, ad organizzarsi tra di loro non si potra' mai raggiungere, con le conoscenze attuali, una concezione completa e piena di tutto cio' che ne deriva.
A volte, per evitare di stare male, per riferirmi a comportamenti o situazioni che non mi so spiegare, mi capita di fare riferimento alla mia teoria, e' piu' semplice, quasi evasiva. In quei momenti mi capita di pensarci molto, e cosi' anche per molti giorni a seguire... Esistono tuttavia dei momenti, nella giornata, oppure dei giorni in cui il mio pensiero slitta verso un qualcosa che sembra piu' personale, meno astratto, piu' palese e a volte meno facile; nonostante io pensi cosi' intensamente a come la vita gestisce la vita, con interesse simile mi concentro sulla vita fine ad una persona, me.
E' una sorta di versatilita', un essere una doppia persona con un doppio modo di vedere le cose che, a comando, riesco a gestire per aiutarmi in situazioni dove la normale concezione della vita faticherebbe a trovare un risultato. Sostanzialmente, per quanto scontato fosse, cado anche io nella popolazione, sono anche io nella societa'. E' molto piu' spontaneo pensare che la vita sia un qualcosa di indescrivibile, il nostro immaterializzabile interiore che sfoca all'esterno mediante il nostro IO.