Capitolo 15

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(Vi consiglio di leggere il capitolo con la canzone che ho allegato qua sopra, io l'ho fatto mentre scrivevo uwu buona lettura~

Ps. Forse l'ultima parte della canzone non ci sta tantissimo con il capitolo ma shhhh)

Ed era di nuovo solo.
Solo come una lattina buttata sul marciapiede della strada, come un gattino abbandonato dai suoi padroni e da sua madre, come una pagina di un diario appena strappata e gettata a terra come se non valesse nulla.

Tanto era abituato a rimanere in solitudine, no? Aveva vissuto tutta la vita in quel modo. Adesso che aveva capito cosa volesse dire avere qualcuno che gli voleva bene per quello che era, però, lo rendeva ancora più malinconico.

Ma quella volta non avrebbe chiesto aiuto tramite dei stupidi messaggi nascosto nella biblioteca, oh no. Era stata una scelta sciocca che, nonostante sapeva che non sarebbe servita a nulla, aveva fatto comunque. Ne era ritornato col cuore a pezzi.

Era destinato ad essere triste?
Probabilmente sì.
Cosa aveva fatto per meritare questo?

Era troppo testardo e non aveva assolutamente intenzione di chiedere scusa alla ragazza.
"Chiedere scusa per cosa? È stata lei che ha rischiato di uccidere un ragazzo per nulla!" pensò lui tirando un sasso nell'acqua del lago.

In quel momento si trovava in un parco, lo stesso in cui i due si erano conosciuti. Aveva bisogno di riflettere e quello era il posto giusto per farlo. Appoggiato ad un albero, fissò il panorama che gli era dinnanzi: le sfumature di viola e di rosa erano ben visibili nel cielo, un misto di colori stupendi che aveva voglia di fotografare per ricordare quel momento per sempre, seppur dopo aver vissuto terribili momenti. Amava scattare foto i tramonti, lo faceva rilassare molto.

"Guarda che non sei costretto ad essere mio amico."

Erano quelle le parole che lo stavano tormentando da tanto, troppo tempo. Elisa non si era mai rivolta a lui con così tanto disprezzo... e gli faceva male.

Dopo il calar del sole, decise di andare a fare una visita ad una persona speciale: si alzò con lentezza indicibile ed entrò in quella struttura malinconica e nostalgica, piena di fiori bianchi, rossi, gialli alcuni rosa. Si avviò verso un giardino molto grande e si avvicinò a dei gigli bianchi, ne raccolte alcuni per poi dirigersi verso delle magnifiche rose rosse e prendere le più belle.

Dopo ciò si avviò con il mazzo di fiori in mano... verso la tomba della madre. Lei amava i fiori, era una donna molto saggia e il suo hobby preferito era proprio il giardinaggio: possedeva un bellissimo orto pieno di fiori stupendi, dalla tonalità di rosa, blu, viola, giallo... ma quelli che più amava erano quelli rossi e bianchi. Per non parlare della zona del giardino più illuminata dal sole, era colmo di rose di tutti i colori!
- Ciao mamma, era da tanto che non andavo a farti visita, vero? Scusami, in questi giorni ho avuto molto da fare, tra interrogazioni, compiti in classe ed... Elisa. Sì, una mia amica. Ci credi? Finalmente ho un'amica! Anzi, ce l'avevo, finché non abbiamo litigato. Sono passate molte ore dalla nostra discussione e sento già la sua mancanza. Era l'unica persona che mi capiva e che mi voleva bene, proprio come facevi tu. - si prese una una pausa e cominciò ad accarezzare la foto della donna appesa nella piccola cornice affianco al suo nome: "Sonia De Luca"

Era una bella donna: molto alta, snella, aveva dei straordinari capelli ricci neri come la pece, amava i suoi occhi marroni illuminati dalla luce del sole, peccato che non li avrebbe mai più rivisti.

- Mi manchi, mamma... - mormorò dopo un po' con gli occhi lucidi, per poi scoppiare a piangere a causa del fratello, a causa dei bulli e a causa dell'abbandono.

"Guarda che non sei costretto ad essere mio amico."

Sweet Girl ~ Sequel Di "Nerd Boy ~ (Sterio)" | COMPLETATA |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora