Una Notte - Gelosia

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Esco dal pub completamente ubriaco.

Dovrei tornare all'accampamento ma non sono sicuro di volerci andare. Non ho voglia di vederti adesso, non ho voglia di vedere nessuno, men che meno te. Ho ancora impresso a fuoco nel cervello lo sguardo che hai rivolto a Peggy Carter là dentro. Sulle mie mani ci sono i segni delle mie unghie pressate a fondo nella pelle quando cercavo di trattenermi dal fare qualcosa, qualunque cosa, per impedire quello scambio di battutine e sguardi proprio davanti ai miei occhi. Forse avrei fatto meglio ad andare via ma non ci riuscivo, dovevo sapere, dovevo vedere quanto profonda fosse la mia gelosia nei tuoi confronti e la tua indifferenza nei miei.

Se ripenso a lei, al modo in cui ti parlava, al suo vestito rosso, al tuo sguardo sul suo corpo... Dio, mi viene da vomitare.

Forse ho bevuto davvero troppo.

Volevo cancellare dalla mente la sensazione di te che te ne vai via da me, che non mi guardi, che mi ignori solo perché davanti a te c'è una bella donna come lei, ma invece di cancellare tutto questo ci sono affogato dentro con tutto il whisky che mi sono scolato.

Mi fa male la testa.

Mi fa male la pancia.

Mi fa male il cuore.

Mi fa male tutto e mi viene da vomitare.

Mi accascio in questo vicolo puzzolente che sa di spazzatura e piscio, e vomito anche l'anima.

Vorrei si potesse fare davvero. Smetterei di soffrire così tanto per questo amore impossibile, se non avessi un anima?

Alla fine l'anima non l'ho vomitata ma il contenuto del mio stomaco è di certo riverso sull'asfalto di questo vicolo.

Mi asciugo la bocca con la manica della divisa e mi rendo conto di stare piangendo. Da quanto? Non lo so.

Mi guarderesti come hai guardato lei Steve, se fossi stato una donna?

Dimmi Steve? Se fossi una donna, mi ameresti come ti amo io?

Vorresti fare l'amore con me? Saresti dolce? Mi baceresti sulle labbra sporche di rossetto?

Io lo farei Steve, ti amerei anche se tu fossi una donna, come ti amavo quando eri solo un ragazzino scheletrico, come ti amo adesso che sei Captain America e il tuo corpo è forte e muscoloso.

Non c'è universo al mondo o realtà parallela in cui non ti amerei. Ti amerei anche se mi dimenticassi di te, perché il mio cuore ti appartiene e ti apparterrà per sempre. Perché è la mia anima che ama la tua, ovunque essa abiti.

Ho voglia di vederti adesso e non mi importa più se hai flirtato con la Carter davanti ai miei occhi.

Voglio vederti, voglio che mi guardi mentre sono così, distrutto, per causa tua.

Scusa, che pensiero egoista. Sono troppo ubriaco.

Voglio vederti perché mi sei mancato da morire e mi sta bene, davvero mi sta bene, averti solo come amico. Mi basta stare al tuo fianco.

Eppure vorrei sapere, cosa faresti, cosa diresti? Se ti dicessi che ti amo, vorresti ancora ancora essere mio amico? Mi guarderesti allo stesso modo?

Mi dirigo con passo malfermo verso il campo. Mi fermo un attimo ad una fontanella sulla strada e mi sciacquo la bocca e il viso per cancellare ogni segno di questa notte terribile e da dimenticare.

Quando entro nella tua tenda ti trovo già addormentato. Mi inginocchio per terra davanti al tuo viso come un devoto di fronte al suo dio, e poggio la testa sul materasso.

"Bucky... Cosa c'è?" sussurri.

Ti ho svegliato, scusa Steve, volevo fare piano ma forse sono troppo ubriaco per accorgermi di quello che faccio.

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