Settimana 3 Venerdì 15 marzo

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Venerdì 15 marzo 8:00

Hoseok sorseggiava il suo tè al tavolo della cucina, mentre Namjoon beveva di fretta la sua tazza di caffè e Seokjin se ne stava seduto con gli occhiali da lettura appoggiati al naso come una vecchia insegnante di matematica e una tazza di tè alla mano, mentre guardava torvo l'ospite che faceva colazione in tutta tranquillità.
«Buona giornata tesoro» disse Namjoon baciando sulle labbra Seokjin, mentre si infilava la giacca, «buona giornata anche a te tesoro» disse poi sfiorando con le labbra la testa di Hoseok.
L'amico sorrise a tanta premura «Buon lavoro» disse salutandolo con il tovagliolo.
Seokjin sospirò «Buon lavoro, amore».
Quando i due furono rimasti soli la tensione che emanava il corpo di Seokjin era quasi palpabile.
Il più giovane non aveva voluto dare spiegazioni ai due per quello che era successo il giorno prima, assicurando che già il giorno dopo si sarebbe trovato una sistemazione, ma a Jin quelle scuse non bastavano.
Per prima cosa, non poteva farlo preoccupare in quel modo senza dargli una spiegazione, seconda cosa, non se ne parlava di dividere lui e Yoongi e per ultimo, ma non per importanza, ieri aveva interrotto qualcosa che sarebbe andato ben oltre le coccole e quindi esigeva una spiegazione degna di quel nome.
Si schiarì la voce prima di parlare e poté vedere l'espressione di Hoseok farsi preoccupata «Allora» incominciò, «si può sapere cosa stai combinando?».
Hoseok stava per mettersi sulla difensiva ma Seokjin lo interruppe prontamente «E no, non hai la possibilità di cambiare argomento e no non ti troverai un altro posto dove andare finché non risolverai con Yoongi, perché tu risolverai qualsiasi cosa sia successa con lui ok?».
Ci fu un attimo di silenzio, in cui Hoseok studiò le parole del maggiore cercando una scappatoia, non c'era, Seokjin aveva deciso e quello doveva essere.
Sospirò rassegnato il minore, «Ok, ok, hyung, hai vinto».
«Ah» Seokjin si fece scappare un'esclamazione soddisfatta, «bene, allora, avanti».
Hoseok sorrise appena e sospirò, cercando la forza per parlare «Abbiamo discusso per il kimchi».
«Il kimchi» ripeté Seokjin.
«Sì, il kimchi».
Ci fu un attimo di silenzio in cui il maggiore sperò con tutto sé stesso di non essere stato disturbato per un litigio sul cibo, per quanto quest'ultimo amasse il cibo, non era un motivo valido per interrompere la sua serata con Namjoon.
«Sì, bè, io in genere mangio il kimchi con poco riso, ma ieri ne volevo tanto e lui ha iniziato a darmi dell'avido, a dirmi che non mi accontento mai di quello che ho».
Seokjin lo ascoltava sconvolto.
«E ha iniziato a tirare fuori argomenti che non c'entrano nulla e alla fine mi ha accusato di essere diventato diffidente nei suoi confronti ed è diventato un litigio senza senso in cui uno inveiva sull'altro» spiegò in maniera un po' disordinata, si vedeva che la cosa lo turbava, «mi sono sentito attaccato capisci?».
Seokjin sospirò, «Capisco» disse dolcemente, «ma non credi di aver reagito in maniera un po' affrettata andando via di casa? Yoongi ha chiamato sia noi che Jimin e Tae per sapere dov'eri ieri sera, era davvero preoccupato».
Hoseok alzò lo sguardo sul suo hyung finalmente «Ti ha chiamato?».
Il maggiore annuì «Ti ha chiamato mille volte al telefono e poi ha tempestato tutti noi di messaggi».
Hoseok sospirò, «Sai hyung...» disse incerto.
Lui gli appoggiò una mano sulla spalla, incitandolo ad andare avanti «Non credo fosse il Kimchi il problema».
Seokjin sbuffò appena «No tesoro, non credo nemmeno io, perché oggi dopo lezione non vi chiarite?».
Hoseok corrugò le sopracciglia «Non ho intenzione di chiamarlo» disse severo, «sono stanco di essere sempre io quello a cedere e a non prendermela per i suoi comportamenti burberi, ora esigo delle scuse».
Seokjin sospirò a sua volta, non poteva certo dargli torto.


Venerdì 15 marzo 18:00

Come intimatogli da Seokjin, quella sera Hoseokdopo gli allenamenti tornò a casa dei suoi hyung, non lo avrebbero mai lasciatoin un ostello o chissà dove.
Aprì la porta con le chiavi che tenevano puntualmentesotto lo zerbino «Sono a casa, hyung!» li salutò e non appena entrò in cucinarimase esterrefatto dalla scena che vide.
Seokjin cucinava sereno, mentre Namjoonconversava pacificamente con Yoongi, seduto al tavolo con un'aria serenissima.
Poté vederlo irrigidirsi impercettibilmentequando lo vide affacciarsi alla porta della cucina, lui invece si sentivaproprio di pietra.
Cosa ci faceva lì? Lo aveva chiamato Jin? Eraandato di sua spontanea volontà? Che voleva da lui?
«Buon giorno» lo salutò serenamente, «è statauna giornata stancante?».
Hoseok non fece altro che osservarlo immobile,non credendo alle sue orecchie, aveva davvero intenzione di far finta di nulla?
Ci pensò Seokjin a rispondere al suo posto «Noneri venuto qui per una ragione Yoongi?».
L'accusato non guardò il suo hyung negli occhi«Ehm, si, insomma, ti va se ne parliamo?» disse poi rivolgendo ad Hoseok unosguardo un po' imbarazzato.
Quest'ultimo sentì la spina dorsale e tutte leossa meno rigide finalmente «Uhm» acconsentì mettendo su il broncio e sedendosivicino a Namjoon, a debita distanza dal suo coinquilino.
«Ho un po' esagerato ieri» ammise Yoongi.
«Quando?» chiese sarcastico Hoseok, «intendiquando mi hai dato dell'avido ed egoista per la mia scelta di mettere tantoriso nel Kimchi? O quando mi hai dato del pedofilo tirando in ballo il discorsodi Lee?».
«Ancora lui?» Namjoon si lasciò sfuggireun'esclamazione che lasciò interdetti tutti, «scusate, scusate, continuatepure» disse mettendo le mani davanti ed evitando l'occhiata di Seokjin.
«Quella è una cosa che ho detto senza pensarci,stavamo litigando» tentò di scusarsi Yoongi, «non so che mi sia preso, anche tuperò hai iniziato ad inveire su di me ad un certo punto».
«Sei venuto qui per scusarti o per accusarmiancora?» si lamentò il minore.
«No, è che, ah!» Yoongi incrociò le braccia alpetto e si ammutolì, Hoseok copiò la sua posizione, «lasciamo perdere, èmeglio».
Seokjin sospirò rumorosamente, guardandoaccigliato Yoongi, che dopo aver finalmente ricambiato lo sguardo del maggioresospirò arreso «Mi spiace ok? Sono stato inappropriato, ho buttato le miefrustrazioni su di te, perdonami».
Hoseok alzò gli occhi al cielo «Ok» disse secco.
Yoongi sbuffò «Non stai accettando davvero lemie scuse».
Hoseok si strinse nelle spalle, le bracciaancora incrociate «Accetto le scuse ma l'arrabbiatura non passa come se nullafosse».
Yoongi osservò bene il suo interlocutore, no,questa volta non avrebbe ceduto «Ok» si arrese infine, «hai tutte le ragioni masappi che mi sono arrabbiato solo perché ti vedo distante ultimamente» ammise,«e non voglio che le cose tra di noi cambino, ci tengo ai rapporti di amiciziae anche se si litiga credo che possa servire a capirsi meglio a volte».
Erano scuse un po' goffe, ma Hoseok decise chepoteva accettarle meglio delle prime «Lo so che sono più distante» disseinaspettatamente, «mi dispiace».
I due restarono in un silenzio riflessivo.
«Bene» esclamò Seokjin soddisfatto, «era tantodifficile ?» chiese ai due.
Entrambi sospirarono infastiditi «Nope» disseHoseok imbronciato, Yoongi si limitò a sbuffare.
«Bene, ora è pronto da mangiare, lavatevi lemani e venite a tavola».

A casa di amiciWhere stories live. Discover now