Capitolo 14

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Doveva trovarlo. Doveva trovare Lucian e parlargli oppure sarebbe morto, figuratamente è ovvio, ma il concetto era chiaro

A quanto sostenevano i compagni di classe Lucian era andato a pubblicizzare la loro casa stregata, ma non importava quante volte Aitor ripercorresse i corridoi, di Lucian non una traccia.

Si arrese all'idea di trovarlo e tornò sconfitto in classe per poter passare il resto della giornata.

~❄️~

Passò l'intera giornata ad aiutare la classe, con la speranza che prima o poi il blu si presenti, ma nulla.

Ormai, tardo pomeriggio, Aitor decise di tornare a casa, non aveva visto il ragazzo dai capelli blu da quasi tre giorni, ora che ci pensava bene.

Era troppo concentrato su Gabriel, che non si accorse che mancava il suo amico.

Si sentiva molto imbarazzato e deluso da sé stesso, ma la cosa iniziava a pesargli e decise che il giorno dopo non avrebbe fatto altro se non stare con Lucian. Bisognava trovarlo però...

~❄️~

Era mattina presto, la cartella di Lucian era sul suo banco ma lui non c'era

Il festival finirà tra pochi giorni, deve per forza tornare in classe. Magari non mi vuole vedere più... Mi odia forse?! È per questo che mi evita?!

Pervaso dai pensieri negativi Aitor gettò la sua cartella sopra il suo banco per poi correre in giro per la scuola alla ricerca del blu.

Nei bagni non c'era, né sul tetto nemmeno nei ripostigli.
Sarà anche stata una scuola piena di studenti e in effetti Lucian era un ragazzetto molto basso, ma con la sua capegliatura era facilmente riconoscibile, giusto?

Un qualsiasi studente poteva vedere Aitor disperato che correva a zonzo per la scuola. Aveva addirittura provato a chiedere a qualcuno se lo avesse visto o lo conoscesse ma niente

Ma è possibile che nessuno a scuola lo conoscesse?

Rimaneva solo un posto in cui controllare: lo spogliatoio della palestra.

Aitor e Lucian passavano spesso il loro tempo li, eppure era da un pò che non ci andavano insieme. Ma è anche vero che se non volesse farsi trovare non si sarebbe nascosto lì.
E invece...

~❄️~

Aitor era appoggiato allo stipite della porta dello spogliatoio maschile a riprendere fiato dopo la corsa.

Apparentemente lo spogliatoio era vuoto, ma c'erano molti angoli da controllare.

Dopo aver ripreso fiato entrò. Non era né nelle doccie né nei bagni, eppure vicino ai lavandi si poteva scorgere una figura - Lucian! -

La figura del ragazzo sobbalzò per poi guardare verso il turchese - Aitor... - si avvicinò poi verso il ragazzo sorridendo, come al solito

- perché sei sparito? Sei arrabbiato con me? È per questo? Mi odi?! -
Lucian sorrise in risposta
- non è colpa tua Ait, mi dispiace di essere sparito e di non averti detto nulla, è solo che volevo stare da solo per riflettere... -

Aitor non sapendo bene come reagire, abbracciò l'amico che ricambiò felice, o almeno per i primi secondi. Dopo pochi istanti infatti, si ritrasse e si strinse con le braccia. Aveva gli occhi lucidi, sembrava stesse per piangere

- L-Lucian? Tutto ok? -
- ... -
- Lucian? -

Ogni secondo che passava, in cui il blu non rispondeva, Aitor sentiva le lacrime che erano sul punto di scendere.

Si avvicinò velocemente, verso Lucian e gli sbottonò la camicia. Questo cercava di liberarsi ma dopotutto Aitor era più forte di lui, anche se di poco.

Nel mentre che il turchese e il blu parlavano, dall'altra parte della scuola era il rosa ad essere preoccupato.

Non vedeva Aitor da due giorni poiché impegnato a cercare Lucian, ma questo lui non poteva saperlo.

Lo aveva chiamato diverse volte ma non rispose neanche a una. A volte passava per la sua aula ma lui non era mai presenti.

La paura lo pervase. Aveva paura che lo stesse evitando a causa di quello che gli disse nello spogliatoio.

E Riccardo non collaborava, continuava a dire che aveva esagerato, che era perseguibile per legge e che non si scopa a scuola

- dovrei rispondergli chiaramente a parole? - domandò Gabriel voltandosi verso Riccardo
- non lo so bello mio, non sono io lo stupratore qui -
- simpatico -

-🙃🌱

[Ranmasa] - "Piccolo fiocco di neve"Where stories live. Discover now