Capitolo 2

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Dopo un breve tratto in auto, Takahashi e Suzuki arrivano nel b&b dove alloggia il primo. Posteggiano le auto sul retro dell'edificio e scendono alle rispettive auto. Takahashi si guarda più volte intorno prima di arrivare davanti la porta di casa sua, poi apre ed entra con una certa premura. Suzuki lo segue, imitandone le precauzioni.

Una volta dentro, il detective chiude la porta a doppia mandata e serra accuratamente tutte le sicure.

"Sosuke...sei diventato paranoico?"

Sosuke, ignorandolo: "Guarda che cosa ho scoperto. Nessuna domanda sui miei informatori eh."

Dicendo questo, accendeva la luce della stanza, che rivelava una parete con delle bacheche piene di fotografie, cartine topografiche e altri documenti, tutto collegato con delle puntine da disegno e dei fili rossi.

"Una nuova organizzazione criminale di stampo mafioso da qualche anno a questa parte ha iniziato a rivaleggiare con la yakuza. Dopo numerose ricerche è saltato fuori che altre organizzazioni simili si sono venute a creare in tutta l'asia. Ho le prove che queste organizzazioni sono collegate. Lo scorso anno la triade ha perso la metà dei suoi membri perchè si è trovata nel bel mezzo del fuoco incrociato, in tutti i sensi, di due di queste organizzazioni. Una di queste è chiamata "drago di fuoco", che ha letteralmente dato alle fiamme qualcosa come quaranta covi della triade. Il loro capo è conosciuto come Huolong. L'altra organizzazione è meno teatrale ma i suoi metodi sono altrettanto brutali. Il loro capo si chiama Zhang, è soprannominato il mangiauomini. Credo non debba specificare il motivo. Attualmente si è trasferito qui in giappone e ha preso il controllo di una distilleria di sake. Poi, che tu ci creda o no, hanno anche affiliazioni in mongolia. Nel deserto ci sono un sacco di accampamenti nascosti di una organizzazione soprannominata khanato dell'orda d'oro. Trafficano qualunque cosa: droga, armi, schiavi. Il loro leader è noto come Altan Khan. Di recente un gruppo in sud corea ha iniziato a creare disordini nelle strade; rapine, sparatorie con gang locali, corse clandestine. Non hanno un vero leader, sono un gruppo di otto ragazzi e si fanno chiamare "ragazzi a prova di proiettile". Adesso riportiamo l'attenzione qui in giappone, dove si trova il grosso dell'organizzazione. Ho indagato su dei movimenti strani presso un dojo che era in stato di abbandono da tempo, inizialmente pensavo che fosse solo un luogo in cui i membri delle varie organizzazioni si incontravano di nascosto per scambiarsi ordini e altro ma poi ho scoperto che si trattava di una delle tante organizzazioni satellite di questo grande gruppo. Sempre più adepti si ritrovano a praticare arti marziali, ho modo di credere che sia una vera e propria milizia. Il maestro del dojo rimane sconosciuto. Da qualche mese a questa parte nel quartiere di Kabukicho sono stati visti dei tizi riscuotere la "protezione" da alcuni dei più importanti locali a luci rosse della zona. Indossano abiti neri lunghi e larghi cappelli. Ho pedinato quello che sembrava il loro leader, che chiamano col nome in codice di "Undertaker" e ho scoperto che è davvero un becchino. Il suo vero nome è Boseki. Altri pedinamenti mi hanno portato a scoprire una ditta di smaltimento rifiuti che fa da facciata ad un'altra organizzazione sempre loro alleata; si trovano nelle fogne ma lì non sono potuto entrare. Sembra tutto così surreale. Dulcis in fundo. Hebi, la serpe. La prima di queste organizzazioni a dichiarare guerra aperta alla yakuza è anche la mente dietro tutto questo. Il suo capo è conosciuto come Orochi e tutte queste alleanze sono da attribuire a lui, alcune di queste organizzazioni sono nate proprio da un suo ordine."

Mentre Takahashi dava le spalle a Suzuki mostrandogli tutti i vari collegamenti e spiegando nel dettaglio ogni cosa, quest'ultimo gli teneva la pistola puntata sulla schiena, a debita distanza. Il dito sul grilletto è pronto a fare fuoco ma qualcosa lo fa come desistere tutto ad un tratto. Suzuki ripone la pistole nella fondina interna, dentro il suo impermeabile grigio.

"Dove hai preso tutte queste informazioni Takahashi?"

"Yuto, avevo detto niente domande" risponde il detective voltandosi e guardandolo dritto negli occhi: "Perchè mi hai chiamato per cognome?"

"Come vuoi...adesso vado, vorrei giusto dormire un paio di ore, in mattinata avrò parecchie scartoffie da compilare. Occhi aperti."

Suzuki fa per andarsene e mentre è intento ad aprire la porta Takahashi gli punta la pistola.

"Sosuke, ricordami perchè ti ho licenziato" chiede l'ispettore capo senza voltarsi.

"Perchè mi sono scopato tua figlia."

"Già" risponde Suzuki accennando un'amara risata "Troppo in gamba. Domani fà un salto in centrale." Poi alza il cappello facendo un cenno di saluto e se ne va, sempre senza voltarsi.

"Contaci" e abbassa l'arma. 

Racconto 3: Le 8 spire della serpeWhere stories live. Discover now