I Hate You~ Theo Raeken

🌬Sorella Minore~ capitolo 1

canzone del capitolo:
Radioactive degli Imagine Dragons

Era lì, in piedi, sulla soglia della porta quando lo vidi. Era in anticipo, e non lo era mai stato prima di allora. Stavolta non si trattava di nessuna riunione del branco, come se lui ne facesse davvero parte, ma mio fratello voleva che fossero tutti presenti, aveva intenzione di organizzare una festa, evento più unico che raro, per Isaac in ritorno dalla Francia. Voleva che tutti coloro che oramai facevano parte del "nuovo" branco ne prendessero parte, dal suo più caro amico e confidente al perfetto sconosciuto.
Non osavo immaginare la faccia di Isaac non appena avrebbe visto in cosa si era trasformato il branco di Scott, ma soprattutto in cosa mi ero trasformata io.
La ragazza timida e insicura di circa tre anni prima non esisteva più. Da sette mesi a quella parte i miei occhi castani diventavano gialli quando una luce mi veniva puntata in faccia, le mie unghie sempre a posto diventavano lunghe e giallognole non appena uno scatto di rabbia, o solo un pensiero, mi balenava per la testa, la mia pelle cambiava totalmente forma, peli e zanne spuntavano in men che non si dica. Scott mi aveva trasformata, ero diventata come lui: un licantropo.

Una delle più grandi cause della mia frustrazione era senza ombra di dubbio Theo Raeken, dimostrava un tale astio nei miei confronti che con il tempo decisi di farvi l'abitudine, tant'è che se mi avessero chiesto quale persona fosse la meno affidabile sulla faccia della Terra avrei risposto ovviamente Theo Raeken, l'insopportabile Theo Raeken.

Era immobile sull'uscio della porta con il braccio poggiato alla parete.
"Cosa hai intenzione di fare lì? Entra!" lo invitò Scott.
Lui annuì e, dopo aver chiuso la porta in legno dietro di sé, si buttò sul rosso divano di finta pelle che arieggiava nel soggiorno della mia casa. Io ero sulla poltrona a scrivere una lista delle cose da comprare per la festa e non osai nemmeno alzare la testa dal taccuino, non avevo intenzione di distrarmi per iniziare quasi sicuramente una discussione con lui.
Ed ecco che risuonò il campanello, e ancora, e ancora: Stiles.
"Ma tu non hai le chiavi?" sbuffai sbattendo la penna sul bracciolo della poltrona, avvertii anche un risolino da parte di Theo ma lo ignorai.
"Le ho dimenticate a casa" affermò dopo che ebbi aperto la porta. Con lui entrarono Lydia, Malia e Derek, l'espressione di quest'ultimo era contesa fra il "Chi me lo ha fatto fare?" e il "Non rivolgetemi la parola fino alla fine della giornata", un classico.
"Hayley" mi abbracciò Malia "Tuo fratello?" mi mostrò l'occhiolino.
"In camera" le feci un cenno con la testa, successivamente sparì fiondandosi sulle scale che portavano al piano soprastante.
"Sbaglio o manca la torta?" domandò Lydia leggendo la lista delle cose da acquistare
"Cavolo! La torta" portai una mano alla fronte, avevo davvero dimenticato la torta!
"Me ne occupo io" si propose Stiles. Gli occhi di tutti noi ragazzi si posarono su di lui increduli e Derek iniziò a ridere, anche questo era un evento più unico che raro.
"Sai davvero cucinare?" lo interrogò la rossa, nonché sua ragazza, alzando un sopracciglio.
"Vado a comprarla. Credevo fosse scontato, non trovate?" questo si che era da Stiles. Theo fece roteare gli occhi e io sorrisi nel vedere l'espressione divertita del moro dalla camicia a quadri.

Era appena cominciata l'estate, gli studi erano stati interrotti dall'arrivo della stagione più calda e afosa dell'anno, e tutti avevamo l'opportunità di passare del tempo insieme. L'idea non mi dispiaceva eccetto per Theo, che da quando era iniziato giugno sembrava essere sempre tra i piedi. Il suo obiettivo era uno, e sempre il solito oserei dire: entrare puntualmente e per davvero nel branco.
A Theo era bastato aiutarci con i cavalieri e con i cacciatori, ancora non del tutto annientati, per ottenere parte della fiducia di Scott, ma la mia, beh la mia fiducia, non poteva essere guadagnata così. Doveva fare di più, molto di più, anche se il suo aiuto aveva contribuito a salvare la vita di tutti noi io ero ancora profondamente offesa, insomma aveva cercato di uccidere mio fratello.