Sofia si sveglia che sono già le dieci.
Immagina il Presidente sia già andato a parlare con i leader. Simona dovrebbe essere con lui, per le foto.
Ancora sotto le coperte, allunga la mano verso il comodino, afferrando il cellulare. Cecchi le ha mandato un messaggio.
"Se vuoi raggiungerci, stiamo andando a fare colazione di sotto."
Il messaggio era stato scritto dieci minuti prima, e, se adesso si dà una mossa, forse riesce a mangiare insieme a loro. Ha sempre adorato le colazioni in hotel, e non osa immaginare quanta roba ci possa essere in uno del genere.
Si veste veloce, e trova le guardie del corpo sedute attorno al tavolo, in una sala diversa da quella della sera prima, insieme a Rocco.
Si avvicina a loro, che le hanno riservato un posto tra Cecchi e il portavoce. Con le altre due guardie del corpo non ha mai parlato davvero, perchè sono molto taciturne in sua presenza e, secondo lei, ancora la sottovalutano.Dopo averli salutati, prima di sedersi, va a prendere la colazione, che è a buffet. Inutile dire che ci sta una quantità immensa di roba, tra cornetti e torte di ogni tipo. La sua golosità prende il sopravvento, e torna al tavolo con ben due piatti.
«Wow, qualcuno qua ha fame.» scherza Rocco, con il caffè in mano.
Fa strano pensare che lui è l'unico al tavolo non sappia nulla del suo vero lavoro. Sicuramente, devono stare attenti a ciò che dicono.
«Non sono riuscita a resistere.» ammette lei. «il Presidente da quanto tempo è andato?»
«Se non sbaglio, l'incontro iniziava alle nove.» risponde Cecchi.
«Dovrebbe tornare per pranzo, anche se dipende da quando finiscono.» la informa Rocco.
Cambiano argomento, quando Casalino afferma che, avendo finito, sarebbe tornato in camera a sistemare delle cose, lasciandoli così da soli.
«Lui non sospetta nulla, giusto?» domanda Sofia, dopo essersi assicurata che il portavoce del premier sia più che lontano.
Cecchi aggrotta la fronte. «Non credo, non che io ci sia amico, ma non ha mai dato segni di sapere qualcosa.»
Gli altri due continuano a mangiare, senza proferire parola.
«Meglio così. Piuttosto, che facciamo tutto questo tempo? Insomma, manca un po' a pranzo, e dopo il Presidente dovrà comunque tornare dai leader.» fa presente la ragazza, pentendosi di non essersi portata con sé un libro. Per fortuna ha Netflix.
«L'hotel ha sia una piscina che una sauna, con tanto di vasche idromassaggio...io e gli altri pensavamo di andarci dopo colazione, e per dopo pranzo ancora non ci abbiamo pensato.» parla sempre Cecchi. «puoi unirti a noi, se vuoi.»
«Non sarebbe per niente male.» afferma Sofia, anche se Giordano e Ponti, dalle loro espressioni, non sembrano essere molto d'accordo.
La ragazza sa solo che sono più giovani di Cecchi, hanno rispettivamente trentadue e trentacinque anni, e quindi meno esperienza.
Tempo un minuto, e tutti e due trovano delle scuse per defilarsi e tornare in camera, come se avessero improvvisamente qualcosa di importante da fare. Non le sembra molto rispettoso nei suoi confronti.
Cecchi, per lo meno, si è ricreduto su di lei. «Devo stendere anche loro a terra per fargli cambiare idea su di me?» chiede al bodyguard, più seria che ironica.
Lui finisce di bere il suo cappuccino, con un'espressione confusa. «Che intendi?»
«Lo vedi anche tu che cercano di evitarmi, non parlando mai in mia presenza...anche adesso, si sono inventati quattro cazzate per andarsene, e non sembravano affatto contenti quando mi hai proposto di stare con voi.» gli spiega, anche se le sembrava più che chiaro. «possibile che non riescono ancora ad accettare che una donna ricopra un incarico simile?»

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Protecting you. |GIUSEPPE CONTE|
Fanfiction«Chi è che rischia di essere ucciso?» Il capo la fissa negli occhi. «Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.» -- Sofia da sempre ha voluto lavorare nei servizi segreti, e, nonostante abbia trent'anni, è una delle migliori. Ha frequentato corsi...