Ottobre
Giuseppe Conte è seduto dietro la sua scrivania, dopo aver finalmente concluso due settimane piuttosto intense, a causa di una riforma economica che doveva essere discussa.
Ha la cravatta allentata, e, senza un motivo in particolare, i suoi pensieri si indirizzano verso la donna incaricata di proteggerlo. Sofia Ferrari, uno dei migliori agenti dei servizi segreti. La prima volta che l'ha vista era rimasto molto sorpreso. O meglio, sapeva che sarebbe arrivata una donna sui trent'anni, ma non si immaginava di ritrovarsi così attratto da lei.
Ne ha viste oggettivamente di più belle, e, anche a Palazzo Chigi, gli arrivano ogni tanto delle voci: qualcuno la reputa semplicemente carina, normale.
Eppure, c'è qualcosa di lei che ha fatto scattare un certo meccanismo nel suo inconscio, che lo porta a sentirsi un adolescente in balia degli ormoni. Per fortuna, riesce sempre a contenersi, a reprimere l'attrazione, perché ha pur sempre cinquant'anni.
E lei ne ha trenta.
Non solo non ha mai fatto pensieri simili su una donna così più giovane di lui, tanto che si chiede se ha una crisi di mezz'età o qualche problema del genere, ma è più che sicuro che lei possa avere chiunque. Per lo meno, non andrà di certo dietro ad un cinquantenne, quando può avere qualcuno giovane, in piena forma e che invecchi con lei.
Il problema è che, oltre a ritenerla bella, si è subito reso conto avesse una personalità molto spiccata. È intelligente, matura, diretta, forte e indipendente.
Insomma, ha un cervello che rende il suo fisico solo una cornice.
E forse è anche questo il problema.
Se avesse avuto un altro tipo di carattere, ad esempio se fosse stata stupida, probabilmente ciò l'avrebbe resa meno attraente e interessante. Lui di certo non è superficiale, anzi. Invece, qualcosa gli dice che quella ragazza lo farà impazzire.
Sospira, chiedendosi cosa lei stia facendo.
Ultimamente, a causa dei suoi impegni, l'ha vista poco.Senza pensarci troppo, prende il cellulare, digitando un messaggio.
"Agente, qualche novità? Fortunatamente abbiamo appena concluso la discussione sulla riforma economica che le avevo accennato. Spero di non disturbare."
In realtà, non è per niente preoccupato riguardo la minaccia, perché crede sia stata scritta solo per spaventarlo, senza alcun risvolto nel concreto. Tuttavia, hanno tutti insistito perché i servizi segreti prendessero in mano la situazione, Mattarella in primis.
La risposta arriva quasi subito.
"Nessuna, purtroppo. Non mi disturba, stavo proprio finendo di leggere un paio di fascicoli...anzi, dovrò pensare a cosa cucinarmi. Come lei non ha niente per colazione, ammetto che spesso mi ritrovo a dover ordinare una pizza."
Il suo stomaco brontola al pensiero di una bella pizza, e gli viene voglia di ordinarla anche lui. Un'idea affiora subito nella sua mente: e se andasse a prendere le pizze per entrambi, portandole a casa della ragazza?
Sa dove abita.
Chiama immediatamente Cecchi, che entra nel suo ufficio di corsa. «Presidente, che succede?»
Anche se il bodyguard ancora insiste per dargli del lei, è una delle persone a Palazzo Chigi con cui ha un rapporto più stretto. Soprattutto per il fatto che ci deve passare molto tempo insieme, anche troppo a volte.
Lui rimane seduto, mettendo a posto dei fogli. «Ho intenzione di prendere delle pizze e mangiarle a casa dell'agente Ferrari, ovviamente a sorpresa.» gli spiega, rendendosi conto di quanto può sembrare assurdo, oltre che invadente, e anche Cecchi ha un'espressione confusa. Ormai, il danno è fatto, spera solo di essere ben accetto. «Visto che sei più bravo di me con i social, non è che vedi se riesci a trovare informazioni utili riguardo la pizza che le piace?»

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Protecting you. |GIUSEPPE CONTE|
Fanfic«Chi è che rischia di essere ucciso?» Il capo la fissa negli occhi. «Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.» -- Sofia da sempre ha voluto lavorare nei servizi segreti, e, nonostante abbia trent'anni, è una delle migliori. Ha frequentato corsi...