Capitolo otto

25 9 9
                                    

(Rachel)

Ero appena rientrata a casa, dopo la cena passata a casa di Flurin, quando varcai il salotto vidi mio fratello spegnere il televisore e voltarsi verso di me.

"Sorellina, ben tornata. Mamma ha detto che rimanevi a cena da un amico. Com'è andata?" mi disse.

"Bene grazie, ma non fare tanto il gentile, so esattamente dove vuoi andare a parare..." a volte Will era davvero troppo protettivo decisi comunque di raccontargli tutto e così mi sedetti sul divano. "Io e Flurin ci alleniamo assieme e sono andata da lui dopo scuola. Sua madre è una donna molto dolce e mi ha invitata gentilmente a cena" gli dissi sorridendo.

"Tutto qui?" mi chiese.

"Beh, cosa ti aspettavi? Siamo amici che si allenano insieme!" stavo iniziando a innervosirmi, infatti incominciai a stringere i pugni.

"Va bene, scusa, ti credo" rispose lui sulle difensive.

"Dubitavi forse?" lo guardai storto.

"No, per niente. Mi fido" e mi abbracciò forte. Rimasi abbracciata a lui qualche istante e ci stringemmo forte, ci volevamo davvero molto bene anche se litigare era normale, qualche battibecco ogni tanto capitava. Siamo sempre stati molto uniti, giocavamo spesso insieme da piccoli e parlavamo sempre di tutto. Con il tempo era diventato sempre più protettivo nei miei confronti, ma so che cercava di lasciarmi fare il più possibile senza dire nulla per non ostacolare le mie scelte e il mio futuro.

"Ora vado subito ad avvertire Milo che deve tenerti d'occhio con quel ragazzo" disse ridendo forte staccandosi dall'abbraccio.

"Molto divertente" lo spintonai via in modo giocoso "Vado a letto, buonanotte" e gli diedi un bacio sulla guancia.

Mentre mi mettevo il pigiama e mi preparavo per dormire ripensai alla piacevole giornata che avevo passato con Flurin. Mi aveva parlato molto e senza preoccuparsi troppo, pensai che finalmente eravamo diventati buoni amici e che non doveva più sentirsi in imbarazzo quando si trovava con me. Ero stanca per scrivere ai miei amici e raccontargli come fosse andata la giornata, inoltre gliel'avrei potuto raccontare l'indomani a scuola.

*

Finalmente erano finite le due ore di tedesco e alla lezione seguente avrei incontrato i miei amici, loro due facevano come seconda lingua francese e quindi non eravamo in classe assieme durante quelle ore. Mi avviai verso lo stabile in cui si praticavano le materie scientifiche, vidi che i miei amici erano già entrati, salutai il professore e mi sedetti in ultima fila assieme a loro. Li salutai e loro ricambiarono, subito dopo il professore incominciò la lezione.

"Allora, com'è andata ieri da Flurin?" mi chiese Milo a bassa voce mentre continuava a copiare tutto quello che stava scrivendo il professore alla lavagna.

"Bene, non sapevo avesse tutti quei pesi e quegli attrezzi per allenarsi" risposi.

"Vi siete solo allenati?" non avevo idea a che cosa stesse anelando però gli raccontai di come sua madre mi avesse chiesto di rimanere a cena e della piacevole serata che avevo passato in loro compagnia.

"Sua madre è così disponibile e simpatica, abbiamo parlato molto è davvero una persona molto buona" mi aveva davvero lasciato una buonissima impressione sua madre, era una donna carismatica ed eloquente, sincera e ti metteva sempre a tuo agio con il suo caloroso sorriso.

"Ahi, un ragazzo ti invita a casa sua e tu passi più tempo con sua mamma che con lui?" si mise a ridacchiare, infatti il professore lo richiamò.

"Non è vero! Ho passato più tempo con Flurin e anche noi abbiamo parlato molto. Durante tutta la sessione di allenamento abbiamo scherzato molto e prima di cena, quando eravamo in camera sua, abbiamo parlato un sacco. Ci siamo raccontati molte cose" avevo dovuto trainare un po' la conversazione, ma alla fine Flurin conversava con scioltezza "Era carinissimo! Non era quasi più timido alla fine".

Un anno di conquisteNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ