32. cinque giorni e sul pezzo

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Esattamente cinque giorni.

Ero tornata in North Carolina da esattamente cinque giorni e non mi sentivo più 'a casa' se così si poteva dire. Mi mancavano le ragazze, mi mancavano i ragazzi, Zayn, mia nonna, i locali di LA, i fast food e gli Starbucks di LA, Max con Caroline e perfino il traffico che c'era in quella città così caotica; ma soprattutto in un modo o nell'altro mi mancava Harry.

Mi mancava Harry, colui che non mi aveva dato sicurezze, colui che sapevo che mi avrebbe ferito, colui che avrebbe preferito e scelto la carriera e quindi una relazione con Allison invece di complicarsi la vita con dei sentimenti veri.

Mi mancava perché come tutte le ragazze quando mi aveva detto che sarebbe rimasto li ad aspettare, avevo pensato al 'principe azzurro' quasi.

Dall'altra parte mi sentivo in colpa però, Josh era stato fin da subito una spalla su cui potermi appoggiare, con la sua dolcezza e sicurezza, niente a che vedere con Harry. Josh sapeva ciò che voleva e sapeva anche come trattarmi, e mi sentivo in colpa per essere andata con Harry, ma più di tutto mi sentivo in colpa perché sapevo che lo avrei ferito una volta saputa la verità.

"andiamo?" mi chiese Sara.

"cosa?" chiesi distratta.

"dobbiamo andare a ritirate le toghe per la cerimonia del diploma" disse.

"oh si certo, vuoi guidare te?" chiesi.

"ma a cosa stai pensando?" mi chiese.

"a niente perché?"

"ok, facciamo finta che ci credo.. E si, guido io" rispose prendendo le chiavi della macchina.

"qualsiasi cosa sia, pensa che fra due giorni saremo finalmente libere" aggiunse poi.

Aveva ragione, dovevo vivere il momento e smetterla di pensare così tanto.


"Jess! Svegliati" urlò Sara.

"Sara sono le otto, lasciami dormire ancora un po' perfavore, e soprattutto perché devi sempre urlare" dissi coprendomi la faccia con il cuscino.

"Jess c'è qualcuno per te qui" disse togliendomi le coperte di dosso.

"si può sapere che c'è?!" chiesi spazientita alzandomi.

"ti sembra il modo di accogliermi zuccherino?" chiese Zayn facendo il suo ingresso.

"Zayn?" chiesi non capendo cosa stesse succedendo.

"fiorellino, so che suonerà smielato, ma mi mancavi" iniziò a raccontare.

"sono tre settimane che sei andata via, e quindi ho detto, perché non andare da lei? In fondo se la marijuana non va dal tossico il tossico va dallo spacciatore" disse facendo un sorriso strano aprendo le braccia.

"vieni qui"

Ok, era stato il risveglio più strano di sempre, definitivamente.

"non credo si dica proprio così, ma sono felice di vederti" dissi ridendo ricambiando l'abbraccio.

"per quanto resti?" chiesi.

"tutto il tempo" rispose.

"cioè?"

"resto e poi torniamo insieme ad agosto fragolina"

"quindi resterai un mese" dissi ovvia.

"sarà così divertente" disse.

"comunque sto morendo di fame si mangia in questo stato?" chiese ironico.

Iniziamo bene..


Colpita da una stella|| h.s. ||Where stories live. Discover now