Capitolo diciannove

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Gli infermieri dello Sweet Life furono stupiti nel vedere la polizia entrare nella struttura.

<<Dov'è Nicholas Pierce?>> domandò Hammer a uno di loro.
<<Non è ancora arrivato>> rispose timorosa una ragazza.

Julian avanzò verso lo studio e trovò Shelby Stewart intenta a riordinarlo.

<<Si può sapere cosa succede?>> domandò irritata.
<<Oggi il tuo capo sarà arrestato e condannato per omicidio>> rispose.
<<Cosa?! Ma questa è un'assurdità!>> sbottò.

<<Ma davvero? Il suo ex collega ha confessato tutto>> disse il detective mettendole le manette ai polsi.
<<Cosa sta facendo?! È impazzito? Questo è abuso di potere!>> urlò.
<<Non credo, dato che sei sua complice>>

<<Sta delirando, detective! Le farò togliere il distintivo>>
<<Provaci pure>>

Ashley Frost entrò attirata dalle urla e a Shleby vennero gli occhi lucidi.

<<Ashley, ferma questo folle>>

Julian la guardò negli occhi e capì di aver commesso un terribile errore. Ashley puntava loro una pistola munita di silenziatore e aveva dei guanti in pelle nera.

<<Ashley?>> domandò confusa la donna.

<<Taci e seguitemi. Non fare mosse azzardate, detective, altrimenti faccio saltare il cervello a entrambi>> disse fredda.
<<Allora eri tu>> rispose Julian.

Ashley sorrise e, mentre continuava a puntare la pistola, spostò una finta libreria che nascondeva un sottoscala.

<<Entrate>>

Shleby tremò e Julian fu costretto a obbedire per non metterla in pericolo.

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La stanza dove arrivarono era poco illuminata e umida con un tavolino da obitorio e un mobile con varie fialette poste sopra di esso.

<<Siediti su quella sedia>> disse Ashley a Julian.

Il detective fu titubante e la ragazza puntò la pistola a Shelby.

<<Obbedisci!>> sibilò.

Julian lo fece e lei lo legò con delle spesse corde.

<<Sei stato ingenuo, detective. Il mio aspetto e carattere ti hanno fatto dubitare di me, significa che ho fatto un buon lavoro>>

<<Hai ucciso tu Mary Beth e Josh?>> domandò, anche se sapeva già la risposta.

Ashley sorrise con le guance rosse, come se avesse appena ricevuto un complimento.

<<Sì, sono stata brava. Josh non rientrava nei miei piani ma ho dovuto farlo dato che mi aveva vista. Ho provato a drogarlo per fargli dimenticare quella vecchia ma non si arrendeva>> disse con voce dolce come il miele.

Senza farsi notare da Ashley, Julian era riuscito a tirare fuori dalla manica del giubbotto un coltellino per recidere le corde che lo bloccavano.

<<Fammi indovinare, Pierce ti ha dato una mano con il corpo per gettarlo nel fiume?>> domandò tagliente.
<<Ho fatto tutto da sola, visto che brava?>> disse fiera.

Shelby la fissava tra l'incredulità e il disgusto più puro, lei voleva davvero bene a Mary Beth e non pensava che Ashley aumentasse le dosi di calmante al signor Harris.

<<Sei un mostro>> sussurrò con gli occhi lucidi.

La donna si girò e le sorrise.

<<Oh, carissima Shelby, quasi mi ero dimenticata di te. Non ti ho mai sopportata, sempre con quell'aria da perenne superiore>>
<<Perché lo hai fatto?>> chiese Julian, riportando l'attenzione su di lui.

La resa dei conti (Sequel dell'Ultima sfida)Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz