ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 19

36 3 1
                                    

Ella's POV
Mi stendo sul letto sfinita seppur siano solo le tre del pomeriggio. Dopo aver pianto tra le braccia di Josh, siamo tornati a casa e ad aspettarci c'erano Eathan e Maddy. Maddy è venuta ad abbracciarmi, ma mi sono spostata di lato lasciandola delusa. Eathan mi ha guardata in modo impassibile e così ho fatto anch'io, finché non si è arreso al mio sguardo ed ha messo su una faccia disperata mettendosi le mani nei capelli. Ho ignorato entrambi e mi sono diretta in cucina. Josh mi ha seguita ed è stato accanto a me senza parlare. Ho bevuto un bicchiere d'acqua e poi sono salita in camera a cambiarmi per evitare di sporcarmi nel cucinare.  Josh non mi ha lasciata ed ha aspettato fuori da camera mia, quando sono uscita ho visto che anche lui era in pigiama e non potei che roteare gli occhi al cielo per la velocità che questo
ragazzo ha nel cambiarsi. Lui coglie il mio sguardo e ridacchia contagiandomi. Lo abbraccio e lui mi tiene stretta vicino a se. Tutto in silenzio e senza imbarazzo. Siamo scesi giù e ci siamo diretti in cucina. Mi sono messa davanti hai fornelli e ho provato a fare qualcosa, ma mi sono sentita troppo stanca e mi sono poggiata al piano da cucina portando una mano alla testa. Josh si è messo accanto a me e sussurrando ha detto "Faccio io". Mi ha portata in camera mia e mi ha detto di riposare, e così ho fatto. Mi sono sdraiata e sono caduta in un sonno profondo. Josh poi è entrato in camera mia lasciandomi il pranzo. Mi ha fatto compagnia mentre mangiavo e poi io sono uscita a correre con Scott lasciando Josh solo con Eathan e Maddy.
Adesso siamo a casa e sono totalmente sfinita. Qualcuno bussa alla mia porta, e quando si apre vedo la figura di Josh guardarmi disperatamente. "Cos'è successo?" domando alzandomi dal letto e andandogli incontro. Lui entra in camera si lancia sul mio letto, affonda la testa nel cuscino e lascia un grido di frustrazione. Quando poi si siede sul letto verso di me domanda "Ma come diamine fai a sopportare Eathan e Maddy? Mi stanno assillando da quando sei uscita." rido leggermente e lui si butta di schiena sul letto. "Ma, perché? Ma così? Ne sai qualcosa? Ti piace? Che ti ha detto? Come sta? Perché non vuole parlarmi? Perché mi evita?" Scimmiotta la voce di Eathan e poi quella di Mads. "Io però, dopo essere stato assillato da mille domande, mi alzo incavolato e faccio un discorso, forse anche troppo rudemente." Dice rimettendosi a sedere. Io lo guardo e lui in tutta risposta si fionda di nuovo sul letto. "Hai fatto bene." rispondo. Si risiede e mi guarda sorridendo, io ricambio e spontaneamente chiedo "Perché?". Faccio un respiro profondo e poi parlo. "Perché non sei scappato quando hai saputo quello che mi è successo. Mi hanno abbandonata in tanti, ma tu no e questo mi manda in confusione. Non capisco perché tu ti ostini a starmi accanto, perché non puoi semplicemente uscire dalla mia vita e lasciarmi con loro?".
Josh mi guarda stupito, forse non si aspettava queste domande.
"So cosa stai passando Ella, capisco che tu stia soffrendo, ma se io ti lascio sola nelle mani di Madison ed Eathan, non riuscirai a superare tutto questo. Io non sono rimasto per pietà nei tuoi confronti, toglitelo dalla testa" notando il mio sguardo confuso lui continua "Scott mi ha detto che pensi questo di me. Secondo te se fossi qui per pietà, ti porgerei un sorriso vero come sto facendo adesso oppure un finto sorriso solo di circostanza?". Provo a dire qualcosa ma le parole non vogliono uscire e lui continua il suo discorso.  "Ascolta, ricordi il falò dei Dolan?" Io annuisco e lui sorride, ma non ne capisco il motivo. "Ti ricordi quel ragazzo biondo cenere tinto?" Annuisco una seconda volta. "Hai presente no, quello che ti ha versato la birra sul vestito, per sbaglio, e sottolineo per sbaglio?" Annuisco sempre più confusa sul come faccia a sapere queste cose.
"Behh, può darsi che quel ragazzo imbranato e carino sia io." Finisce di parlare e lo scruto attentamente. I suoi occhi verde chiaro quasi trasparente, mi risuonano familiari nella mente e frammenti di quella serata si fanno spazio tra i miei ricordi. Il ragazzo di cui non ricordavo il volto ,se non gli occhi, è qui davanti a me. Non reagisco, percepisco solo dello stupore da parte del mio cervello. "Cosa c'entra questo con tutto il tuo discorso?" domando. "Vedi, quella sera, mi sei rimasta impressa nella mente, i tuoi capelli corvini raccolti in una coda alta e con due ciuffi alle estremità, la tua voce che mi urlava contro mille parole, tutte scaturite dalla rabbia e il dispiacere per la birra versata sul vestito rosso che portavi" sorride, parla ma non smette di sorridere. Lo guardo e rimango affascinata dal fatto che anche lui si ricordi di me. "Ella, quella sera, ho sentito una scossa. Un brivido mi ha percorso tutta la schiena quando ho sentito la tua voce, c'era qualcosa che mi attraeva in te, qualcosa nel tuo sguardo che mi ha tenuto con gli occhi incatenati su di te, sui piccoli particolari che hai." Si alza e viene verso di me, allunga la mano verso il mio viso, ma per riflesso porto il braccio a coprirmi il volto. Lui prende la mia mano intrecciandola con la sua. Porto lo sguardo sui miei calzini colorati, per la paura che ci sia rimasto male. "Hey" la sua voce cerca di attirare la mia attenzione, ma non alzo la testa. Lui ,in modo delicato come se avesse paura di farmi del male, alza il mio volto con due dita facendo incontrare i nostri sguardi. "Non sarei mai capace di fare del male ad un angelo dai capelli corvini e gli occhi scuri."

Heyyyy🌺🌺🌺
Non sono morta, sono ancora viva.
Scusate gli eventuali errori. Lasciate una stellina, o se vi va un commento.

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Aug 21, 2020 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

Ad un tono di distanzaWhere stories live. Discover now