Lui.

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Sto correndo, sto correndo e sto correndo. Che imbarazzo. Ma che mi salta in mente? Urlare in un bar come se nulla fosse, saró sembrato un pazzo. Mi fermo un attimo per riprendere fiato e per pensare all'accaduto. E poi, quel ragazzo... stringo il libro al mio petto, e sento che le mie guance diventano sempre piú calde. Tiro un sospiro e comincio a camminare verso casa. Quel ragazzo peró... BASTA! Perchè non riesco a togliermelo dalla testa? Forse sarà perchè appena l'ho visto i miei occhi hanno incominciato a brillare, i suoi splendenti capelli biondi hanno catturato subito la mia attenzione... E poi il suo sorriso.
"Ehy stai attento ragazzino!"
"E-eh? Scusi n-non volevo!" Sono pure andato a sbattere contro ad una persona, forse è meglio concentrarmi e tornare a casa. Voglio finire questo libro.
*il giorno successivo*
"Bene, penso di essere pronto." Esco di casa per andare a scuola, e questa volta preferisco prendere là il caffè. Non vorrei che qualcuno si ricordasse della figura che ho fatto ieri e magari potrebbe esserci ancora lui...
Mi siedo ad un tavolino e la barista mi porta un caffè, ci scambiamo un sorriso e lei ritorna al bancone. Tiro fuori dalla mia borsa un libro e inizio a leggerlo. Takatsuki Sen... adoro questa scrittrice.
La sua scrittura è davvero stupenda, e le parole che usa sono meravigliose. Ha davvero talento.
"Allora ti piace proprio leggere con il casino eh?"
Il mio cuore. Sento il mio cuore che accelera, non riesco a fermarlo. La sua voce è... Sento una mano sopra la mia testa che mi scompiglia leggermente i capelli, in modo dolce. Poi si siede vicino a me.. lui. Lui. Davvero lui. Non so in che condizioni possa essere in questo momento il mio viso ma penso di star sorridendo come uno stupido.. già, sono proprio stupido. Devo rispondere, non posso rimanere qui impalato!
"E-ecco.. diciamo che riesco a leggere anche con tanto rumore se la lettura mi prende molto..."
Ha senso quello che ho detto? Spero di sí. Lui appoggia il mento al palmo della sua mano sinistra e mi sorride.
"Fortunato tu che ci riesci! Io probabilmente nemmeno in una stanza da solo riuscirei a concentrarmi, e poi quel libro sembra davvero difficile." Dice, facendo seguire quella frase da una leggera risata.
Inizio a calmarmi, la sua presenza in qualche modo è.. rassicurante.
"Io sono Ken Kaneki."
"Uh?"
"Scusa se ieri ho urlato e me ne sono andato senza nemmeno presentarmi, sono stato maleducato e ti chiedo scusa. Hide, giusto?"
Lui spalanca gli occhi quasi commosso e mi fa un enorme sorriso. È davvero adorabile.
"Sí! Oppure puoi chiamarmi 'sole'." Dice facendo una leggera risata.
Dio mio se lo ricorda ancora! Ora sono piú imbarazzato di prima...

Non c'è casa per noi.Where stories live. Discover now