Capitolo 4

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Osservo il mio bicchiere per più di dieci minuti, da quando mi interessano cosi tanto i bicchieri?
Il ragazzo che ha trovato il mio telefono è qui.
Il ragazzo che mi ha fregato il mio bicchiere di birra è qui e sto bevendo dallo stesso bicchiere che... oh Cristo santo! Sto bevendo da un bicchiere che ha bevuto uno sconosciuto!
Lancio il bicchiere come fosse avvelenato e lo osservo da lontano, non capendo cosa mi stia succedendo, due giorni fa ero la persona più schizzinosa del pianeta e ora entro in macchina di uno sconosciuto e bevo da un bicchiere da cui aveva bevuto un altro sconosciuto, che mi sta succedendo? Non sono più la chanel che tutti conoscono e ciò non mi piace affatto.

Samantha, con uno schiocco di dita davanti ai miei occhi, mi risveglia dai miei pensieri

S: io chan, che ti prende? Stai bene?
C: si, si sto bene... ovvio che sto bene. Sono Chanel Delgado, certo che sto bene, ora andiamo a fare festa.

Faccio il sorriso più raggiante che possa fare e inizio a ballare in mezzo alle persone come una ballerina.

Il ragazzo dai capelli lunghi mi vede e si avvicina, ma non balla a differenza degli altri, è calmo, e ha movenze quasi feline che non mi lasciano indifferente. Basta pensarci, sono qui per divertirmi...

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Passate le 11:30di sera mi siedo all'aperto, con le gambe nella piscina, osservando il cielo pieno di stelle. L'acqua è calda e limpida.
Il troppo caos che sta in casa non mi fa stare meglio,ho bisogno di calma e la piscina è il posto perfetto in questo momento.

Sento una presenza dietro di me ma non ci faccio tanto caso finquando non si siede accanto a me.

Vedo che immerge le sue gambe nella piscina come me, alzo lo sguardo e vedo gli occhi scuri e profondi del ragazzo con i capelli lunghi che sembra perseguitati in questi due giorni.

Non mi guarda, fa come se non esistessi, e credi proprio che sappia che lo sto fissando ma non mi concede nemmeno un un piccolo sguardo con la coda dell'occhio, allora decido di ignorarlo anch'io, osservando le luci accese a infondo alla piscina, aspettando un cenno dal ragazzo accanto a me.

Alla fine cedo e inizio a parlargli

C: che problemi hai?

Beh non è il modo migliore per aprire una conversazione, ma è già qualcosa...

Il ragazzo non mi guarda ancora, è come se non ci fossi, quindi opto per essere più cortese

C: perché ti comporti in maniera strana con me? Che ti ho fatto?

Quest volta la mia voce è più calma, volta lentamente la testa nella mia direzione e mi osserva per poi dire

X: niente

Lo osservo confusa e incredula, mi dice "niente" e mi frega la birra

C: avanti, non sono stupida, mi hai fregato il bicchiere di birra davanti ai miei occhi e non ri sei manco scusato

La sua testa si rivolta verso la piscina per ignorarmi di nuovo, ma che problemi ha?

C: perché hai preso il mio bicchiere?
X: non era il tuo, non ci vevi ancora bevuto

La sua voce calma e dolce, come un soffio di vento delicato, e ha una particolarità, ha la erre moscia

Mi scappa una risata e quando me ne accorgo metto una mano davanti

Il ragazzo mi guarda con la coda dell'occhio per capire cosa io stia facendo, e l'unica cosa che fa è alzare un sopracciglio per poi dire ancora qualcosa

X: sei un'amica di Samantha?

Non capendo se stia parlando di me, mi guardo in torno e poi cerco di sporgere leggermente la mia testa per vedere cosa guarda e vedo i suoi occhi osservarmi di lato

C:oh, si è mia amica

Non parla, continua a fissare l'acqua. Mi so ancora chiedendo cosa ci faccia seduta qui con lui che manco sa parlare

C: comunque io sono Chanel. Chanel Delgado

Si volta verso di me con sguardo indifferente per poi dirmi

X: io sono Ethan, Ethan Torchio, un amico di Samantha

Sarà il nostro piccolo segretoWhere stories live. Discover now